6 30 APRICA, GRAN SUCCESSO DI PARTECIPAZIONE PER LA 6ª EDIZIONE DELLA GF MARCO PANTANI
È stato ancora una volta un fine settimana entusiasmante quello scorso, con la 6ª edizione della Granfondo Internazionale Marco Pantani, partita e arrivata come sempre all'Aprica. Raggiunto il record di iscritti (2.940 in totale), che sin dal venerdì si sono presentati nella cittadina valtellinese per prendere parte ad un evento ricco di momenti di grande fascino per tutti gli appassionati, ciclisti e non. Numerosissimi gli iscritti stranieri, provenienti da ogni parte del mondo: 643 in totale, con l'Olanda come sempre nazione più numerosa con i suoi 243 atleti. Da registrare la presenza di ben 20 Australiani.
Sin dal venerdì pomeriggio il Villaggio Expo si è animato, con la presenza di numerose aziende del settore, attratte dall'evento per pubblicizzare e presentare i loro prodotti, con l'aggiunta il sabato dei vulcanici speaker Mevio e Mauri, ad intrattenere e salutare il pubblico.
Dal punto di vista tecnico, ancora una volta, Vittorio Mevio ha voluto presentare nel migliore dei modi tutte le informazioni legate alla gara della domenica, nel briefing tecnico (con traduzione per gli stranieri), con la presenza del Direttore di Corsa, dei giudici, dello staff della scorta tecnica e di tutto il personale a supporto dell'evento.
Lo staff del GS Alpi, ha visto chiudersi il proprio lavoro quando ormai stava per iniziare quella successiva… lavorando fino a tarda notte per preparare in modo ineccepibile il tratto finale, con un ulteriore sopraluogo al tratto finale del percorso, dalla sommità del Mortirolo e lungo la successiva dorsale fino al traguardo, oggetto il venerdì di un temporale che ha costretto ad un lavoro di pulizia e manutenzione "straordinaria" per garantire la massima sicurezza agli atleti.
La domenica: la gara
Già alle ore 6.00 numerosi atleti stazionavano nella zona transennata, in attesa dell'apertura delle griglie. Di lì a breve, il lungo viale di partenza, si è velocemente "popolato", creando un lungo serpentone di atleti, tutti quanti vestiti della maglia celebrativa ciclamino, ulteriore rivisitazione delle maglie indossate dal Pirata nel corso della sua gloriosa carriera. Un cielo azzurro che fa presagire una giornata molto calda saluta gli atleti pronti per il via.
Le procedure di partenza sono avvenute con grande ordine e regolarità, grazie anche al sistema di entrata in griglia e ad un presidio eccellente da parte dello comitato organizzatore.
Il via ufficiale viene dato alle ore 7.00, con la presenza del sindaco di Aprica Carla Cioccarelli e il consueto suggestivo scenario coreografico creato ad hoc da un cielo di maxi coriandoli ciclamino sparati in aria dal kabuki.
Tre i percorsi: il confermato percorso Fondo di 89 chilometri, con la scalata del Mortirolo da Monno e il successivo Santa Cristina, il percorso Mediofondo di 152 chilometri e il percorso Granfondo di 172 chilometri.
Fino ad Edolo, il lungo serpentone di atleti si è mosso ad andatura controllata sotto l'attenta direzione della Direzione di Corsa e delle motosfaffette, per prevenire il più possibile cadute dovute ad andature sostenute di improvvisati discesisti in cerca di risalire posizioni e per evitare i pericoli provocati dai restringimenti di carreggiata.
Una volta dato il via al chilometro zero, prende subito vita la prima fuga di giornata, che vede protagonisti una quindicina di atleti con in prima fila le due maglie rosa e gialla di Coppa Lombardia (la gara è infatti presente nel challenge lombardo) e i principali campioni presenti.
Giunti a Monno, i protagonisti del percorso Fondo svoltano e iniziano la prima salita del Mortirolo da questo versante. Gara molto movimentata e combattuta, che ha poi visto il successo solitario a braccia alzate di Giovanni Spatti (Cicli Bettoni), il quale ha preceduto d'una manciata di secondi Enzo Gnani (Free Bike Erbusco) e Enrico Biganzoli (Team Kuota Carimate).
Per gli altri la lunga ascesa del Gavia giunge agli undici chilometri più impegnativi con una pendenza media dell'8% e punte del 14%. Il tutto in uno scenario meraviglioso, con le strade completamente ripulite e messe in sicurezza dopo le forti precipitazioni invernali e con un meraviglioso cielo azzurro a fare da cornice. Scollinamento d'una ventina di atleti nel primo gruppo, seguiti a poca distanza da un secondo gruppo. Da questo momento iniziano i passaggi in cima di tutti gli atleti in gara sul percorso Mediofondo e sul percorso Granfondo.
