5 31 (Aggiornamento del 31.5): GIOVANNI DE CENSI OTTAVO CAVALIERE DEL LAVORO VALTELLINESE VIENE DOPO CEDERNA (1908), PRUNERI (1909), MARTINELLI (1942), NERVI (1962), GUICCIARDI (1963), MELAZZINI (1998), GALBUSERA (2002). NOTE BIOGRAFICHE
- Al comunicato della Presidenza della Repubblica facciamo seguire il comunicato della Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro:
"FESTA DELLA REPUBBLICA: NOMINATI I 25 NUOVI CAVALIERI DEL LAVORO
L'ambita onorificenza del Quirinale agli imprenditori che si distinguono per eccellenza e sensibilità sociale
"La Festa della Repubblica del 2 giugno - afferma Benito Benedini, Presidente della Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro - rappresenta un appuntamento imprescindibile del nostro Paese, in particolare quest'anno di celebrazioni per i 150 anni dell'Unità d'Italia. Le nomine dei 25 nuovi Cavalieri del Lavoro da parte del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, premiano l'eccellenza dell'imprenditoria italiana da Nord a Sud. Un Paese unito e vitale che si impegna per la crescita e il rilancio dell'economia".
Istituita nel 1901, l'onorificenza di Cavaliere del Lavoro viene conferita ogni anno in occasione della Festa della Repubblica ai cittadini italiani, anche residenti all'estero, che si sono distinti nei cinque settori dell'agricoltura, dell'industria, del commercio, dell'artigianato e dell'attività creditizia e assicurativa.
I requisiti necessari per essere insigniti dell'onorificenza sono l'aver operato nel proprio settore in via continuativa e per almeno vent'anni con autonoma responsabilità, dando un contributo di rilievo allo sviluppo economico e produttivo e all'innovazione.
La Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro, che riunisce tutti gli insigniti, è nata nel 1923. Da sempre l'istituzione costituisce uno strumento di presenza dei Cavalieri del Lavoro nella società, promovendo un efficace confronto e un concreto impegno sui temi sociali e del mondo della produzione.
La Federazione si dedica, in particolare, alla formazione giovanile a livello universitario con il premio "Alfieri del Lavoro" e con il Collegio universitario Lamaro Pozzani in cui ospita gratuitamente studenti selezionati esclusivamente per merito".
Il profilo dell'insignito
Di seguito quindi i profili dei 25 nuovi Cavalieri da cui stralciamo quello relativo a Giovanni DE CENSI :
"Compie gran parte della sua carriera nel Credito Valtellinese, in cui è entrato nel 1958 e di cui oggi è presidente. Sotto la sua guida l'istituto cresce progressivamente, grazie a una strategia di acquisizioni di banche locali legate al territorio che nel processo di aggregazione hanno mantenuto le loro competenze distintive. Oggi il Gruppo Credito Valtellinese è diventato una realtà nazionale, con oltre 500 filiali presenti su tutto il territorio nazionale e con 4.400 dipendenti. E' presidente dell'Istituto centrale delle Banche Popolari".
Il suo curriculum
Il profilo di cui sopra è ovviamente sintetico come quello degli altri 24. Giusto integrarlo con altre note significative, la prima da archivio, la seconda tratta dal nostro giornale:
- "Giovanni De Censi, 70 anni, di Berbenno (So), è sposato con Graziella e padre di tre figli. Laureato in Scienze politiche, al Piccolo Credito è entrato nell'agosto del 1957 e - salvo una parentesi in un'importante società di Dusseldorf dal 1963 al 1969 - ha trascorso tutta la sua carriera in banca. È diventato direttore generale facenti nl gennaio 1981 e attualmente è presidente del Gruppo bancario Credito Valtellinese. E' stato vice presidente dell'Abi dal 2006 al 2008, oggi siede nel Consiglio d'Amministrazione dell'Associazione Nazionale fra le Banche Popolari Italiane, è presidente dell'Icbpi e vice presidente della Cibp. Molto legato alla famiglia: «Un uomo vale per chi ha attorno - spiega - La mia fortuna è avere una moglie forte e determinata che mi ha sempre "governato" e sostenuto e che ha sempre difeso la sua famiglia. Siamo molto uniti. Anche se oggi due dei miei tre figli abitano a Milano, salgono in Valtellina quasi tutti i fine settimana, così posso coccolare i miei sette nipotini». Il suo hobby preferito è il golf: «È una passione nata per caso quindici anni fa quando sono andato a trovare un amico in Puglia. Il primo colpo è stato abbastanza tragico: ho sollevato una zolla di terra ma la pallina è rimasta al suo posto. Poi ho preso un maestro e non ho più lasciato le mazze. È uno sport rilassante: quando gioco non devo pensare a nulla e cammino per 4/5 ore in mezzo al verde». Tra le sue passioni c'è anche la lettura e la montagna: «Da giovane ho fatto alpinismo intenso, ho scalato molte vette, ho praticato lo sci per lunghi anni. Oggi cammino molto e trascorro qualche week end nella mia baita nell'alpe Caldenno, sopra a Berbenno».
