GRANDE INAUGURAZIONE SABATO A SONDRIO: IL PARCO DELL'INNOVAZIONE "RENATO BARTESAGHI" 11 4 30 46
Sabato prossimo, 7 maggio, alle ore 16.30 una pagina miliare nella storia della nostra comunità. Una inaugurazione particolare, di una realizzazione particolare che in un certo senso modificherà abitudini di tanta gente e non solo di quella di tipo familiare con codazzo di bambini.
Si inaugura il "Parco dell'innovazione", quell che era stata l'idea di Renato Bartesaghi, repentinamente scomparso a Cà Runcasc in una giornata di sole mentre faceva sci-alpinismo. Da amministratore delegato del Credito Valtellinese aveva ideato e avviato il progetto relativo nell'ambito del quale quasi una ventina di ettari sono passati dai privati al Comune. Nella zona ad ovest della città fra ferrovia e Mallero-Adda l'ottima realizzazione in collaborazione fra Regione, Provincia, Comune, Soc. Stelline Servizi Immobiliari, Pro-in.
E a Renato Bartesaghi (x), che l'innovazione l'aveva portata anche in Comune quando fu assessore a personale, organizzazione e ASM il Parco sarà dedicato. Una targa verrà posta sabato.
Nella presentazione il Sindaco Molteni ha sottolineato la portata dell'iniziativa in parallelo agli altri interventi strutturali in corso. Il Presidente del Credito Valtellinese ha a sua volta sottolineato il ruolo del Credito Valtellinese in coerenza con lo Statuto che prevede interventi di carattere sociale come dai significativi esempi di collaborazione privato-pubblica realizzati.
Una volta non c'era niente o quasi. C'era la Colonia elioterapica realizzata in tempo di fascismo e chiamata dalla gente "Riccione" con una spiaggetta di sabbia che ricordava a tanti quell'Adriatico che comunque quasi nessuno aveva visto ma solo sentito.
Nel dopoguerra fu l'impresa Rebai ad ampliare poco alla volta l'area, per così dire, golenale, in cuicollocò silos, uffici, attrezzature d'impresa.. Poi ci fu qualche insediamento codificato nel 1970 nel primo Piano regolatore che individuò tale zona prima come industriale e negli anni invece come produttiva.
Adesso si dice che si è proceduto alla rinaturalizzazione dell'area. Per la verità questo è vero solo in una parte perché chi conosce questa zona da tempo sa che là ove oggi c'è un verde intenso e alberi a un diverso livello di crescita, di verde non ce n'è mai stato. Ancor più meritorio il tutto.
Cosa c'è? Percorsi ciclopedonali, punto di ristoro attrezzato, servizi, aree organizzate per lo svago, per il passeggio, per la sosta e a gioco per i bambini. Tre laghetti nei quali già domenica scorsa si avventuravano i bambini mentre qualche adulto, noi compresi, seduto a uno dei tavoli - occorre che il Comune ne metta qualcun altro - prima si faceva un primaverile, quasi estivo, pic-nic e poi inaugurava il "burraco al Parco" ripiegando verso la città al calar del sole. L'ingresso principale è in fondo a Via Ventina ma si accede anche dal sentiero asfaltato che inizia nei pressi del settimo ponte, quasi finito. Fra non molto infine si accederà anche dal Lungo Mallero Diaz attraverso un sottopasso pedonale della ferrovia.
Ora tocca a noi. Lo spazio è tanto. Il compito di mantenerlo pulito ed efficiente non sarà proprio semplice. Potrà anche esserlo se tutti si comporteranno da persone civili non solo nei loro comportamenti ma anche riprendendo chi dovesse dare prova di inciviltà.
(x) L'indirizzo di quanto scrisse il nostro giornale all'indomani della sua scomparsa.
http://www.gazzettadisondrio.it/19885-il_cuore_di_renato_bartesaghi_si__...