OSPEDALE MORELLI: NON RESTA CHE L'UNIVERSITA'
PREMESSA
E' abbastanza chiara a tutti, tranne a chi non vuol vedere, la
parabola discendente del Morelli di Sondalo. Superfluo ripetere
le solite cose, i posti letto, i tanti dipendenti, i costi, i
parametri della provincia, per quanto in qualche misura li si
amplino, eccetera eccetera:
Un tempo il Presidente Mescia aveva convinto il Ministro della
Sanità Donat Cattin che di Sondalo ne poteva fare un Istituto di
Ricerca alle dipendenze dirette del Ministero. Per quelle cose
strane che succedono da noi c'era stato l'assenso a Roma, non ci
fu quello in provincia, in particolare del Sindacato, assenso
che il Ministro aveva logicamente posto come condizione.
Sarebbe stata la soluzione definitiva e una soluzione di
qualità, quella che resta l'unica via per salvare il salvabile.
Finora di tante cose dette non c'é stata nessuna
concretizzazione.
Ora al Morelli di Sondalo non resta che l’Università per la
Pace,
L'ultima occasione.
SCUSATE SE E’ POCO.
Una simbiosi Ospedale-Università, con alcune potenzialità
specifiche, può rappresentare quella soluzione di qualità
invano sino ad ora perseguita.
La prossima settimana é in programma una riunione convocata dal
Presidente della Comunità Montana di Tirano, che é anche
Presidente del Comitato Promotore dell'Università per la Pace,
cui sono state invitate tutte le Istituzioni provinciali e
locali.
Si vedrà.
C'é da augurarci che non ci sia un ulteriore allungamento
dell'elenco delle occasioni perdute.
LA CONVENZIONE
CON L'UNIVERSITA' DI PERUGIA
Negli ultimi giorni è
apparsa più volte sulla stampa locale la notizia dell’avvio
dell’attività universitaria in Sondalo, presso l’Ospedale
Morelli, dopo la firma di una convenzione tra il “Comitato
Promotore” dell’Università perla Pace di Sondalo e l’Università
degli Studi di Perugina, convenzione sottoscritta l’11 ottobre
scorso e che ha permesso l’avvio di 10 corsi di specializzazione
medica e, tra marzo ed aprile del 2002, di tre “master”
semestrali in scienza ed organizzazione sanitaria, in gestione
ospedaliera e in ingegneria e tecnologia ospedaliera.
LE LAUREE
Con l’anno accademico
2002 – 2003 dovrebbe prendere l’avvio anche il corso di laurea in scienze
infermieristiche, rilanciando, in tal modo, un ruolo che il
Morelli ha sempre avuto e che, non si capisce il perché, ha poi
perso.
Con l’anno accademico 2003 – 2004, poi, potrebbe partire anche
il primo corso di laurea in medicina e Chirurgia.
RAFFORZAMENTO
DI SONDALO
E’ un programma, quello
sopra evidenziato, che non potrà che rafforzare in modo
definitivo tutta la struttura ospedaliera sondalina, in un
momento in cui in troppi hanno, di fatto, smesso di guardare a
Sondalo come ad un centro ospedaliero polispecialistico da
salvaguardare.
In provincia in troppi si illudono di ridimensionare Sondalo a
semplice ospedale di zona e di poter trasferire, magari a
Sondrio, le specialità, quelle specialità che hanno consentito
proprio a Sondalo di rafforzarsi nel vasto panorama ospedaliero
lombardo ed italiano.
LA REGIONE
Ci si è messa anche la
Regione Lombardia su questa strada, allorquando, con una
delibera della Giunta Regionale del 16 novembre scorso, ha
prorogato solo per la Provincia di Sondrio la fase della
sperimentazione fino a quando non verranno individuate
“soluzioni gestionali per l’azienda Ospedaliera Morelli di
Sondalo affinché la sua offerta di servizi sia resa più coerente
alle esigenze del territorio attraverso l’adeguamento della
missione aziendale e in relazione alla attuale difficile
situazione economico-finanziaria”.
NON SI
PARLA PIU' DEI PROGETTI
La Regione Lombardia
non parla più di altri progetti per Sondalo, dell’AIDS, del
Project Financing, della Riabilitazione (a proposito di project
financing, c’è qualcuno che sussurra che non si realizzerà più a
Sondalo, bensì a Varese o in altra località che spunterà dal
cappello al momento opportuno e che saprà mettere a profitto il
gran lavoro fin qui svolto).
SOLO L'UNIVERSITA'!
Se così fosse, a
maggior ragione, non resterebbe che il progetto universitario
per Sondalo per tentare di fermare il lento ridimensionamento,
fino a quando la mannaia regionale non calerà di colpo.
Il progetto Università per la Pace è stato portato a conoscenza
di tutte le forze politiche, sindacali ed istituzionali da oltre
un anno, e quasi sempre è passato nel dimenticatoio: anzi,
taluno, senza il minimo di dibattito e confronto, si è
affrettato a bocciarlo.
Se si perdesse anche questa occasione, beh, allora sì che la
“missione aziendale” di Sondalo non potrà che essere “resa più
coerente alle esigenze del territorio”.
L. Cl.
14 XII 01
_________________________________________________
I commenti sono liberamente riproducibili, con citazione però
della fonte e del relativo indirizzo Internet: www.gazzettadisondrio.it