Medioevo a Pistoia
Straordinario panorama delle arti a Pistoia dal XII agli inizi del XV secolo
(Maria de falco Marotta) Quando, per volere del vescovo Atto, nel 1140 la reliquia di San Jacopo arriva a Pistoia – inserendo il comune toscano tra le più importanti rotte europee di pellegrinaggio – la città diventa immediatamente un polo economico e artistico internazionale.
Oggi, in occasione dell’anno Iacobeo e sullo sfondo di un capolavoro identitario come l’Altare d’argento di san Jacopo, la mostra MEDIOEVO A PISTOIA. Crocevia di artisti fra Romanico e Gotico illustra per la prima volta lo straordinario panorama delle arti a Pistoia dal XII agli inizi del XV secolo, rivelando il ruolo di primo piano assunto nel Medioevo dalla città nel campo delle arti figurative.
Sei sezioni
Composta da sei sezioni, con considerevoli prestiti nazionali e internazionali, MEDIOEVO A PISTOIA ha un andamento cronologico che inizia con l’arrivo della reliquia di san Jacopo in città, per passare al Duecento quando Pistoia conquista un ruolo da protagonista nel panorama delle arti figurative internazionali, e poi al Trecento con presenze famose in città e l’inizio di una energica identità figurativa. Anche nella stagione del Tardogotico, sebbene la perdita di autonomia politica e la definitiva sottomissione a Firenze, la città mantiene nel panorama della pittura toscana tra XIV e XV secolo i suoi caratteri distintivi.
Una mostra che si estende idealmente oltre i confini dei palazzi che la ospitano, nella visione sparsa degli arredi delle chiese e delle collezioni del Museo Civico.
Nel periodo medioevale Pistoia si raffronta con i maggiori centri della Toscana grazie all’importanza dei suoi monumenti, alla consistente committenza dei loro arredi e a una attitudine culturale di attitudine internazionale. Ne fu precursore il vescovo Atto, che accogliendo nel 1140 la reliquia dell’apostolo Jacopo da Compostela introduce Pistoia nella rete europea delle rotte di pellegrinaggio. La città gode all’epoca della presenza di commissionari saggi, che attraggono scultori come Guglielmo, Guido da Como, Nicola e Giovanni Pisano, che a Pistoia donano capolavori edificanti della storia dell’arte italiana. Guida le opere di questi scultori la più enorme tra le opere di oreficeria, ideale marchio della mostra: l’altare di san Jacopo, che rende Pistoia un raccordo centrale per la lavorazione dei metalli preziosi.
Anche la miniatura – conforme ai dinamismi della bottega del Maestro di Sant’Alessio in Bigiano, e nel Quattrocento dall’eleganza delle illustrazioni del Maestro della Cappella Bracciolini nella Divina Commedia custodita nella Biblioteca Nazionale di Napoli – ricopre a Pistoia un periodo di colta vivacità.
Alla fine del XII secolo sono in città anche due personaggi di primo piano della pittura: il Maestro del Crocifisso n. 434 degli Uffizi, sulla cui attività si formò Coppo di Marcovaldo, e il Maestro di Santa Maria Primerana.
Nel Trecento Pistoia offre un panorama policromo di personalità e tendenze culturali, con artisti del calibro di Lippo di Benivieni, Taddeo Gaddi e Niccolò̀ di Tommaso, che mettono Pistoia in una posizione di primo piano, confermata dalla Maestà e angeli di Pietro Lorenzetti proveniente dagli Uffizi – uno dei prestiti più prestigiosi della mostra – ristrutturata per questa occasione.
Le opere riunite in occasione di MEDIOEVO A PISTOIA si rivelano tanto più interessanti per la densa trama di relazioni che le legano ai capolavori conservati nelle chiese e nei musei pistoiesi. La mostra – che ha il suo nucleo nelle sale dell’Antico Palazzo dei Vescovi a cui si affianca una sezione presso il Museo Civico di Arte Antica – diviene così il fulcro di un dialogo a più voci che coinvolge tutti i monumenti medievali della città e del suo vasto territorio.
Con MEDIOEVO A PISTOIA, Pistoia Musei presenta ai suoi visitatori un percorso alla scoperta della Pistoia medievale che attraverso le chiese di Sant’Andrea e San Giovanni Fuorcivitas, la cattedrale di San Zeno, San Bartolomeo in Pantano, Santissima Annunziata, San Paolo, San Domenico, San Francesco, la chiesa del Tau e il Battistero consente di riscoprire l’arte figurativa di uno dei centri più importanti del Medioevo italiano, descritto da scelte cultuali e culturali da essere paragonata a ciò che già esisteva in Europa.
In occasione della mostra, Pistoia Musei si è occupata dei restauri delle seguenti opere, sedici in totale tra sculture, pitture e miniature, in prestito da istituzioni toscane e nazionali,
Eccole
Pittore giottesco, Madonna col Bambino e nella cimasa il Salvatore, 1360 – 65, Musei Civici, Pavia; Pietro Lorenzetti, Madonna col Bambino in trono e angeli, 1343 circa, Gallerie degli Uffizi, Firenze; Maestro del 1336, Madonna con Bambino tra i santi Francesco, Giovanni Battista, Andrea e Antonio abate, 1345-50, Museo della Collegiata di Sant’Andrea, Empoli; Giovanni di Bartolomeo Cristiani, Madonna col Bambino in trono fra San Nicola da Bari e San Giovanni Battista, 1390, Collezione Intesa Sanpaolo; Giraldo da Como, Tre lastre di monumento sepolcrale, ultimo quarto del XIII secolo, Museo Civico d’arte antica, Pistoia; Matteo Torelli, Graduale B di San Benedetto, 1403-04, Biblioteca Leonina, Pistoia; Maestro di Sant’Alessio in Bigiano, Graduale Sant’Alessio in Bigiano CXXV. 15, 1285-90, Archivio Diocesano, Pistoia; Maestro di Sant’Alessio in Bigiano, Antifonario San Paolo CXIV.84, 1280-85, Archivio Diocesano, Pistoia; Miniatore fiorentino analogo a Pacino di Bonaguida, Graduale di Spazzavento, 1320-30, Archivio Diocesano, Pistoia; Don Simone Camaldolese, Graduale 487/100, 1405 circa, Archivio Capitolare, Pistoia; Maestro dell’Antifonario di San Giovanni Fuorcivitas, Antifonario 488/100, 1340 circa, Archivio Capitolare, Pistoia; Maestro della Cappella Bracciolini, Crocifissione e santi, 1424, Chiesa Cattedrale, Pistoia; Taddeo Gaddi, Polittico, 1353 circa, Chiesa di San Giovanni Fuorcivitas, Pistoia; Giovanni di Bartolomeo Cristiani, San Giovanni Evangelista e otto storie della sua vita, 1370, Chiesa di San Giovanni Fuorcivitas, Pistoia; Guido Bigarelli, San Michele, II quarto XIII secolo, Chiesa di San Michele in Cioncio, Pistoia(cfr: è quasi impossibile nominare tutti gli storici, esperti di arte, anche per la ragione che sono di ordine pubblico. Mi piace solo citare Lara Facco e tutta la sua agguerrita compagnia, sempre alla ricerca di ciò che appare per la prima volta, in Italia)
Informazioni
Dal 27 novembre 2021
8 maggio 2022
Pistoia
Antico Palazzo dei Vescovi
piazza del Duomo, 3
Museo Civico
Piazza del Duomo, 1