MORELLI. I timori dell'Alta Valle

Preoccupazione e sconcerto per il depotenziamento dell’Ospedale Morelli
L’Ospedale Morelli di Sondalo è sempre stato un’eccellenza sanitaria riconosciuta a livello
nazionale ed internazionale e la situazione di forte depotenziamento che lo sta interessando in
questo periodo sta creando molta preoccupazione tra gli abitanti, gli operatori turistici e
commerciali e anche tra i turisti che frequentano l’Alta Valtellina.
I numeri parlano chiaro: la popolazione dell’Alta Valtellina comprende oltre 25.000 residenti
stabili cui si aggiungono oltre 2.500.000 di presenze turistiche durante tutto l’arco dell’anno.
Chiaramente il bacino di persone che potrebbero aver bisogno di assistenza sanitaria, in tutta
la Provincia di Sondrio, non può essere gestito esclusivamente da un unico Ospedale, a Sondrio
che, ricordiamo, si trova a oltre 60 km da Bormio e, addirittura, 100 km da Livigno, con le
oggettive difficoltà di percorrenza delle strade di montagna durante tutto l’anno e in particolare
nel periodo invernale e di alta stagione. Il nosocomio di Sondrio si troverebbe a gestire una
quantità di potenziali pazienti enorme non potendo garantire un’adeguata assistenza a tutti.
L’utenza turistica che frequenta l’Alta Valtellina è decisamente variegata: dalle persone più
anziane che cercano la tranquillità e la salubrità della montagna, alle famiglie con bambini, agli
sportivi, amatori e professionisti. Una fetta di persone che scelgono la zona per le sue innegabili
bellezze naturalistiche e per i servizi offerti ma, anche, per la sicurezza della propria salute. È
innegabile che l’assenza di un presidio ospedaliero di alto livello, raggiungibile in tempi brevi,
potrebbe far propendere molti turisti a scegliere altre località. E questo porterebbe sicuramente
a un danno incalcolabile a livello turistico ed economico oltre a quello socio sanitario per tutti i
cittadini dell’Alta Valtellina. Senza contare la perdita subita da alcuni anni del centro donazione
sangue e del centro dialisi di Bormio.
Ricordiamo inoltre che Bormio, Valdidentro e Livigno saranno sede di gare Olimpiche e
Paraolimpiche nel 2026, Olimpiadi fortemente volute da Regione Lombardia. Tra i requisiti
richiesti per poter ospitare i Giochi, c’è ovviamente la presenza di un presidio sanitario di alto
livello in prossimità dei luoghi sede di gara. Depotenziare il Morelli significherebbe
probabilmente venire meno alle richieste del Comitato Olimpico e alle aspettative post
olimpiche.
Pertanto, gli scriventi, esprimono una forte preoccupazione per il depotenziamento del Morelli
in chiave non solo sanitaria ma anche economica temendo le forti ripercussioni che potrebbero
esserci sulle presenze turistiche e sull’immagine delle nostre località, rischiando di far perdere
credibilità a tutto il settore in un periodo di forte crisi globale.
Pertanto, sostenendo in modo deciso, l’operato dei Sindaci dell’Alta Valtellina e del “Comitato a
difesa della Sanità di Montagna – Io sto con il Morelli”, siamo a chiedere a Regione Lombardia
di rispettare l’impegno assunto e di ripristinare immediatamente ed integralmente tutte le attività
ospedaliere e le alte specialità esistenti al Morelli prima dell’insorgere dell’emergenza Covid-19.

Associazione Promozione Turistica Bormio Marketing
Pro Loco Bormio
Pro Loco Valdidentro
Pro Loco Valdisotto
Pro Loco Valfurva
Pro Loco Sondalo
Bormio Terme
QC Terme Bagni di Bormio
Associazione Bormio Commercio
Bormio Booking
Associazione Ricettivo Comprensoriale Bormio
Associazione Impianti a fune Alta Valtellina
Unione Artigiani Alta Valle
Unione Commercio mandamento Alta Valle Apt Livigno
Associazione Turismo Commercio Livigno

Dalla provincia