09 10 07 (aggiornamento) SABATO 10 E DOMENICA 11 A.I.D.O. CON L'ANTHURIUM NELLE PIAZZE ITALIANE
Sabato 10 e domenica 11 ottobre i volontari dell'A.I.D.O. saranno presenti in numerose piazze per incontrare i cittadini, dare loro informazioni sull'importanza della donazione come valore sociale e come opportunità per salvare la vita a chi non ha altre possibilità di sopravvivenza, offrire una piantina di Anthurium andreanum. Le offerte ricevute saranno finalizzate a ulteriori campagne informative e alla ricerca sui trapianti.
Nonostante siamo il terzo Paese in Europa per numero di donatori (22,9 per milione di popolazione), secondi solo a Spagna (34 pmp) e alla Francia (25 pmp), in Italia si registra ancora un 30% di rifiuto alla donazione. I dati parlano chiaro: sono infatti quasi 10.000 (9776 al 25.9) gli italiani in lista d'attesa per ricevere un cuore, un fegato, i polmoni, i reni, l'intestino.
Nel 2008 i trapianti effettuati sono stati circa 3.000: in pratica solo una persona su tre ha ricevuto un organo. "Ancora oggi, malgrado l'aumento deciso delle donazioni che dagli inizi degli anni '90 sono praticamente triplicate (si è passati da1083 donatori utilizzati nel '92 a 2.932 nel 2008), l'attesa è ancora troppo lunga per chi necessita di un trapianto - afferma Vincenzo Passarelli, Presidente Nazionale A.I.D.O. - La responsabilità sociale, che è la chiave di volta della donazione, va supportata non solo attraverso un sistema sanitario che assicuri risultati ma anche attraverso la diffusione di un'informazione continua e trasparente per chiarire soprattutto gli aspetti più controversi come, per esempio, le modalità di accertamento della morte cerebrale, le garanzie di rispetto delle volontà del potenziale donatore e dei familiari, la trasparenza delle liste d'attesa. In 35 anni di attività della nostra associazione abbiamo spesso percepito resistenza da parte della gente ad affrontare l'argomento della donazione, con giustificazioni quali 'non ci voglio pensare', 'è un argomento imbarazzante', 'perché devo pensare alla morte adesso?'. Molto spesso, inoltre, si guarda alla donazione solo sull'onda dell'emozione di un fatto di cronaca. Il nostro obiettivo è smussare questa resistenza psicologica ed eliminare pregiudizi e disinformazione che rischiano il più delle volte di incrinare il sistema delle donazioni. E' necessario generare un cambiamento culturale nell'opinione pubblica: gli incontri con la popolazione nelle piazze, può aiutare ad avvicinarsi in maniera cosciente e razionale alla realtà dei trapianti".
I risultati
Confortano i risultati.
La percentuale dei pazienti italiani sottoposti a trapianto che lavorano o sono nelle condizioni di farlo e quindi stati pienamente reinseriti nella normale attività sociale risulta essere:
- del 91,7% dei casi di trapianto di cuore
- del 66,6% dei casi di trapianto di fegato
- del 90,6% dei casi di trapianto di rene
Il trapianto ormai è terapia. Occorre intensificare il numero delle donazioni. In certe Regioni del Paese ma non solo. A fronte di ben nove segnalazioni di donazione multiorgano da parte dell'Ospedale di Sondalo ci sono province lombarde a quota zero, 1 o 2…
Presenze in provincia
A Sondrio l'AIDO sarà in piazza sabato 11. Negli altri centri o sabato o domenica o entrambi i giorni. Protagonisti i volontari dei 'Gruppi comunali' (che in realtà sono intercomunali) di Sondrio, Berbenno, Bormio, Caspoggio, Morbegno, Samolaco-Valchiavenna, Talamona, Tirano.
Per informazioni: numero verde 800 736 745. A Sondrio l'AIDO è nella nuova sede di Via Meriggio 12 (traversa sulla destra sino al nuovo piazzale. Tel 0342511171.
A TALAMONA CAMMINATA AIDO
Domenica 11 in concomitanza con le Giornate Nazionali il Gruppo AIDO di Talamona organizza una camminata non competitiva di 4,5 km. Il programma prevede alle 14 il ritrovo con le iscrizioni presso la palestra in Via alla provinciale, alle 15 la partenza e alle 17 le diverse premiazioni (anziani, bambini ecc.). Quota di partecipazione 5 € quasi tutti assorbiti dal costo delle magliette super che verranno distribuite tenuto poi conto che i bambini sino a 6 anni non pagano.