GENNAIO

Istantanee: sul mondo, sull'Italia, provinciali

Istantanee sul mondo

Tutto va bene , signora marchesa. Un accidente. Problemi ci sono nel 2011 come c'erano negli anni che vanno dal 2010 all'anno zero e magari anche al 753 AC, quando fu fondata Roma (lì ci fermiamo).

Le conseguenze della disastrosa scelta della guerra irakena (la seconda perché la prima era giustificata e politicamente supportata) si fanno sentire dappertutto ma in particolare nella recrudescenza degli estremisti, soprattutto islamici.

C'è un pericoloso virus che ha contagiato tutto il mondo, e non ci riferiamo al settore sanitario ma a quello finanziario. Tremonti l'ha detto chiaro: via un mostro ne arriva un altro, la speculazione, e i soldi pubblici che sono serviti a salvare le banche, quasi niente per fortuna in Italia, hanno ridato fiato alla seconda versione del mostro. Il nostro illustre concittadino ha fatto la diagnosi e terapia. Nel mondo ci sono due blocchi, l'americano e l'asiatico. Il terzo, l'europeo, non c'è.Lui lo sta predicando da anni ma le singole nazionalità in Europa stanno facendo il gioco degli altri, imitando a scala maggiore quello che era il male d'Italia divisa in staterelli.

Sempre lui e non perché sia di Valtellina, quella terra che sembra avere come maggiore produzione quella degli economisti di grande valore, da Vanoni in qua, ma anche con qualche precedente addentellato storico. Sempre lui inascoltato quando non voleva la Cina nel WTO. Faceva gola quel mercato, ai grossi s'intende. I piccoli avrebbero pagato. E stanno pagando. Tant'é. Sul piano internazionale ancora la vergogna per Lula, l'ex Presidente che l'ultimo giorno della carica ha con la sua decisione avallato le gesta di un delinquente. Naturalmente accostare il termine vergogna a quello di Lula per quest'affare implica le doverose scuse alla vergogna per averle accostato Lula con riferimento alla sua penosissima scelta.

Istantanee sull'Italia

Ce ne sarebbe da dire a iosa. Quello che il Palazzo continua a fare evoca la palude francese quando, come disse qualcuno, davanti a loro passava la storia e loro manco se n'accorgevano. Per carità, da noi non sta passando la storia ma la semplice cronaca. Sta il fatto che da mesi in TV non si sente parlare d'altro con i vicecapi, i sottocapi, i comprimari, gli aspiranti, i peones, tutti a ripetere le solite cose anche formalmente in maniera che potrebbe essere definita addirittura idiota. Da mesi ci sentiamo dire da tutti che vogliono il bene degli italiani, che approveranno in Parlamento solo le cose fatte bene eccetera. Ma perché, scusate, dobbiamo chiedere "chi vuole il male degli italiani alzi la mano" oppure "la alzi chi vuole proporre al Parlamento cose contrarie agli interessi degli italiani"? Per piacere!

Adesso tutti aspettano il pronunciamento della Corte Costituzionale sul cosiddetto 'legittimo impedimento' per sapere se Berlusconi, dopo l'ulteriore passaggio in Corte di Cassazione, sarà processato o meno. Abbiamo sentito citare Andreotti come esempio che Berlusconi avrebbe, secondo qualcuno, dovuto imitare. Sembra che ci sia qualche altra argomentazione da svolgere. Andreotti è stato chiamato in causa dai pentiti con la balla mastodontica del bacio al boss dei boss, il corleonese Riina. Sul piano giudiziario lo sgonfiamento è stato, com'era logico, di una rapidità più unica che rara ma l'obiettivo dei mandanti è stato comunque realizzato. Dappertutto, e in tutti i Paesi che conoscevano lo statista italiano da decenni, il clamore è stato enorme ma non per le accuse bensì per questa macroballa del bacio. Il primo risultato comunque che i mandanti si proponevano è stato raggiunto perché Andreotti avrebbe avuto ancora da dire la sua, e che sua, mentre in questo modo è stato emarginato. Il secondo no. Data l'età i mandanti si aspettavano che lui esalasse l'ultimo respiro a processo ancora aperto. Lui ha tenuto botta, è arrivato all'assoluzione, ha fregato i mandanti, anche se il tutto gli è costato diversi miliardi di lire al punto che è girata voce che abbia dovuto vendere la sua collezione di francobolli.

