Energia idroelettrica utilizzando il salto degli acquedotti

Il Direttore Alberto Frizziero ha
inviato al quotidiano "Il Giorno" - che l'ha pubblicata
mercoledì 27 agosto - la seguente nota:



In relazione a quanto emerso a Berbenno, come da Voi pubblicato,
circa la possibile utilizzazione per produzione di energia
elettrica utilizzando l’acqua dell’acquedotto comunale fornisco
un riferimento che potrebbe essere utile.


Quand’ero Sindaco di Sondrio il consigliere ing. Dino Mazza –
poi divenuto deputato e da me erroneamente dimenticato, e faccio
ammenda tenendo anche conto che il lavoro lo aveva fatto
gratuitamente, in un articolo che citava le figure “storiche”
del socialismo valtellinese – fece un progetto per
l’utilizzazione idroelettrica dell’acquedotto di Morscenzo. Il
salto è notevole in quanto si parte da oltre 2000 metri ove è
situata la presa e si arriva ai circa 500 metri del serbatoio
del Santo. Con una serie di piccole turbine automatiche era
prevista una produzione tale da far fronte alla richiesta di
gran parte della trentina di edifici comunali (uffici, scuole,
palestre ecc.).


L’investimento risultava relativamente modesto e l’esercizio
semplicissimo.


Non so per quale motivo non si sia poi passati alla
realizzazione, ma lo stesso ing. Mazza, poi divenuto Vicesindaco
nell’Amministrazione successiva alla mia, potrebbe fornire le
notizie del caso.


Non sono in grado di valutare la fattibilità. Nell’ipotesi
positiva, tenuto conto che molti degli acquedotti comunali hanno
salti notevoli (fattori della produzione sono solo portata e
salto), per quanto marginale questa produzione sarebbe comunque
un aiuto alle casse comunali. In tal caso poi, per ovvie ragioni
di praticità e risparmio, una iniziativa del genere potrebbe
essere compito delle CC.MM. o del BIM.
Alberto Frizziero


GdS 28 VIII 03 
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Red
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