I Mondiali di sci alpino – Intervista al Presidente della CCIAA ing. Succetti
È partita in questi giorni da Milano la carovana per i Mondiali
di sci alpino del 2005 in Valtellina e, con essa, è cominciato
il conto alla rovescia per le attese gare sulle piste di Bormio
e Santa Caterina. Il settore più direttamente coinvolto e
interessato è naturalmente quello turistico, con effetto traino
sul comparto commerciale.
“I Mondiali – commenta il presidente
dell’Unione Commercio Marino Del Curto – rappresentano una
straordinaria vetrina per tutta la Valle, un’occasione da non
perdere per presentarci sotto un unico marchio Valtellina”. “La
piena riuscita della manifestazione – dichiara il direttore Lino
Cao – dipenderà dalla nostra capacità di presentarci tutti
uniti, sarà questo il vero salto di qualità in termini di
immagine e non solo per la nostra provincia”.
Ma l’ evento, per la sua portata, è destinato a lasciare in
eredità alla nostra provincia un valore aggiunto i cui benefici
potranno essere avvertiti in tutti i settori dell’economia non
solo nell’immediato, ma anche nel lungo periodo. Abbiamo chiesto
al Presidente della Camera di Commercio di Sondrio Arturo Succetti il suo giudizio al riguardo.
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Presidente Succetti, in qualità di guida dell’ente che riunisce
tutto il mondo economico locale della provincia, quale valenza
assume, dal suo punto di vista, l’importante appuntamento con i
Mondiali di sci del 2005 nell’ottica generale dello sviluppo di
Valtellina e Valchiavenna?
I Mondiali di sci costituiscono un’occasione di sviluppo e di
promozione per tutta la provincia di Sondrio. I benefici
diretti, chiaramente, riguarderanno in primo luogo il teatro
delle gare, quindi l’Alta Valle, che potrà rinnovare e
sviluppare la propria immagine ai fini turistici. Tuttavia,
malgrado alcuni evidenti ritardi, ritengo che con un abile gioco
di squadra siamo ancora in tempo per sfruttare l’eccezionale
visibilità di cui godremo in occasione dei Mondiali di sci per
promozionare l’intero “Sistema Valtellina” e, quindi, produzioni
ed offerta turistica
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Se e come cambierà il volto della provincia di Sondrio grazie ai
Mondiali?
Dipenderà da come sapremo cogliere l’occasione che ci viene
posta. I Mondiali sono un banco di prova su cui sperimentare la
nostra capacità di crescere come sistema. Per fare questo,
dobbiamo superare molte difficoltà, ma, innanzitutto, dobbiamo
aumentare la nostra consapevolezza di “essere sistema”, vincendo
ogni tentazione di fare da soli e di non ricercare sinergie e
collaborazioni. In questo senso mi sento di garantire la piena
disponibilità della Camera di Commercio, che farà certamente la
sua parte in una logica di raccordo e di collaborazione a
livello provinciale.
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La Camera di Commercio di Sondrio è anche membro del Comitato
Istituzionale per le competizioni. Come sta procedendo
l’organizzazione dell’evento? Arriveremo in tempo con la
chiusura dei cantieri per la realizzazione di tutte le opere
connesse ai Mondiali?
I lavori stanno procedendo e, in base agli aggiornamenti che
provengono dal Comitato Organizzatore, sono convinto che
riusciremo a presentarci con le carte in regola per fare una
bella figura. Per quanto riguarda le iniziative intraprese,
ritengo necessaria una forte iniziativa a corredo dell’evento
sportivo, finalizzata, appunto, a cogliere e a capitalizzare le
ricadute promozionali che derivano dall’eccezionale copertura
che sarà assicurata dai media. Mancano meno di 150 giorni
all’inizio delle gare e credo che sia, ampiamente, il tempo del
“fare”.
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Ritiene che i Mondiali di sci abbiamo ricevuto adeguato sostegno
da parte delle istituzioni regionali e locali coinvolte nella
partita?
Direi che il sostegno necessario all’evento non è mai mancato e
non mancherà nei momenti chiave. Credo che tutti, non solo le
istituzioni, ma anche gli stessi organizzatori, abbiamo capito
che occorreva che le due dimensioni, quella pubblica e quella
privata, dovevano maggiormente dialogare, nell’interesse della
manifestazione e dell’intero territorio provinciale.
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Crede che la Valtellina dopo le gare sarà meno isolata, anche se
purtroppo i Mondiali rappresentano un’occasione mancata per la
riqualificazione, almeno nell’immediato, della nostra rete
viaria (ss 38 e opere più urgenti come le tangenziali nei
maggiori centri)?
L’ammodernamento della viabilità è una pre-condizione allo
sviluppo locale. Sono convinto che i Mondiali abbiano comportato
una accelerazione nel lentissimo processo di ammodernamento
delle nostre strutture viabilistiche. Purtroppo, ciò non ha
consentito di vedere migliorata la nostra viabilità in tempo per
lo svolgimento delle competizioni. Ma non per questo di deve
arrivare a dire che i Mondiali non hanno prodotto alcun
miglioramento. La congiuntura economica negativa e la necessità
di contenere il deficit pubblico non ci hanno aiutato. Tuttavia,
confido che gli sforzi che si stanno facendo, a livello locale e
a livello romano, consentano di completare il quadro delle
risorse finanziarie necessarie per dare esecuzione in tempi
brevi ai lotti funzionali principali.
"Il commercio valtellinese"
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