Serata corale benefica

 Nello Colombo

Serata corale benefica nella chiesa dell’Istituto PIO XII a Sondrio gremita per promuovere la conoscenza della preziosa attività formativa che l’Associazione São Mateus svolge da 20 anni, grazie all’intraprendenza dei suoi iniziatori, i professori Maria Donati e Francesco Racchetti, a favore di bambini e adolescenti in Brasile, a São Mateus, e raccogliere fondi a sostegno del progetto. Protagonisti della serata il Coro CAI Femminile Valtellinese e del Coro CAI Sondrio diretti entrambi dal M° Michele Franzina. Un evento patrocinato dal Comune di Sondrio, a cui ha presenziato l’assessore alla Cultura Marcella Fratta. Durante la serata il presidente dell’associazione Manuel Marelli ha presentato i progetti realizzati in 20 anni di attività e quelli per il futuro, mettendo in luce l’impegno delle varie forme di volontariato attivo con cui si riesce a dare un futuro di speranza a molti ragazzi e ragazze che vivono in situazioni di estremo disagio nelle favelas brasiliane. I cori hanno eseguito brani ad alto contenuto emotivo e insieme di stimolo alla riflessione sulla situazione mondiale contrassegnata da sofferenze per guerre e disparità sociali dei popoli. Icastico il motto evidenziato dalla locandina della manifestazione: “Danno voce alla speranza e non importa la distanza”. E’ possibile aiutare concretamente fratelli “universali” in difficoltà anche con piccole grandi cose fatte col cuore. Donati e Racchetti hanno infine concluso ringraziando i cori e tutti i presenti e sollecitando a guardare e operare, sostenendo il progetto São Mateus, con senso altruistico verso coloro, specialmente bambini e adolescenti, che vivono con estremo disagio la loro condizione umana.  Ai presenti è stato distribuito un volantino in cui sono riportate le esperienze di alcune ragazze che, grazie agli interventi dell’Associazione, hanno potuto costruire un futuro di speranza e di vita migliore, sottraendosi ai disagi, alle sofferenze e alle violenze dell’ambiente in cui sono nate. Ecco i passaggi più significativi: “Sono una nera di umile famiglia. E sì, sto frequentando una facoltà di diritto. Cosa che è raro vedersi nella nostra società…Ma grazie a voi, sto rompendo questo paradigma”, è la testimonianza di Amanda a cui si aggiunge la voce di Ana Paula, laureata in pedagogia e giornalismo: “Voi amici di Sondrio siete persone speciali, angeli che Dio ha collocato nelle nostre vite…”. E c’è ancora Tatiana: “Per molti anni ho vissuto la violenza domestica: abusi, conflitti familiari. Non avevo da mangiare a casa. Di conseguenza diventai una bambina-adolescente con problemi comportamentali. Non andavo bene a scuola ed ero senza prospettive di vita. In questo periodo di grande conflitto entrai nel Centro…Umilmente, chiedo che continuiate con questo aiuto, questo gemellaggio. E sperate nei frutti perché essi verranno!”. Un piccolo seme che dà tanto frutto grazie alla generosità della nostra Valle.

 

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