MARONI RAZZISTA, TE LA PRENDI CON I BAMBINI ROM! MA… …MA MEMORIA CORTA DI TANTI

I bambini ROM alla Stazione di Milano - Due ragionamenti di buon senso - L'attacco di Famiglia Cristiana - Anche il mondo cattolico deve fermarsi a riflettere - Stare attenti con le equazioni giuste

I bambini ROM alla Stazione di Milano

Tempo fa l'intera Italia si è scandalizzata nel vedere in TV le riprese effettuate dalla Polizia davanti alla Stazione Centrale di Milano di abilissimi borseggi da parte di ragazzini ROM. Scandalo acuito dal fatto di aver saputo che uno di questi "enfants prodige" del crimine era stato fermato o 11 o 13 volte, non ricordiamo bene. Ogni volta ovviamente era stato obbligatorio riconsegnarlo ai genitori. Tutta Italia aveva tuonato allo scandalo. Ora il Ministro dell'Interno se l'è sentita di tutti i colori per aver annunciato di voler prendere le impronte dei minori ROM. Apriti cielo. Memoria corta. Si sprecano le accuse di razzismo e quant'altro. Noi vogliamo fare due ragionamenti di buon senso.

Due ragionamenti di buon senso

- Il primo: i ROM non hanno dimora fissa. Il discolo italiano ha i suoi documenti, il suo indirizzo, è in genere rintracciabile. L'errante no. Questa misura per tutti gli extracomunitari, i ROM e per i minori è giusta. Pochi mesi fa all'aeroporto di Miami, pur avendo già il nuovissimo passaporto elettronico, chi scrive ha dovuto mettere il dito sul tampone inchiostrato e lasciare le mie impronte digitali. Non io sospettato magari come pericoloso terrorista o boss mafioso, io invece come cittadino qualsiasi, anzi magari schedato come amico degli USA, seppur criticissimo sulla guerra in Irak. E come me gli altri quasi duecento passeggeri che erano saliti a Malpensa e non mi pare che siano stati esonerati i bambini.

- Il secondo. La società moderna è fragilissima e l'insidia può venire da ogni parte. Le Forze dell'Ordine e l'Intelligence debbono usare quanto di meglio la tecnologia ha prodotto, e legalmente. In Italia e in Europa. In questo quadro nessun problema non solo a rilasciare le impronte digitali ma il DNA e ad assoggettarmi a tutti i controlli TV e a quelli delle ultime diavolerie manco conosciute dai più. Parafrasando Enrico IV diremo che Parigi val bene una Messa, in altri termini la sicurezza val bene questo ed altro.

L'attacco di Famiglia Cristiana.

Durissimo l'attacco di Famiglia Cristiana contro "la schedatura dei bambini". Siamo attentissimi e ligi alle indicazioni della Chiesa, anche nelle sue articolazioni laiche (da anni pubblichiamo regolarmente il sommario di quel "pensatoio" che è Civiltà Cattolica. Questa volta non siamo per niente d'accordo. Se si leggono le cose in ottica razzista saremmo con Famiglia Cristiana, ma non è così come abbiamo spiegato.

Anche il mondo cattolico deve fermarsi a riflettere

Anche il mondo cattolico deve fermarsi a riflettere. La linea dell'accoglienza ad esempio. Ma chi può essere così aridamente rozzo a non sentire sentimenti di solidarietà e fratellanza nei confronti di quei disperati che attraversano il Mediterraneo su tavole di legno (non possono essere definiti meglio quei barconi) rischiando la vita? Però a furia di accoglienza il problema si ingigantisce. Non solo ma costituisce richiamo per tanti altri a tentare l'avventura. E' forse un cattivo chi dice "basta, contingentiamo l'immigrazione", quello in definitiva che facevano USA, Australia e tanti altri? Cattivo anche il Vescovo di Lecce al tempo degli arrivi in massa dall'Albania quando, dopo averne fatte di tutti i colori per poter offrire a chi arrivava un minimo di accoglienza, diceva "basta, non ce la facciamo più; abbiamo fatto opera di supplenza dello Stato ma se continua così nessuno ce la fa più!".

E un'altra citazione particolare. "A chi arriva", diceva l'attuale Vicesindaco di Lampedusa (almeno 100 km a sud di Tunisi), leghista DOC protagonista a Porta a Porta e a Pontida, "non si possono e non si debbono offrire condizioni da bestie". Lo diceva raccontando nel suo ristorante le vicissitudini di tanti arrivati nell'isola e accatastati all'inverosimile nel centro di accoglienza - ora ne hanno fatto uno nuovo -. C'è infatti un limite. Così come c'è appunto un limite con i ROM. Tutti disonesti? Ci guardiamo bene dal dirlo. Possiamo però permetterci di andare a vedere di cosa vivono? Possiamo controllare quei bambini che abbiamo visto in TV e trovare il modo di intervenire? Anche prelevandoli e dando loro una speranza di futuro quella che negli accampamenti ROM potrebbero non avere? Questo futuro incerto non è però solo dei ROM. Vale anche, per fare un esempio, per gli scugnizzi dei quartieri spagnoli di Napoli che, essi pure, hanno da essere sottratti alle lusinghe della camorra. E come? Cominciamo da chi non va a scuola che pure per legge è obbligatoria e che pure punisce i genitori dei renitenti.

Stare attenti con le equazioni giuste

Einstein secondo Wikipedia, diceva "Tutto ciò che non si condensa in un'equazione non è scienza". Bisogna però, aggiungiamo noi, stare attenti con le equazioni, e con il loro grado. Quelle di primo grado ammettono una soluzione, quelle di secondo due e così via, sempre però che non siano equazioni impossibili. A questa categoria appartiene la continuazione degli arrivi senza adeguata opposizione (anche in positivo, anche con politiche che facciano restare gli attuali disperati nel loro Paese con occasioni di lavoro). Va scartata la facile equazione di primo grado: immigrati uguale a gente da rifiutare, come pure l'inverso e cioè immigrati gente da accogliere. Le equazioni devono essere di grado più alto. Qualcuna addirittura, per dirla in termini matematici per chi ne sa di questa materia, nel campo complesso. Vale per tutti, ROM compresi. Usando comunque, per tornare ad Einstein, un pizzico di relatività (non di relativismo, per carità!).

a.f.

a.f.
Dalla provincia