AmbriaJazz ODV - CONCERTI 22 – 23 – 24 LUGLIO
Quattordici anni fa nasceva un progetto ambizioso: un festival di musica jazz itinerante tra i paesi ubicati ora sul versante orobico, ora su quello retico della Valtellina. Era il 2009 e un nutrito gruppo di amici e simpatizzanti guidati dall’entusiasmo di Giovanni e Norma, che nelle loro narrazioni amano definirsi “mamma e papà di AmbriaJazz”, sognavano di condividere musica e bellezza attraverso progetti culturali che potessero avere un impatto positivo sul territorio scoprendo e riscoprendo luoghi incantati fermi nel tempo e operosi borghi alpini.
Il paziente e incessante lavoro era guidato da un sogno, quello di ospitare sul territorio i grandi protagonisti del jazz contemporaneo e vivere insieme al pubblico quella magia che solo i progetti ambiziosi portano con sé. Lo scorso fine settimana tra Morbegno, Piateda e Mazzo di Valtellina si è respirata un po’ di quella magia. All’Auditorium Sant’Antonio di Morbegno si sono esibiti Simone Graziano e Claudia Caldarano. I due artisti hanno dialogato sul palco tra le note del pianoforte e le movenze della danza offrendoci un dialogo finalmente fisico ed emotivo con il loro progetto PIANO SOLO CORPO SOLO.
Sabato alla Centrale Edison Venina di Piateda, uno di quei luoghi sconosciuti che raccontano una storia, quella del lavoro dell’uomo in queste valli alpine, il pubblico ha assistito ad un evento inaspettato, di respiro mondiale: Lars Danielsson, il contrabbassista scandinavo, ha presentato insieme a Gregory Privat, John Parricelli e Robert Ikiz musiche tratte dall’ultimo album Cloudland e brani degli album precedenti, per terminare con il tema di LIBERETTO. Lars Danielsson, esponente del grande jazz europeo, conserva un suono melodico, fluttuante e lirico, un jazz che è ritmo, melodia e seducente sound. Danielsson ha lavorato con i più grandi musicisti europei quali Lars Jansson, Hans Ulrik, Carsten Dahl e altri luminari della scena americana come i sassofonisti Rick Margitza, Charles Lloyd , i batteristi Terri Lyne Carrington, Bully Hart e altri. Danielsson è anche un compositore creativo e un bandleader, per quasi vent’anni ha suonato con il sassofonista americano David Liebman, che suonava insieme a Miles Davis, il pianista svedese Bobo Stenson e il batterista norvegese Jon Christensen. Gli album composti da Danielsson negli ultimi anni sono diventati oro o platino. Dal 2012 porta avanti il progetto LIBERETTO, nel quale ha trovato la quinta essenza delle sue diverse forme espressive. Danielsson partecipa inoltre alla singolare serie di concerti “Jazz at Berlin Philharmonic” e collabora con il trombettista sardo Paolo Fresu.
Lars Danielsson prima di approdare a Piateda si è esibito in due date a St. Moritz, al Mentoring New Generation JazzLab e al Festival da Jazz. Sarà in Germania a Weimar al Kunstfest, poi a Biarritz, in Francia, all’ Anglet Jazz Festival.
Domenica, a Mazzo di Valtellina, nella corte lastricata del gentilizio Palazzo Lavizzari, il pubblico di #AmbriaJazzArmonia2022 ha assistito all’esibizione da solista del pianista caraibico Gregory Privat che ha presentato il suo nuovo album YONN. Privat ci ha deliziati con il suo tocco seducente e la sua affascinante voce musicale, caratteristiche che gli hanno consentito di raccogliere recensioni entusiasmanti sulle principali riviste jazz europee e francesi così come su Le Monde. Privat continuerà il suo tour tra l’Italia e la Francia nelle prossime settimane.
Grazie agli ultimi concerti AmbriaJazz, con lo stupore e l’entusiasmo di un bambino che scopre come si pedala in fretta, ha raggiunto uno degli obiettivi che da sempre si era prefissato: portare musica di qualità in un territorio di montagna lontano dai circuiti della grande musica. Quasi duecento persone alla Centrale Edison di Piateda e un numero che ha sfiorato il centinaio a Mazzo di Valtellina, un Festival che sta crescendo di anno in anno e che, nella volontà di migliorare sempre, sfiora la maturità artistica.