IL CANTO DELLA LIBERTA’: L’AMORE
(Nello Colombo) L’attimo fuggente. Quello che intercorre tra l’uscita del verde al semaforo e lo strombazzare sguaiato di chi è dietro. In attesa. Oppure il tempo per mettere on line sulle maggiori piattaforme digitali musicali il nuovo singolo dell’eclettica artista Consuelo Orsingher per farne un successo super gettonato di questa estate. Dalla scuderia rampante del valtellinese Fabio Codega autore del “Siddharta” dal successo planetario, emerge meritatamente Orsingher assurta già agli onori della notorietà con le friccicantine “Ladiesgang” e che, successo dopo l’altro, entra di diritto nel firmamento delle stelle di serie A della musica italiana. Una Consuelo che trova nuova linfa e ispirazione per il suo ultimo pirotecnico singolo, “Voglio sentire”, un canto d’amore, un fuoco che avvampa, un sogno ad occhi aperti vestito da emozione. Un volo eccelso. Il canto della libertà, inseguendo l’antico sogno di Icaro che non muore mai. Come un sottile scricchiolio di serpeggianti lingue di fuoco che crepitano piano nel focolare levandosi verso l’alto, l’abbrivio pacato di una confessione ineludibile deflagra in un rivolo di stelle caduche disegnando il cielo che esplode “come un tuono dentro a un temporale”. Un amore che fa male e che fa bene - troppo -, un amore insaziabile che toglie il fiato. E allora sono le parole, che si fanno brace incandescente, che iniziano a incendiare il cuore fino a “portarti altrove, sul ciglio che ti porta a…volare, a planare, salire”, volare sempre più in alto verso l’abbacinante splendore del sole che forse brucerà le tue ali di cera come un incauto Icaro sprofondato nell’Egeo, ma saprà darti l’abisso, pur se tormentoso, dell’acme di una voluttà chiamata “amore”. Irrimediabilmente innamorata dell’amore, Consuelo arde come una candela accesa nella notte, “in testa un girotondo di pensieri che un po' rincorri e un po' li lasci andare”, poi guarda una stella “quella più lontana, e chiude gli occhi esprimendo un desiderio, quello dell’amore più folle, l’amore più vero che ti fa rimbalzare senza nessun dolore” che ti fa spuma del mare dandoti il tempo più folle che ti porta in alto e nel vento, “per volare planare salire volare ma andare”. Comunque. Nonostante l’assillo insopprimibile di quelle giornate amare che ti attendono ai bivi dei pontili solitari o in quelle serate malinconiche che uccidono la smania di cercare un porto amico dopo il fortunale. E non c’è il tempo per volgersi indietro. La vita va avanti. Sempre. “Nella vita è fondamentale godere di ogni singola emozione e decidere che la vita vera è degna di essere vissuta sempre, imparando a volare, planare e andare ancora avanti, pur con tutte le difficoltà che incontriamo, ma, se ci mettiamo il cuore e crediamo realmente che la vita è una e meravigliosa, possiamo affrontare tutte le avversità, soprattutto perché ogni tanto le lacrime arrivano, ma noi le chiudiamo tra le nostre mani e ci prepariamo a sorridere alle persone che amiamo per iniziare un nuovo capitolo della nostra vita”, sostiene saggiamente una Orsingher incontenibile: “Voglio sentire esplodere il cuore. Voglio essere quello che sento. Voglio salire su in alto, nel vento e…volare, planare, salire, volare ancora e andare”. La sua “Voglio sentire”, da subito “cantabile” col suo climax vertiginoso che tocca il culmine in un assolo funambolico di chitarra, si fa allora proclama di un sentire manifesto di gioia contagiosa che inonda la mente col suo messaggio dardeggiante che non lascia scampo. Levigate le immagini del videoclip di un’ascesa alla sommità della Valle, metafora perfetta di una vita in cui è bello abbandonarsi all’emozione, lasciarsi andare secondando l’onda, chiudendo le lacrime tra le nostre mani e sorridendo “a te, a me, a domani...”.
Nello Colombo