Valmasino al centro mondiale dell’arrampicata sui sassi

Oltre tremila giovani alla dodicesima edizione del Melloblocco

Arrampicare sui sassi per riscoprire se stessi in un ambiente naturale di rara bellezza.
E’ questa la motivazione che ha spinto oltre tre mila giovani a partecipare alla dodicesima edizione del Melloblocco, meeting internazionale di bouldering  cioe’ di arrampicata sui sassi.
La Valmasino  per quattro giorni, dal 30 aprile al 3 maggio, e’ stata al centro mondiale dell’arrampicata sui sassi. Una  modalita’  di affrontare la montagna e la natura altamente ecologica ,rispettosa della natura e dell’ambiente che la circonda.
Una pratica sportiva in deciso incremento in tutto il mondo.
Infatti i giovani arrivati non sono solo italiani ,ma provenienti da molti Paesi  Europei e  da altri continenti.
Dagli anni settanta  dove cominciavano questa pratica sportiva i primi sassisti  valtellinesi  a volte incompresi, ma non dalla popolazione locale, il fenomeno si e’ diffuso rapidamente fino a diventare una disciplina sportiva sempre piu’ praticata.
Questi giovani armati solo dal crash pad, materassino, si cimentano a scalare i sassi di medie dimensioni per scoprire l’estasi  del  salire in alto , non solo in senso fisico ma anche in quello spirituale confortati da un ambiente naturale di rara bellezza come la Valmasino e in particolare in Val di Mello.
Dopo dodici edizioni e’ venuto  il momento di riconoscere la Valmasino  come il centro internazionale dell’arrampicata sui sassi (bouldering) istituendo una scuola permanente per questa specialita’. Vi sono le competenze tecniche, scientifiche, le strutture  e l’ambiente naturale che sono la garanzia del  successo di questa proposta.
Infine la rara bellezza dell’ambiente naturale della  Valmasino  potrebbe candidare questa  realta’  eccezionale come patrimonio mondiale dell’Umanita’. Sarebbe un riconoscimento  a tutti coloro che negli anni hanno contribuito a conservare e promuovere la Valmasino.

Gi.Cu.
 

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