Sindacati, richiesta incontro urgente sanità – riattivazione pre-covid19

Lettera aperta dei Sindacati Al Direttore Generale ASST Valtellina e Alto Lario Dr. Tommaso Saporito, Al Direttore Generale ATS Della Montagna Dr.ssa Lorella Cecconami
Egregi Direttori Generali,
il lento ma costante miglioramento, nell’ambito del nostro territorio, dell’emergenza Covid19 ci

impone di tornare a mettere all’ordine del giorno le problematiche – vecchie e nuove – che sebbene
non direttamente dipendenti dall’emergenza rischiano di complicare ulteriormente la fruibilità delle
prestazioni ospedaliere, ambulatoriali e sociali nella provincia di Sondrio.
Se da un lato partecipiamo attivamente al dibattito sul futuro della rete ospedaliera e territoriale,
dall’altro le problematiche del presente rischiano di lasciare danni irreparabili.
A nostro avviso è pertanto necessario procedere celermente affinché in tutto il contesto provinciale
ripartano le attività chirurgiche, le attività ambulatoriali e diagnostiche e si torni a presidiare il
territorio per quanto attiene il contesto socio assistenziale.
Aver sospeso ogni tipo di attività extra Covid19 per così tanto tempo non ha cancellato liste di
attesa e problematiche sociali, anzi le ha ulteriormente acuite al punto tale che oggi ASST Valtellina
e Alto Lario fatica a erogare attività che non siano urgenti, programmando le non urgenze con tempi
inaccettabili per una realtà come la nostra.
Occorre pertanto definire esplicitamente un cronoprogramma dettagliato che definisca le
tempistiche necessarie per le singole riattivazioni dei reparti e delle prestazioni ambulatoriali
andando, a nostro avviso, a prevedere un potenziamento degli orari di apertura affinché possano
essere eseguite il maggior numero di prestazioni possibili.
Siamo consapevoli che le procedure Covid19 rallentano ogni tipo di attività ma la risposta a questo
problema non può essere l’allungamento delle liste di attesa – con conseguente aumento dei tassi di
fuga – ma deve attuarsi un piano straordinario di intervento.
Su questo fronte può e deve giocare un ruolo fondamentale il Presidio di Sondalo, che con le sue

professionalità è sempre stato capace di sforzi eccezionali e di grande flessibilità organizzativa.
Da sempre il sindacato confederale sostiene che la riorganizzazione della rete ospedaliera non può
essere fatta senza una pianificazione chiara che guarda al futuro e quindi tantomeno le decisioni su
questo tema possono essere condizionate dall’emergenza Covid19.
Occorre pertanto che venga quanto prima riattivata la situazione pre-covid19 per tutti i reparti e i
servizi, così a Sondalo come in tutta l’ASST, onde ridare ossigeno alle domande di prestazioni che
sono giacenti da troppo tempo.
Sondalo, unitamente a tutti gli altri presidi Ospedalieri e non del territorio, deve rappresentare
un’opportunità concreta di qualità, che eviti ai nostri concittadini il massiccio ricorso al privato o a
realtà fuori provincia che rischia di essere invece l’unica alternativa praticabile.
Come OO.SS. confederali territoriali Vi chiediamo quindi un incontro urgente perché su questi temi
possano essere date le necessarie garanzie e ridata la giusta fiducia al sistema sanitario pubblico che
si è dimostrato unico baluardo nel momento dell’emergenza e che oggi appare incapace di ripartire.
In attesa di cortese riscontro. Cordiali saluti.
    Le Segreterie Territoriali CGIL - CISL - UIL
            Turcatti - Contessa - Sergi

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