7 2 DON LUIGI GUANELLA PRESTO SANTO (Aggiornamento del 2.7) 1.

Il 1° luglio 2010, il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto in Udienza privata Sua Eccellenza Reverendissima Mons. Angelo Amato, S.D.B., Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi. Nel corso dell'Udienza il Sommo Pontefice ha autorizzato la promulgazione del DECRETO CHE RIGUARDA IL RICONOSCIMENTO DEL MIRACOLO ATTRIBUITO ALL'INTERCESSIONE DI DON LUIGI GUANELLA. Questo significa che l'iter verso la canonizzazione è ormai completato: nel Concistoro di febbraio 2011 il Papa definirà il giorno.

Don Luigi Guanella, Sacerdote, Fondatore della Congregazione dei Servi della Carità e dell'Istituto delle Figlie di Santa Maria della Provvidenza; è nato a Fraciscio (Italia) il 19 dicembre 1842 e morto a Como (Italia) il 24 ottobre 1915.

(Notizia ufficiale del Vaticano).

Da Wikipedia stralciamo note biografiche e sulle sue opere:

La vita

Figlio di Lorenzo e di Maria Bianchi, nono di tredici fratelli, fu ordinato Sacerdote a Como il 26 maggio 1866. In quell'occasione ebbe a dire: «Voglio essere spada di fuoco nel ministero santo». Svolse il suo ministero a Prosto e a Savogno. In seguito conobbe Don Bosco presso il quale restò per tre anni, in seguito ai quali fu richiamato nella sua diocesi. Difficoltà e incomprensioni impedirono per lunghi anni ogni avvio di opere e fecero di lui un prete errante e confinato, ritenuto matto dagli amici e pericoloso dai nemici. In tale situazione scrisse i suoi pensieri di fede più importanti. Giunto a Pianello per succedere a Don Carlo Coppini, ne raccolse l'eredità, coadiuvato da un drappello di cinque religiose, tra cui la beata Chiara Bosatta (beatificata nel 1991 da Giovanni Paolo II).

Ha operato attraverso le sue suore e i suoi preti organizzati in due Famiglie religiose, le Figlie di S. Maria della Provvidenza e i Servi della Carità. Morì il 24 ottobre 1915. Riconosciuta, con regolare processo canonico, la santità della vita e l'eroicità delle virtù, fu dichiarato Beato da Paolo VI il 25 ottobre 1964.

Le opere

I Servi della Carità) e le Figlie di Santa Maria della Divina Provvidenza hanno ricevuto dal fondatore l'amore e la cura dei poveri, specialmente dei più abbandonati, di "coloro che sono poveri nell'ingegno o nella salute o nelle sostanze" . in particolare si dedicano al ministero della carità tra i disabili mentali chiamati dal Beato i "buoni figli", tra gli anziani, i fanciulli e i giovani. Tuttavia nessuna iniziativa di carità ha lasciato indifferente don Guanella, il quale, dopo essersi occupato delle vocazioni al sacerdozio con gli avvii di preseminari a Campodolcino, Chiavenna, Traona, ha aperto le sue case ad ogni categoria di persone in difficoltà: sordomuti, preti vecchi e ammalati, anziani anche benestanti, ma abbandonati. Seguendo queste indicazioni del Fondatore, i Servi della Carità) hanno adeguato la loro opera, estendendola a nuove forme e adattando le istituzioni originarie alle esigenze nuove. Così, hanno ampliato l'interesse per gli anziani, hanno reso più scientifica l'assistenza ai disabili: sotto l'aspetto medico, psico-pedagogico, sociale, scolastico; hanno dato prevalenza all'educazione degli adolescenti. Hanno infine affrontato i problemi che nazioni di recente sviluppo presentano (America latina, India, Filippine e Africa). Pur mantenendosi aperta a qualsiasi genere di povertà materiale, morale e spirituale, rivolge la sua attenzione principalmente:

* AI FANCIULLI, I RAGAZZI, E I GIOVANI IN STATO DI ABBANDONO MATERIALE O MORALE;

* alle persone anziane o handicappate a livello psico-fisico che sono prive di appoggio umano e senza le cure necessarie ad una vita dignitosa ;

* al "popolo povero", cioè quei gruppi e moltitudini che sono segnati da grave povertà sociale e religiosa.

Di tutti loro si prendono cura i suoi centri sparsi per il mondo, e lo fanno seguendo gli itinerari valoriali, espressi dal grafico che segue, il quale dà una visione d'insieme a tutta la missione dell'Opera don Guanella.

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