)

di CS


1) Collocamento
lavorativo


La collaborazione tra pubblico e privato è il mezzo e la
creazione di più efficaci misure di politica attiva del
lavoro è il primo obiettivo necessario per giungere al
risultato finale: favorire il collocamento mirato per il
maggior numero possibile di disoccupati e di persone in
cerca della prima occupazione. Su queste basi e
nell’ambito del Piano Provinciale del Lavoro si è
sviluppata la sinergia tra l’Amministrazione Provinciale
e le agenzie private che si è concretizzata nei giorni
scorsi, con il supporto tecnico di Italia Lavoro,
agenzia del Ministero del Lavoro, nella sottoscrizione
di un Patto di Servizio per la sperimentazione di forme
di cooperazione pubblico-privato nel sistema dei servizi
al lavoro in accordo con la Fondazione Consulenti per il
Lavoro di Roma che riunisce l’intera categoria. Nello
specifico vi hanno aderito Provincia, Consiglio
Provinciale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro,
Valtellina Lavoro, Obiettivo Lavoro e Adecco.

Con questo patto gli aderenti s’impegnano a “migliorare
qualitativamente e quantitativamente i servizi per
l’impiego, ciascuno secondo le specifiche prerogative,
accrescendo la capacità di risposta alle esigenze
occupazionali del territorio”. Più in particolare,
verranno sperimentate azioni su target mirati, ad
esempio lavoratori in mobilità da ricollocare,
disoccupati di lunga durata, utilizzando gli strumenti
messi a disposizione dalla Borsa Continua Nazionale del
Lavoro, da Borsa Lavoro Lombardia e dall’Agenzia
Regionale del Lavoro. Una collaborazione nata nello
spirito della nuova legislazione nazionale in materia di
collocamento che consentirà di ottimizzare risorse e
professionalità, come spiega l’assessore provinciale al
Mercato del Lavoro Carlo Fognini: “Cerchiamo di
costituire un sistema di servizi ‘multipunto’, ovvero
accessibile, per quanto riguarda l’inserimento della
propria domanda od offerta di lavoro, in modo
de-localizzato e capillare sul territorio valtellinese,
fatta salva l’omogeneità delle metodologie e della
qualità di servizio offerto, tutelate dal Patto di
Servizio sottoscritto”.


A rendere più agevole e fruttuoso il lavoro degli
operatori interverranno gli applicativi informatici a
carattere orientativo previsti dal Ministero del Lavoro
e le banche dati dei Centri per l’Impiego della
Provincia che favoriranno sensibilmente l’incontro tra
domanda e offerta di lavoro allo scopo di individuare il
posto giusto per la persona giusta.


2) Orientamento
al lavoro

La Regione Lombardia ha destinato alla Provincia di
Sondrio 520mila euro per gli ambiti dell’orientamento al
lavoro, delle categorie svantaggiate e della
specializzazione post-qualifica. Il provvedimento è
stato assunto dalla Giunta nella seduta di martedì
scorso con l’approvazione delle Linee per l’Indirizzo
dell’Offerta Formativa e dell’Accordo tra Regione e
Province lombarde per la realizzazione di interventi di
orientamento al lavoro e di attività formative
finanziate con quote del Fondo Sociale Europeo.

All’approvazione di queste delibere si è giunti al
termine di un lavoro preparatorio nel quale hanno svolto
un ruolo particolarmente attivo gli Assessori alla
Formazione e al Lavoro e i tecnici delle 11 Province
lombarde che da questi accordi hanno ottenuto il
completamento del trasferimento delle deleghe e della
gestione di settori molto delicati, quali appunto
l’orientamento al lavoro, gli interventi per le
categorie svantaggiate, la specializzazione
post-qualifica. Una direzione condivisa e sostenuta
attivamente dall’assessore provinciale Carlo Fognini:
“L'ottenimento della piena e congiunta disponibilità di
deleghe e risorse consente l'applicazione di una più
incisiva politica d'intervento. Questo consentirà di
trasferire in linea pratica quanto già sostenuto a
livello d'indirizzo politico: la creazione di un sistema
di formazione e lavoro declinato secondo le esigenze, le
specificità e le dinamiche territoriali".

