Mondiali-SCIOPERO: lA RSU

Riceviamo e pubblichiamo:

GENTILE DIRETTORE, LA RINGRAZIO PER L'OSPITALITA' e le invio una
nota di agenzia che potrà esserle utile, in merito
all'attribuzione di responsabilità aziendali sul caso Bormio.
Ciò che ho sottolineato risponde a verità, anche se in questo
momento non le so dettagliare l'entità dei provvedimenti
adottati sui soggetti in questione. Sostanzialmente è stata
salvata la linea rapporti sindacali/direzione del personale della
RAI, mentre è stata "punita" la linea Produzione.

Per il resto le dico solo che, come lavoratori, avevamo poche
possibilità di rendere "pubblico" il problema dello smembramento
della RAI e della sua svendita in piccoli pezzi. In altre
occasioni abbiamo minacciato il blocco proprio la domenica,
essendo questo il giorno più importante per la RAI. Ma gli
scioperi sono tutti rientrati perchè la RAI era ancora in grado
di svolgere incontri titolati e seri con i lavoratori. Questa
volta hanno proprio voluto lasciar andare la barca alla deriva.

fraterni saluti
silvio palombella

La nota di agenzia citata

Rai-Bormio, scattati i provvedimenti

Per la mancata diretta dei Mondiali colpita la struttura di
produzione Lunedì si attendono le risposte dei potenziali
responsabili del caso

di GIULIA CERASOLI

Le lettere sono partite da quattro giorni.
Dalla lunga indagine interna condotta dall’audit di viale
Mazzini diretta da Marco Zuppi, a Roma, Ginevra, Milano e Bormio
sull’ormai noto blocco dei Mondiali di sci causato dallo
sciopero del mini sindacato Rai Libersind, sono emerse alcune
ipotesi di responsabilità. Queste vengono ricondotte quasi tutte
alla direzione della produzione Tv di Lorenzo Vecchione. Pare
però che allo stesso Vecchione sia arrivata solo una lettera di
«rimprovero» per quanto è accaduto a Bormio, mentre verso tre
suoi funzionari siano state avviate le procedure per le sanzioni
disciplinari. Secondo le voci interne di viale Mazzini i tre
coinvolti nella «figuraccia» dell’anno, dovrebbero essere
Massimo Mallardo e Maurizio Ciarnò della struttura diretta da
Vecchione, più un funzionario del centro produzione Tv di
Milano, G.Baccei. Tra le contestazioni che sarebbero alla base
dei provvedimenti inviati, che però presentano sfumature assai
diverse, ci sarebbe anche quella di aver sottovalutato la
protesta e i malumori dei lavoratori che alla vigilia dello
sciopero avrebbero esternato in modo palese l’esistenza di
problemi e la possibilità di incrociare le braccia per bloccare
la gara. Entro lunedì prossimo il dg Cattaneo attende le
risposte scritte degli interessati che potrebbero venir
scagionati completamente, sospesi per qualche giorno, o,
nell’ipotesi più pessimista, venir rimossi dall’incarico. A
viale Mazzini in questi giorni non si parla d’altro e si fanno
commenti a 360 gradi su tutto il «caso Bormio». Alcuni, ad
esempio, non trovano giusto che a «pagare» alla fine siano
solamente i dirigenti della struttura di Vecchione, (fortissimo
Udc) e nessun provvedimento sia stato preso nei confronti del
gruppo che si occupa delle Risorse Umane e Relazioni sindacali.
Pare però che Cattaneo pensi di «bacchettare» la struttura di
Comanducci in altro modo, riorganizzando al suo interno la
direzione del Personale che non è riuscita a fronteggiare
l’emergenza delle telecamere incappucciate per colpa di un
gruppo sparuto di sindacalisti. Occorre ricordare che il giorno
dello «scandalo bianco», Cattaneo si arrabbiò moltissimo per il
fatto di esser stato avvertito con grande ritardo dello sciopero
dei lavoratori Rai di Bormio, che secondo alcuni poteva essere
tamponato o risolto solo con una telefonata fatta nei tempi
giusti.* Martedì 22 febbraio il CdA si troverà sul tavolo i
provvedimenti definitivi e sicuramente ci saranno altre sorprese
circa la confusione di competenze e le sovrapposizioni di
responsabilità.


* Ns. nota- magari con l'intervento di alcuni sindacati come per
il caso Imola nel 2000 -
Sabato 19 Febbraio 2005

Silvio
Palombella


GdS 28 II 2005 - www.gazzettadisondrio.it

Silvio Palombella
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