- Aggiungasi la nomina nello IOR così come riportata - stralcio - dal nostro giornale in data 25.9.2009:
"Il comunicato ufficiale della Santa Sede:
La Commissione Cardinalizia di Vigilanza dell'Istituto per le Opere di Religione (I.O.R.), presieduta dal Card. Tarcisio Bertone, Segretario di Stato, ha rinnovato il Consiglio di Sovrintendenza del medesimo Istituto.
A tal proposito, dopo aver accolto la rinuncia presentata dal Prof. Angelo Caloia, Presidente del menzionato Consiglio di Sovrintendenza, e dagli altri Membri del medesimo Consiglio, manifestando loro viva gratitudine per il generoso servizio svolto, la menzionata Commissione Cardinalizia, a norma dello Statuto, ha nominato Membri del Consiglio di Sovrintendenza dell'I.O.R. gli Ill.mi Signori:
- Dott. Carl A. Anderson, Cavaliere Supremo dei Cavalieri di Colombo (U.S.A.);
- Dott. Giovanni De Censi, Presidente del "Credito Valtellinese" (Italia);
- Prof. Ettore Gotti Tedeschi, Presidente della "Santander Consumer Bank" (Italia);
- Dott. Ronaldo Hermann Schmitz (Germania);
- Dott. Manuel Soto Serrano (Spagna).
Inoltre, secondo i dettami statutari, la menzionata Commissione Cardinalizia, su proposta del nuovo Consiglio di Sovrintendenza dell'I.O.R., ha nominato il Prof. Ettore Gotti Tedeschi come nuovo Presidente di detto Consiglio di Sovrintendenza ed il Dott. Ronaldo Hermann Schmitz come Vice-Presidente.
La Commissione Cardinalizia di Vigilanza ha infine espresso al nuovo Consiglio di Sovrintendenza, come pure al Prelato dell'Istituto, Mons. Piero Pioppo; al Sig. Paolo Cipriani, Direttore Generale, ed al Dott. Massimo Tulli, Vice-Direttore, i migliori auguri di buon lavoro al servizio dell'I.O.R.
Gatti Tedeschi"
Un'aggiunta particolare: alla soddisfazione dei valtellinesi, così come in ogni occasione in cui qualcuno dei 'nostri' ottiene riconoscimenti significativi, si aggiunge la nostra con una connotazione particolare relativa ad un episodio non noto e con un solo testimone, che prima o poi appare giusto venga resa noto (E lo faremo secondo opportunità). Ci riferiamo - aggancio per il domani - ad una decisione coraggiosa di De Censi, tanto tempo fa, in linea peraltro con natura e Statuto della Banca. Una decisione non da poco: un miliardo e trecento milioni. Nei fattori di nomina, idealmente per noi, con un posto non secondario.