Berlusconi. Che lui abbia ripetutamente sbagliato mettendo sotto accusa 'la Magistratura' non c'è dubbio. Che ci sia stato accanimento giudiziario lo ha dichiarato chi non era affatto in buoni rapporti col Premier quando l'ha detto, e cioè Casini. Che Berlusconi e suo staff non abbiano capito che a fronte di qualche magistrato chiaramente politicizzato molte volte probabilmente c'era chi faceva pervenire ai magistrati dossier, soffiate, libelli e quant'altro è assai strano. Era inevitabile il procedere dato che l'azione penale è obbligatoria. Salvo che per il segreto di ufficio. Quello è il reato quasi mai indagato se riguarda le 'fughe', - e chi ci crede che fossero tali?!? -, di notizie ad esempio dal Palazzo di Giustizia di Milano, recordman al tempo di Mani Pulite quando verbali e altro in uscita sembravano un fiume in piena. Eufemisticamente chiediamoci per chissà per quale misteriosa idiosincrasia l'azione penale obbligatoria diventa un rarissimo optional nel caso fi violazioni del segreto di ufficio.....

Napoli è un'onta perché l'avviso di garanzia poteva anche arrivare l'indomani, a Grandi della terra partiti. Invece è arrivato proprio quella mattina in simbiosi quasi con la pubblicazione sul Corriere della Sera, tramite chi il direttore de 'Il Giornale' Sallusti ha indicato. Poi il resto che ha fatto avere a tutti l'impressione che al di là persino del merito si tratti di un braccio di ferro fra caste.

La Corte Costituzionale sta per decidere. Il nostro pronostico è sul "TAJA E MEDEGA": SI con tagli parziali, ovvero NO con ammissibilità parziali. Staremo a vedere. Comunque sia sul piano politico siamo messi male al punto che tutti, salvo Lega e IdV, hanno una fifa matta delle elezioni, che pure rischiano di esserci lo stesso se la Consulta va sul NO.

Istantanee provinciali

L'abbiamo scritto e lo ripetiamo. Sarà dura che il 2011 possa ripetere il 2010, in primissimo piano il ruolo e la capacità manovriera della Provincia documentata dai risultati. Manca da sistemare il settore ferroviario. In proposito l'apertura fatta dall'assessore Cattaneo appare importantissima. Da sempre, in relazioni, convegni, articoli di giornale sosteniamo che la linea per Milano ha una sofferenza strutturale per via dei due livelli di servizio. Per Lecco si tratta di mobilità da hinterland. Per la Valtellina si tratta di servizio di media percorrenza. Per il primo servono orari quasi da metropolitana e materiale rotabile di elevata capienza (ecco il perché delle vetture-Matusalemme con freni a ceppi). Quasi mezzo secolo di vita ma in più dodici posti a sedere, e altri in piedi. Peggio per i Valtellinesi. Per il secondo occorrono comfort e collegamenti finalizzati, senza traffico intermedio com'era un tempo con l'esclusione dalla seconda classe da Milano a Calolzio e in alcuni casi da Milano a Lecco. Per Lecco van bene i TAF, i Vivalto e il migliore TSR in elaborazione, treni che non vanno bene per niente per noi. L'idea di trasformare il treno della neve - che vede un'accoglienza da parte degli sciatori uguale a quella che ebbe negli anni l'analogo treno della neve delle 14.05 del sabato (due ore esatte per arrivare a Sondrio, equivalenti, considerati i miglioramenti di linea, a circa un'ora e 35 di oggi) - è vincente. Occorre farne una specie di IntercitY, con materiale Flirt, che incontra grande successo, o Minuetto, entrambi rotabili a maggiore comfort. Mantenendo l'impegno dei 100 minuti espresso quando si trattò di dirottare sulla ferrovia diverse decine di miliardi di lire della legge Valtellina. 100 ovvero un'ora e quaranta per arrivare a Sondrio da Milano.La linea, com'é oggi, lo consentirebbe.

Per il resto ci sarà da parlarne. Non mancheranno le occasioni.

E con questi auguriamoci e auguriamo un bel 2011.

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Dalla provincia