GRYTZKO MASCIONI, MEDIATORE CULTURALE, RIVIVE IN UN SAGGIO

Venerdì 27 ore 18, nello Studio 2 della RSI di Lugano Besso, verrà presentato un nuovo saggio a due mani, curato da Sergej Roić e Katarina Dalmatin dedicato alla figura di Grytzko Mascioni (1936-2003),

Dagli anni Sessanta del secolo scorso ad oggi il Gruppo di studio e di riflessione Coscienza Svizzera dà alle stampe ricerche, saggi, atti di convegni da lui promossi e organizzati per interrogarsi sul Federalismo, le sue prospettive e le sue declinazioni in ambito storico, economico e sociale. A fine 2022 le pubblicazioni edite o co-edite da Coscienza Svizzera erano 163.

Venerdì 27 gennaio alle ore 18, nello Studio 2 della RSI di Lugano Besso, verrà presentato un nuovo saggio a due mani, curato da Sergej Roić e Katarina Dalmatin dedicato alla figura di Grytzko Mascioni (1936-2003), scrittore, regista e dirigente della RTSI, poi mediatore culturale italico in Croazia. Tutti questi ruoli fanno di Mascioni una personalità emblematica di una Svizzera italiana in costante cammino, attenta a promuovere i propri valori e nel contempo aperta al cambiamento, all’integrazione, all’apertura. 

Edito da Armando Dadò, il libro è stato realizzato in collaborazione con Kulturforschung Graubünden (Mascioni era nato a Tirano, in Valtellina). Scrittore e giornalista, Roić vi ricostruisce l’attività svolta da Mascioni tra il 1992 e il 1996 quale direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Zagabria, vero e proprio catalizzatore di tutta una serie di antenne di italicità nell’Europa centro-orientale. Erano gli anni del conflitto, dapprima latente, poi aperto, tra Croazia e Serbia seguito alla dissoluzione della Jugoslavia dopo la morte di Tito.
Nella seconda parte, Katarina Dalmatin, docente di lingua e letteratura italiana all’Università di Spalato, rilegge l’opera letteraria di Mascioni (in particolare Puck, il suo romanzo “croato” apparso nel 1996) e la compresenza, in essa, di un forte radicamento identitario e di un altrettanto forte spirito cosmopolita.

Il volume è arricchito da una nota di Daniele Cuffaro sul fondo Grytzko Mascioni dell’Archivio svizzero di letteratura: manoscritti, appunti, diari di viaggio, corrispondenza con intellettuali e politici conosciuti anche da Presidente del PEN Club della Svizzera italiana e dell’Associazione Scrittori della Svizzera italiana. Completano il libro una bibliografia completa delle opere e un ricco apparato di note.

La serata è ad ingresso libero e aperta a tutti.

Saranno presenti gli autori e verrà proiettato un documentario RSI che il regista Silvio Soldini dedicò a Mascioni nel 1997.

 

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