Un successo di contenuti che si allarga alle risorse
finanziarie, la cui disponibilità per la nostra
provincia è aumentata di oltre il 60% rispetto alla
scorsa programmazione. “Sono state sostenute pressioni
per rivedere i criteri di riparto dei fondi a livello
regionale, andando a parametrare le esigenze espresse,
in ciascun ambito d'interesse, dalle Province - commenta
l’assessore Fognini –. Questo risultato dimostra come
l'interlocuzione con la Regione può risultare vincente e
produrre risultati concreti quando, portando e facendo
valere argomenti e principi validi, possiamo
rappresentarci come qualificati ambasciatori delle
nostre comunità provinciali, e in particolare della
Valtellina”. Grazie a queste ulteriori disponibilità
sarà possibile attivare interventi di carattere locale,
a seguito dell’emanazione di appositi dispositivi
provinciali, che saranno preceduti da doverose fasi di
confronto e di consultazione con gli enti e gli
organismi interessati.



3) Piano
per l’inserimento al lavoro dei disabili


La Giunta Provinciale, su proposta dell’assessore alla
Formazione e al Lavoro Carlo Fognini, nella seduta di
lunedì scorso ha approvato il primo degli otto
dispositivi che consentiranno la realizzazione pratica
del Piano provinciale per l’inserimento al lavoro dei
disabili, adottato lo scorso autunno e in seguito
approvato dalla Regione Lombardia. Il dispositivo, che
può contare su una dotazione finanziaria di 50mila euro,
era stato in precedenza approvato all’unanimità dal
Sottocomitato per il collocamento mirato dei disabili
della Commissione Provinciale Unica del Lavoro. “Gli
interventi previsti – spiega l’assessore Fognini – sono
finalizzati alla realizzazione di attività di incontro
tra domanda e offerta di lavoro per definire attitudini,
capacità e competenze di ciascun disabile, insieme alla
loro compatibilità con i posti di lavoro effettivamente
disponibili. Ciò che ci prefiggiamo è di svecchiare le
liste di mobilità al quale sono iscritti, in larga
parte, disoccupati di lunga durata. A questo fine, e
grazie a questo dispositivo, potremo potenziare
l’Ufficio del collocamento mirato, mediante l’assunzione
di una professionalità che potrà svolgere consulenza
verso l’utenza (privata come aziendale) circa le azioni
previste, oltre che a riguardo dei servizi già
consolidati dello sportello”.

Attualmente sono 1.200 i disabili che attendono di
essere collocati nel mondo del lavoro in provincia di
Sondrio, un dato che non accenna a diminuire non per la
scarsa sensibilità delle aziende che, per legge, sono
tenute ad assunzioni obbligatorie, quanto, piuttosto,
per l’esiguità dei numeri che caratterizza il nostro
tessuto economico. “Abbiamo riscontrato una grande
sensibilità e una grande attenzione al problema da parte
degli imprenditori locali che, spesso, procedono
all’assunzione di disabili anche se non sottoposti ad
obblighi di legge – spiega ancora Fognini – il limite
risiede semmai nel fatto che le aziende tenute a farlo,
che superano cioè certe dimensioni, in Valtellina e
Valchiavenna sono numericamente limitate. Chiediamo
dunque che a questo punto siano le numerosissime piccole
imprese presenti sul mercato locale che, in maniera del
tutto autonoma, si facciano avanti per attingere alle
liste”. Troveranno facilitazioni e specifici programmi
di accompagnamento, poiché la legislazione vigente è
finalizzata ad agevolare l’inserimento del disabile e a
renderlo stabile nel tempo. L’Amministrazione
Provinciale è pronta ad impegnare i fondi trasferiti
dalla Regione Lombardia, pari ad oltre 650mila euro, e
ad agire per incidere finalmente su queste liste, anche
contando sul supporto del settore della cooperazione
sociale che è molto coinvolto nel problema e attivo sul
territorio.

Al primo degli otto dispositivi previsti dal Piano
provinciale per l’inserimento al lavoro dei disabili, al
quale possono accedere i servizi competenti, seguiranno,
a partire dal prossimo autunno, gli altri che prevedono
l’attuazione o il rafforzamento di servizi di
orientamento alla formazione e al lavoro, i tirocini e
le borse lavoro, azioni di sensibilizzazione
dell’ambiente di lavoro e per la stabilizzazione del
rapporto lavorativo. A partire dal mese di novembre è
inoltre prevista la stipula delle convenzioni con le
cooperative sociali che si dedicheranno all’inserimento
dei disabili nelle aziende.
CS



GdS - 30 VII 05 - www.gazzettadisondrio.it

CS
Dalla provincia