Riunito il Comitato Istituzionale per le Statali 38 e 36

Ampia partecipazione al Comitato

Proseguire
l’azione politico-parlamentare a Roma da una parte e
intensificare la pressione del territorio sul Governo
dall’altra. Oggi come alla sua costituzione, avvenuta nel
gennaio scorso, sono questi i mezzi più efficaci di cui il
Comitato Istituzionale di Mobilitazione per le Statali 38 e 36
dovrà servirsi per raggiungere l’obiettivo per il quale è nato:
ottenere i finanziamenti necessari per la realizzazione della
nuova strada. Il messaggio è stato ribadito con chiarezza e
franchezza dal presidente della Provincia Fiorello Provera che
questo pomeriggio ha convocato a Palazzo Muzio una riunione di
tutti i componenti del Comitato Istituzionale: i sindaci, i
rappresentanti di Unione Artigiani, Unione Commercianti, Unione
Industriali, Coldiretti e Legambiente.


Di fronte ad una larghissima rappresentanza dei membri del
Comitato, il presidente Provera, affiancato dall’assessore
all’Urbanistica Jonny Crosio, ha illustrato il lavoro svolto in
questi mesi a Roma, a cominciare dalla consegna del documento al
presidente del consiglio Silvio Berlusconi e al ministro per le
Infrastrutture Pietro Lunardi, avvenuta il 25 febbraio scorso,
fino agli incontri che si sono susseguiti ancora con Lunardi e
con altri ministri. Il più recente è stato quello con Giulio
Tremonti, appena nominato vicepremier. Nonostante ciò, per
problemi contingenti, primo fra tutti il voto di fiducia, il
maxiemendamento al decreto sulla competitività non ha recepito
l’emendamento che avrebbe assicurato alla Valtellina i 115
milioni di euro annunciati. “Avevo molte speranze sul
maxiemendamento – ha detto Provera – sembrava addirittura che la
questione fosse chiusa e invece, purtroppo, così non è stato.
Ora le opportunità sono due: il rifinanziamento della Legge
Obiettivo, conseguente allo sforamento dei parametri europei del
Patto di Stabilità, per il quale si stanno battendo anche altri
Stati influenti quali Francia e Germania, e di nuovo lo
strumento emendativo sui decreti legge che vengono discussi in
Parlamento, che trova il pieno sostegno dei ministri con i quali
ho parlato”. Senza facili ottimismi, il presidente Provera ha
detto di nutrire ragionevoli speranze su questo fronte: i
prossimi due mesi saranno comunque decisivi. Contemporaneamente
non si può far cessare la pressione del territorio, dopo la
riuscita mobilitazione del 29 gennaio scorso. Provera ha fatto
appello ad una rinnovata e più efficace coesione, anticipando
che l’idea verrà sottoposta al Consiglio Provinciale, convocato
per lunedì 9 maggio, che discuterà anche di viabilità e dal
quale si attende proposte per le iniziative da mettere in campo.


Gli interventi che sono seguiti sono stati incentrati
soprattutto sulla necessità di aprire prima possibile la
discussione per esaminare le diverse possibilità di utilizzo dei
finanziamenti, secondo le necessità del territorio. Il sindaco
di Morbegno Giacomo Ciapponi, che ha apprezzato il clima sereno
che ha da sempre connotato le riunioni del Comitato, un’assise
nel quale proporre e discutere in assoluta franchezza, si è
soffermato sul problema dei tempi, sottolineando l’opportunità
di aprire la discussione per trovarsi pronti quando i soldi
arriveranno. A Ciapponi ha risposto l’assessore Crosio:
“Condivido la preoccupazione sui tempi stretti ma da parte
nostra ci siamo già adoperati per analizzare scenari
diversificati, sia sul fronte della progettazione che sul piano
finanziario”.


Il sindaco di Tirano Pietro Del Simone si è fatto portatore
delle istanze della sua città, funestata soltanto pochi giorni
fa da un gravissimo incidente stradale, ponendo all’attenzione
dei presenti la necessità di conciliare le priorità di alcuni
centri con i bisogni più generali di tutta la valle. Giovanni
Bettini di Legambiente ha pure evidenziato questo aspetto
fondamentale nel suo intervento, facendo un’attenta analisi
della situazione e rivolgendo infine un appello: “Dobbiamo
trovare il coraggio di aprire un nostro tavolo su scenari
possibili di utilizzo dei soldi, superando la divisione
ideologica delle due-quattro corsie”.


In conclusione, il presidente Provera ha riassunto le posizioni
esposte rimandando l’approfondimento della discussione e l’esame
di proposte per iniziative di mobilitazione da attuare in tempi
brevi ad una prossima riunione della Segreteria Operativa del
Comitato.
CS



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CS
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