Gli altri sette Cavalieri del Lavoro Valtellinesi
1908
CEDERNA Antonio [1841-1920]. Il titolo di cavaliere del lavoro - é stato nominato il 2 gennaio 1908 - si rileva dalla tomba a Ponte. "Nacque a Ponte il 3 giugno 1841. Studiò a Como e nel 1860 fu coi garibaldini da Gaeta al Volturno. Ricco di iniziative, si diede alla pratica commerciale e per perfezionarsi e approfondire le sue conoscenze viaggiò molto all'estero. Nel 1886 poté acquistare a Milano un'azienda cotoniera che seppe condurre alla floridezza, grazie soprattutto ai suoi buoni rapporti con le maestranze. Nel 1901 propugnò la creazione dell'Istituto di studi commerciali di Milano. Tra le sue molte iniziative si ricordano la rinascita dei Bagni di Bormio, l'appoggio alla costruzione della Ferrovia dell'Alta Valtellina, la costruzione di rifugi di montagna e la difesa della natura specialmente dei boschi e dei pascoli e la nascita in Valtellina dell'industria del forestiero. Fu presidente della sezione del C.A.I. di Milano e di quella valtellinese (1904), nonché alpinista appassionato e scrittore efficace. Morì a Ponte il 23 gennaio 1920." (Battista Leoni in "Dizionario biografico dei valtelliensi e dei valchiavennaschi" . La scheda è riportata anche in Pontaschi illustri in on paese di nome Ponte, Sondrio 1983 p.35)
1909
PRUNERI Antonio (Giorgio?) di Stefano (Grosio 1862-1938). Laureato in ingegneria civile a Milano nel 1888 e in ingegneria meccanica e navale a Genova nel 1886, prende servizio alla Ripartizione studi e progettazioni navali all'Arsenale di La Spezia di cui diverrà vice direttore (1902). Dopo una brillante carriera nella Marina, che lo porta alla direzione dell'Arsenale di Venezia e ad assumere la Direzione Generale delle Costruzioni Navali presso il Ministero con il grado di Generale Ispettore, valorizza la lunga e preziosa esperienza impegnandosi nella progettazione (fra cui il traghetto ferroviario "Scilla e Cariddi" sullo stretto di Messina e del transatlantico Rex). É stato nominato Cavaliere del lavoro il 12 settembre 1909 (la notizia compare su l'Adda 30.9.1909)
1942
MARTINELLI Giovanni Battista. Il 7 novembre del 1942 é stato nominato Giovanni Battista Martinelli, fondatore della omonima società di Morbegno, oggi non più esistente.
1962
PIER LUIGI NERVI (x) Pier Luigi Nervi, nato a Sondrio il 21 giugno 1891. Ingegnere, nominato il 2 giugno 1962 Cavaliere del Lavoro. Progettista e costruttore di fama mondiale, maestro del cemento armato, materiale che ha saputo volgere in strutture spaziali con accenti di poesia - dagli stadi sportivi ai palazzi da esposizione e dalle aviorimesse ai monumentali edifici di rappresentanza - ha tracciato un po' dappertutto, in Italia e all'Estero, segni imperituri della sua genialità. Grazie all'opera di Nervi, come di pochi altri costruttori nel mondo, e stata raggiunta quella sintesi tra forma e struttura per la quale può dirsi superato il vecchio dissidio "arte-tecnica" che aveva diviso soprattutto nel secolo scorso - l'arte delle costruzioni. Coerentemente all'assunto del suo libro più famoso: "Scienza o arte del costruire", in più d'un quarantennio di mirabili opere ha dimostrato come la forma d'arte, ossia la creazione del processo inventivo, sia anche in architettura, come in tutte le espressioni del bello, alla base della più compiuta affermazione della tecnica.
(x) Sondriese di nascita, Lions d'Oro (Lions Sondrio Host), viveva a Roma ma si considerava pienamente 'sondriese'.
