I nomi delle località in dialetto

C'é stata qualche polemica per l'introduzione, nelle modifiche
al Codice della Strada ormai in vigore, dei nomi delle località 
in dialetto insieme con i normali nomi in italiano.

Prendiamo l'esempio del Comune di Dubino che ha provveduto nel
cartello che indicava Nuova Olonio ad aggiungere Vedescia.

Alcuni si sono lamentati anche sottolineando una sorta di
carattere spregiativo in questo nome.

Non siamo d'accordo.

Per quanto riguarda il secondo aspetto faremo l'esempio delle
Casacce, la frazione in condominio tra i Comuni di Ponte e
Chiuro visto che, forse caso unico, le case in un lato della
strada sono nel Comune di Ponte e quelle sul lato opposto nel
Comune di Chiuro (che annovera anche la stazione ferroviaria di
Ponte).

Nessuno si é mai sognato di pensare al nome di questa località
come un peggiorativo di "case". Sarebbe stato e sarebbe assurdo
cambiare nome.

Torniamo a Dubino. Da sempre, chi scrive queste note, ha
chiamato la località con il suo nome antico. "Vado dagli
Oreggioni alla Vedescia", mai pensando di usare il termine Nuova
Olonio.

Avevamo addirittura proposto che Poggiridenti, nome del tutto
artificioso inventato negli anni '30, tornasse all'antico nome
di Pendolasco.

A Sondrio c'era chi chiedeva che In Via De Simoni-Piazzale
Toccalli si tornasse all'antico nome Cantone così come sono
rimasti inalterati Fracaiolo o Scarpatetti o altre zone
cittadine. In disuso é andata solo Porta Capuana.

Si va un po' dappertutto alla ricerca delle origini e perché
allora non anche degli antichi nomi?

C'é una città che ha cambiato nome ad una via intitolandola a
Cesare Battisti (seppure sulla targa c'é un "già... e poi il
vecchio nome". Chiedendo della Via Cesare Battisti molta gente
spalanca gli occhi e non lo sa. Così come a Lecce inutile
chiedere di Piazza Mazzini che pure figura nelle diverse targhe
apposte agli angoli. Bisogna chiedere della "Piazza dei
300.000".

Va bene quindi la Vedescia, vanno bene tutti i nomi che
ricordano le origini, che fanno pensare alle radici, che sono un
valore da tutelare.
Red


GdS 18 VIII 03 
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