AZZ… IL CRESCETE E MOLTIPLICATEVI BIBLICO, È DIVENTATO SETTE MILIARDI DI PERSONE!!! 11 7 10 04

Nella Bibbia , in Genesi 9 e in Numeri 35 vi sono alcuni versetti che richiamano il comando di Dio alla famiglia umana di "allargarsi" il più possibile.

Eccoli: " Dio benedisse Noè e i suoi figli, e disse loro: «Crescete, moltiplicatevi e riempite la terra. Avranno timore e spavento di voi tutti gli animali della terra e tutti gli uccelli del cielo. Essi sono dati in vostro potere con tutto ciò che striscia sulla terra e con tutti i pesci del mare. Tutto ciò che si muove e ha vita vi servirà di cibo; io vi do tutto questo, come l'erba verde; ma non mangerete carne con la sua vita, cioè con il suo sangue. Certo, io chiederò conto del vostro sangue, del sangue delle vostre vite; ne chiederò conto a ogni animale; chiederò conto della vita dell'uomo alla mano dell'uomo, alla mano di ogni suo fratello. Il sangue di chiunque spargerà il sangue dell'uomo sarà sparso dall'uomo, perché Dio ha fatto l'uomo a sua immagine. Voi dunque crescete e moltiplicatevi; spandetevi sulla terra e moltiplicatevi in essa»(Ge 1:26-29 (Es 21:12-14, 28; Nu 35:18-21, 31-33). Non tutti sono felici, specie gli scienziati pessimisti, però- sempre secondo le loro previsioni, per la terra ci sarebbero sette miliardi di opportunità.

Per non farsi prendere comunque di sorpresa, l'Unfpa, ossia l'organo sussidiario dell'Assemblea Generale che si occupa dei temi della popolazione, ha lanciato la prima iniziativa globale su questo traguardo storico. L'ha chiamata «7 Billion People, 7 Billion Actions», ossia sette miliardi di persone, sette miliardi di azioni. Con l'aiuto di sponsor quali Facebook l'Ibm, aziende, media, organizzazioni non governative, università, agenzie dell'Onu, singole persone, ciascuno racconterà storie concrete oppure prenderà impegni su come affrontare i problemi più pressanti dell'umanità. Sette miliardi di persone sono un'opportunità o una minaccia?

Sette, ovviamente, sono le chiavi offerte per rispondere: povertà e ineguaglianza, perché ridurre la povertà riduce anche la crescita della popolazione; donne e ragazze, perché eliminare le discriminazioni sessuali accelera il progresso; giovani, perché con l'interconnessione tecnologica stanno cambiando il mondo, ma bisogna garantire loro un futuro; salute riproduttiva, anche se su questo punto sono già garantite le polemiche; ambiente, perché dal nostro comportamento dipenderà la salute della Terra; invecchiamento, perché con la fertilità che scende e la vita media che si allunga, dovremo trovare nuovi modelli sociali; urbanizzazione, perché i prossimi due miliardi di esseri umani in arrivo vivranno nelle città, e quindi bisogna cominciare a pianificare in fretta la loro sistemazione( ho ricevuto dallo IUAV, l'università di architettura di Venezia, un bellissimo inserto su quello che fanno i ragazzi e che cosa sperano di fare per l'avvenire della loro città. Sono architetti formidabili e Venezia vivrà con loro, con le loro speranze ed impegni)..

Dietro la sigla Unfpa, e la sua ex direttrice Nafis Sadik, molti vedono solo l'istituzione protagonista della Conferenza del Cairo nel 1994, ossessionata dall'obiettivo di limitare le nascite. Ad esempio, quando al punto 4 chiede di «assicurare che ogni bambino sia voluto», l'Unfpa usa un linguaggio in codice per promuovere politiche di pianificazione famigliare che provocano ancora forti divisioni.

Qualche numero

Ormai, però, il tema è più grande di così, e forse qualche numero aiuta ad inquadrarlo. Eravamo appena 3 miliardi nel 1960, e l'ultimo miliardo lo abbiamo aggiunto in appena 12 anni, dal 1999 ad oggi. Nel 2050 dovremmo essere 10 miliardi e mezzo e le città con più di 10 milioni di abitanti sono già oltre 20. Eppure i tassi di crescita stanno rallentando, un po' ovunque. In Europa siamo scesi sotto la media di due figli per coppia, con Paesi tipo l'Italia che ormai ospitano quasi «razze in via di estinzione». Ma anche la Cina è scesa da 6 figli di media nel 1965 a 1,5 di oggi, mentre il Brasile ha dimezzato le nascite e l'Iran le ha ridotte del 70%. Resta fuori controllo l'Africa subsahariana, che però rappresenta solo il 16% della popolazione mondiale, secondo le stime del «National Geographic». L'India fatica a centrare i suoi obiettivi, ma per fare un esempio positivo, nello Stato del Kerala è bastato investire sull'istruzione delle donne per ridurre il tasso di fertilità all'1,7%. In molti casi si tratta di risultati raggiunti senza politiche imposte, come quella del figlio unico in Cina, le sterilizzazioni o gli aborti forzati: sviluppo, benessere ed istruzione cambiano anche il modo di vedere la famiglia, limitandone le dimensioni con metodi che non dividono.

Ma perché dovremmo celebrare come un successo il contenimento delle nascite? Secondo Thomas Malthus, anno 1798, perché alla lunga la Terra non avrà abbastanza risorse per tutte queste persone, e quindi toccherà alle guerre e alle malattie di ricostruire l'equilibrio. Finora, per fortuna, questa previsione si è dimostrata largamente sbagliata, così come quella di Paul Ehrlich, che ancora nel 1968 metteva in guardia dalla «Population bomb».

Di sicuro c'è che finora l'ingegnosità degli esseri umani ha trovato risposte adeguate quasi a molte nostre esigenze, ricordando- in modo particolare- il progresso della medicina che ha portato a 77 anni l'aspettativa di vita nei Paesi più sviluppati. Anche l'India è passata dai 38 anni del 1952 ai 64 di oggi, e la Cina da 41 a 73. Storie concrete e positive, dunque, come quelle che l'Unfpa spera di mettere insieme dai vari popoli, per smentire ancora Malthus e trasformare quel numero immenso di esseri umani in sette miliardi di opportunità.

La Bibbia, anche se il suo linguaggio a volte fa sorridere, in quanto a "certezze" ne offre parecchie . E se Dio( chiamatelo come volete) ha detto ai primi esseri umani di crescere e di moltiplicarsi…crediamoci, altrimenti perché tanta frenesia nel volere assolutamente un figlio(la coppia Sarkorzj insegni), tanto da portare a oltre 50 anni l'età della donna per la fecondazione assistita? E ricordiamoci- anche- che in Genesi 20 e 21 c'è la straordinaria storia di Sara che ebbe Isacco in tardissima età e lo allattò pure.

Maria de Falco Marotta

Maria de Falco Marotta
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