1963
GUICCIARDI ing. Diego [figlio di Giuseppe, docente universitario di ostetricia], nato nel 1906 a Firenze, ma da antica famiglia patrizia valtellinese, ha percorso una brillante carriera nel campo petrolifero, come direttore generale dell'Aquila di Trieste dapprima e poi, dal 1957, come consigliere delegato e successivamente come presidente della Shell Italiana. Appassionato cultore di problemi sociali, relatore in numerosi congressi internazionali, è stato membro di diverse commissioni di studio e di organismi industriali. Cavaliere del lavoro - nominato il6 giugno 1942 -, é stato insignito del Premio Ezio Vanoni per le pubbliche relazioni e del Premio Nazionale per l'Agricoltura. Con la sua instancabile attività e col suo intelligente spirito di iniziativa ha illustrato la Valtellina, aggiungendo nuove fronde d'alloro al rigoglioso tronco del suo casato. (Motivazione del Lion d'oro 1968)
1998
MELAZZINI. Piero Melazzini é stato nominato il 31 maggio 1998. Dal 1995 è presidente del Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare di Sondrio, costituita nel 1871 come società cooperativa "per diffondere il credito a vantaggio dell'agricoltura, dell'industria e dei commerci, nonché estenderne il godimento alle classi lavorative". Entra nell'istituto di credito nel maggio del 1951 come impiegato. Nel 1969 ne diventa direttore generale. Mantiene questa carica fino al 1994. Dal 1993 è anche consigliere delegato. La banca attualmente ha 210 filiali in Lombardia (nel 1963 ne aveva 18 ed erano tutte in provincia di Sondrio), 32 in provincia di Roma (31 a Roma e 1 a Grottaferrata), 6 in Piemonte, 2 a Piacenza e 3 nel Trentino-Alto Adige (Bolzano, Merano e Cles) e 1 a Genova. È presente inoltre con altri partner a Hong Kong e a Shanghai; attraverso Promos - Azienda speciale della Camera di Commercio di Milano per le attività internazionali - è altresì presente in numerose città estere, quali Abu Dhabi, Buenos Aires, Casablanca, Città del Messico, Il Cairo, Istambul, Lima, Montevideo, Montreal, Mosca, Mumbai, Pechino, San Paolo, Seoul, Shanghai, Tokyo, Tunisi. Nell'ambito della politica di espansione territoriale e operativa ha costituito a Lugano, nel maggio 1995, la Banca Popolare di Sondrio (Suisse) SA, della quale è presidente. Questo istituto svolge la propria attività con 20 dipendenze, ubicate nei Cantoni dei Grigioni, Ticino, San Gallo, Basilea e Zurigo della Confederazione elvetica e nel Principato di Monaco. La Popolare di Sondrio ha sviluppato i rapporti internazionali, soprattutto di intermediazione estera. Molteplici sono le iniziative a sfondo culturale promosse negli anni, con una particolare attenzione alle tradizioni e all'ambiente della provincia di Sondrio. È consigliere in numerose società bancarie e finanziarie e presidente del Collegio dei Revisori dei Conti dell'Associazione Bancaria Italiana.
2002
GALBUSERA Mario é stato nominato il 1 giugno 2002. È presidente di Galbusera Biscotti Srl e consigliere di Galbusera SpA, industria con 500 dipendenti e con un fatturato annuo di oltre 150 milioni di euro. Nato da una famiglia di pasticcieri, si prefigge sin da giovanissimo l'obiettivo di trasformare la pasticceria artigianale del padre in un'attività industriale. Nel 1949, assieme al fratello Enea, crea uno stabilimento a Morbegno. In seguito all'aumento della produzione e all'incremento del fatturato ne costruisce uno nuovo e più ampio a Cosio Valtellino, di circa 32.000 mq coperti, dove nel 1966 trasferisce l'attività. Negli anni, senza alterare le originarie caratteristiche dei prodotti, l'azienda diventa di notevoli dimensioni. L'attività commerciale e di marketing viene gestita dalla sede di Agrate Brianza. Attento alle trasformazioni tecnologiche e alla domanda di un mercato dalle esigenze sempre più complesse, ha inaugurato pionieristicamente negli anni '90 il mercato salutistico con una linea di prodotti che oggi rappresenta il 70% della produzione ed è ormai core business di Galbusera: biscotti, cracker e wafer capaci di assicurare un'alimentazione sana e di alto valore nutrizionale che incontra il gusto di chiunque desideri per se stesso un'alimentazione sana e bilanciata. Dopo sessant'anni di assiduo lavoro continua a dedicarsi alla produzione e alla strategia dell'azienda.
Al prossimo!
Alberto Frizziero