La successiva discesa viene affrontata in sicurezza e nessun atleta prende il largo. Per la prima volta i tratti di salita e discesa del Gavia non fanno selezione come negli scorsi anni. Si deve attendere il passaggio a Bormio per vedere un primo attacco deciso. È quello di Acquistapace (Velo Club Sondriese) che, complice un momento di rilassamento del gruppo, opera un allungo in pianura. Dietro si registra il recupero del secondo gruppo. Il vantaggio del fuggitivo raggiunge una soglia massima di un minuto e mezzo. È a quel punto che Vincenzo Pisani (GS Esercito), uno degli atleti più accreditati alla vigilia per la vittoria finale, reagisce e inizia una rincorsa solitaria. Ben presto raggiunge Acquistapace, procedendo poi a forte andatura nel tratto pianeggiante che precede il Mortirolo. Il gruppo rimane fermo e privo di iniziativa e Pisani, ben coadiuvato da propri compagni di squadra che controllano dietro, inizia la dura ascesa del temutissimo Mortirolo con un vantaggio di 1'40" su Acquistapace, che comunica nel frattempo di essere deciso a percorrere il percorso Medio risultandone di fatto momentaneamente primo. Gli altri inseguitori iniziano l'ascesa con un ritardo ormai molto alto: 6 i minuti dal leader. Le dure rampe con punte del 18% sfaldano il gruppo inseguitore, che vede ogni singolo atleta procedere del proprio passo cercando di giungere in cima con il minor tempo possibile senza però rischiare di "saltare". Sono Chaburka (Guru Parkpre), Cappè e Beconcini (Team Maggi FRW) i più attivi che mano a mano riescono a staccare gli altri e a "limare" un po' del ritardo accumulato.
Dietro di loro, si assiste alla gara "parallela" degli atleti in gara anche per la Coppa Lombardia. Mirko Yaisli (Team Piton) prova ad attaccare il leader Matteò Podestà (Team Kuota Carimate), il quale dopo un po' di tornanti riesce a ritornare sotto al fuggitivo. Niki Giussani (Team Kuota Carimate) controlla la propria posizione assoluta (anch'egli opta per il percorso Medio), trovandosi nei primi cinque assoluti e mantenendo distante il rivale di Coppa Mirco Corti (ASD Bindella).
È questa salita, conosciuta ormai in tutto il mondo, "odio e amore" di ogni ciclista, a dare un fascino straordinario alla Granfondo Pantani. Lungo i tornanti, il folto pubblico (giunto anche con l'ausilio delle apposite navette messe a disposizione dal c.o.) accompagna con i propri incitamenti il lento salire degli atleti: se i più forti e preparati granfondisti affrontano la salita con velocità intorno ai 7-8 km/h, dietro sono in molti a scendere e procedere a piedi, malgrado una dotazione "speciale" di rapporti montati per l'occasione (anche 34x32!).
Da segnalare, l'importante lavoro compiuto dal c.o. e dai sempre numerosi e preziosi volontari della comunità locale, con un numero di ristori aumentato rispetto al passato lungo l'ascesa, così come sulle altre parti del percorso. Sono stati molti i partecipanti che alla fine hanno sostenuto di poter affrontare questa gara anche privi di borraccia, visto il costante e strategico posizionamento dei ristori operato da Vittorio Mevio.
A metà della salita del Mortirolo si registra il raggiungimento e successivo distacco di Acquistapace, che viene superato da Mattia Longa (Club Lombardia Team) e Fabrizio Casartelli (Team Pianeta Bici Cervelo). Dopo la veloce e tecnica discesa verso Aprica, saranno questi ultimi i primi due al traguardo nel percorso Medio, con il sondriese che chiude al terzo posto e la maglia rosa Giussani al quarto.
Dopo 5 ore e 45 minuti e una cavalcata solitaria sul Santa Cristina, Vincenzo Pisani vince invece la Granfondo Marco Pantani. Dietro, il trio avvantaggiatosi sul gruppo, procede di buon accordo, con Chaburka (Guru Parkpre) secondo che precede in volata il trio Team Maggi, Beconcini, Cappè e Miorin. Matteo Podestà, buon settimo assoluto, mantiene e consolida il proprio primato di leader in Coppa Lombardia.
Per quanto concerne la gara delle numerosissime donne presenti (malgrado i percorsi impegnativi), la Granfondo celebra la prima vittoria straniera, con l'olandese Edith Van Den Brande (CycleTours Amsterdam), che precede Daniela Passalacqua (GC Eurobike Genova). Terzo posto per Daniela Gaggini (Makako Team).
Nella Mediofondo, ancora una vittoria per Cristina Leonatti (Team Cinelli Glass'n Go) davanti a Raffaella Carloni (Team Deka) e a Francesca Martinelli (Pezzini Bike).
Nel percorso Fondo Martina Arsiè vince davanti a Benedetta Gobbi ed Elisa Marchetti.
Al termine del faticoso ma entusiasmante weekend, Vittorio Mevio dichiara: "Un grazie sincero ai 2940 iscritti all'edizione 2010 e un arrivederci al prossimo anno con significative novità!"