Elettrodotti: anche ROMA sposa la nostra linea



Il tempo é galantuomo.

E' vero che c'é voluto qualche anno ma alla fine l'idea,
potenzialmente vincente in partenza ma trascurata come sempre
accade per le idee nuove, ed anche ambiziose, sta facendo passi
avanti.

L'idea era quella del 1992, portata avanti dal BIM sino ad
ottenere un primo via libera dal Consiglio di Amministrazione
dell'ENEL in pochi mesi: la razionalizzazione degli elettrodotti
della Valtellina, in Valtellina e nel territorio lombardo verso
Milano. Idea allora e poi ripetutamente portata avanti dal
nostro Direttore e più volte rilanciata da "La Gazzetta di
Sondrio",

In altri termini eliminare la selva di elettrodotti con le loro
servitù sostituendoli con una sola linea più capace.

Martedì 19 u.s. al Ministero delle Attività Produttive a Roma vi
é stato un incontro tra i rappresentanti valtellinesi e della
Valcamonica con il sottosegretario Giovanni Dell'Elce avente
proprio ad oggetto il problema della razionalizzazione delle
linee elettriche in Valtellina e Valcamonica.

Si chiederà al Gestore della Rete di Trasmissione Nazionale -
GRTN - di predisporre un piano di razionalizzazione. Il piano
per la verità c'é già ed é quello approvato dal CdA dell'ENEL
nel 1992. Bisogna solo vedere se quello che andava bene per
l'Ente di Stato allora viene considerato attuale da GRTN...

L'elettrodotto San Fiorano-Robbia comunque é di grande
importanza perché destinato ad alimentare la fame di energia - e
di potenza - del nostro Paese dopo la rinuncia al nucleare, con
energia (naturalmente di produzione nucleare!) prodotta in
Svizzera e da pagarsi a caro prezzo come sempre succede in base
alla legge della domanda e dell'offerta.

Roma, GRTN e quant'altri ci tengono. La linea arriva sino al
confine svizzero. Per arrivare sino al cuore della Lombardia
deve passare per Valtellina e Valcamonica. Il si per solidarietà
verso i problemi del Paese deve essere accompagnato da
altrettanta solidarietà del Paese verso i nostri problemi, tanto
più che questo non comporta oneri aggiuntivi, se stiamo ai
valori e al progetto del 1992 che vedeva l'intesa
ENEL-AEM-SONDEL.EDISON.

Il sottosegretario D'Elce ha anche fissato una scadenza in
termini ravvicinati, mercoledì 22 gennaio al Ministero, una
riunione alla quale gli Enti Locali interessati (quelli del
Tiranese e dell'alta Valcamonica) sarebbe quantomai opportuno si
presentassero fortemente fiancheggiati (Provincia, BIM, CCIAA,
parlamentari e consiglieri regionali) per far capire che il
problema non é soltanto di alcuni "comunelli" - tali sono
considerati a Roma, ma di due intere province.

Non é detto che ci si riesca. Con l'ENEL, pur con gli
approfondimenti del caso, allora poteva essere considerata cosa
fatta. Nel dopo-ENEL é certamente più difficile, ma questa resta
l'unica via da seguire.
GdS


GdS 28 XI 02 - www.gazzettadisondrio.it

_____________________________________________________________



I commenti sono liberamente riproducibili, con citazione però
della fonte e del relativo indirizzo Internet: www.gazzettadisondrio.it

GdS
Dalla provincia