Vantaggiose tariffe elettriche per i Soci dell’Unione Commercio e Turismo

E analizziamo anche il libero mercato dell'energia

Con la liberalizzazione del mercato dell’energia elettrica
l’Unione del Commercio, del Turismo e dei Servizi della
Provincia di Sondrio, entrando a far parte del consorzio
Terziario Energia, da oggi offre ai suoi Soci un vantaggio in
più: la possibilità di rivolgersi al libero mercato per
l’acquisto di l’energia e ricercare così le condizioni di
vendita più vantaggiose.

Terziario Energia riunisce l’Unione Regionale Lombarda del
Commercio, del Turismo e dei Servizi e le undici Associazioni di
categoria lombarde e ha come scopo quello di creare un “gruppo
d’acquisto” il più vasto possibile - riunendo le aziende
lombarde - per potersi rivolgere al libero mercato come un unico
importante soggetto e garantire così le condizioni di
approvvigionamento di energia elettrica più competitive.

Terziario Energia tratta direttamente con le aziende fornitrici
e si assume gli oneri delle trattative e della stipulazione di
contratti; per questa prima fase come fornitore di energia
elettrica è stata individuata la società Tradecom srl.

Per gli utenti finali l’attivazione del nuovo contratto non
prevede alcuna modifica negli impianti o interruzione del
servizio perché il distributore “fisico” del servizio resta
sempre quello tradizionale, cambia solamente il fornitore (Tradecom
srl) dell’energia, che fatturerà con le nuove condizioni di
acquisto direttamente al cliente finale.

Tutti i Soci possono rivolgersi agli uffici dell’Unione per
maggiori informazioni e per conoscere la propria offerta
economica personalizzata e scoprire così quanto si può arrivare
a risparmiare in una anno sulla spesa per l’energia elettrica.

IL LIBERO MERCATO DELL’ENERGIA

Negli ultimi anni il settore elettrico italiano ha subito una
profonda ristrutturazione, concisa con il passaggio da un
sistema elettrico di monopolio a un mercato libero dell’energia
elettrica. E’ da considerare che nel nostro paese la tariffe per
l’energia elettrica sono le più alte d’Europa (+22,1 % della
media UE): a determinarle concorrono il costo delle materie
prime, la scarsità di impianti efficienti per l’importazione e
la mancanza di centrali nucleari, diffuse altrove (soprattutto
in Francia, da cui proviene il grosso del nostro import
energetico).


Punto di svolta è il cosiddetto Decreto Bersani (D.Legge n. 79
del 16 marzo 1999). Il Decreto introduce la liberalizzazione
nella produzione, nell’importazione, nell’esportazione e nella
vendita di energia elettrica. Lo scopo del decreto è stato
quello di creare un sistema di libera concorrenza, regolamentato
però da norme di tutela del consumatore finale, in coerenza con
il principio di pubblica utilità.


L'Autorità dell'energia con uno specifico provvedimento ha
stabilito che tutti i consumatori elettrici, eccezione fatta per
le famiglie, possono scegliere il proprio fornitore di energia
elettrica. Migliaia d’imprese, oggi giorno possono così
scegliere il proprio fornitore di energia elettrica; si
aggiungono così 7 milioni di potenziali clienti agli attuali 150
mila. I nuovi clienti del mercato libero potranno scegliere se
mantenere l'attuale contratto oppure stipularne uno nuovo con un
diverso fornitore. Un cliente può così scegliere l’operatore da
cui acquistare l’energia in base alla convenienza e alle proprie
esigenze di flessibilità, arrivando a definire il contratto che
meglio si addice alle proprie caratteristiche di consumo.


Come si determina il prezzo dell’energia elettrica e cosa cambia
nel mercato libero rispetto al vincolato?

In seguito all’emanazione del Decreto n.79/99 sono stati
individuati gli elementi che compongono il prezzo dell’energia
elettrica:

• Costi di generazione

• Costi di dispacciamento

• Costi di trasporto

• Oneri generali di sistema

• Imposte erariali e addizionali

• Iva sulle voci precedenti

La liberalizzazione incide su di una sola componente, concedendo
infatti ad ogni impresa idonea la possibilità di scegliersi il
proprio fornitore si contratta il prezzo della componente
relativa alla sola generazione (il prodotto energia). Le altre
componenti tariffarie sono stabilite in via amministrativa e
sono uguali, a parità di prelievi di consumi elettrici, a
prescindere dal fornitore.


Sorge a questo punto la domanda: che differenza c’è tra
l’energia libera e quella vincolata?

E’ bene ricordare che fisicamente sono identiche nel senso che
il passaggio da una fornitura "vincolata" ad una "libera" non
comporta alcuna variazione degli impianti di distribuzione né
incide sulla qualità dell’energia. L’energia prodotta dalle
centrali italiane o importata dall’estero continua ad essere
regolarmente trasmessa sulle reti all’utente finale. Il
cambiamento del fornitore vede solo una variazione dell’aspetto
contabile lasciando invariato l’aspetto fisico della fornitura.
Non sarà, quindi, necessario procedere a nessuna disdetta e
soprattutto a nessun cambiamento di contattore.

Beatrice Martelli


GdS 20 II 2005 - www.gazzettadisondrio.it

Beatrice Martelli
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