A REGOLEDO "L'ALBERO MAGICO", PER BAMBINI: "QUANDO UN LEONE BUSSO' ALLA PORTA"
L'Associazione Culturale Quadrato Magico organizza: "L'Albero Magico", rassegna di spettacoli per bambini giunta alla sesta edizione. Domenica 17 febbraio al Teatro Frassati (Regoledo) Accademia Perduta Romagna Teatri presenta "QUANDO UN LEONE BUSSO' ALLA PORTA"
(Iinizio ore 16.30 - ingresso 6 euro. Spettacolo, apprezzabile ad ogni età, é particolarmente indicato per i bambini dai 4 agli 10 anni.- In collaborazione con IL CILIEGIO, cooperativa sociale)
Frida è una bambina felice. Le piace giocare con la mamma, andare al parco con papà, inventare mille storie. Poi è arrivato un fratellino. E Frida non si era arrabbiata con la mamma quando non giocava più con lei, per via del pancione, e quando è nato e ha provato a tenere in braccio il suo fratellino e lui si è messo a piangere e la mamma l'ha sgridata, lei non si era arrabbiata. Ma quel giorno, dalla porta è entrato un leone. Non sembrava cattivo e con Frida giocava allegramente. Anzi, quei due insieme esploravano mondi fantastici e la stanzetta si colorava di magia. Ma quando il leone vedeva il bimbo, ruggiva forte e distruggeva tutto. Finché…
Partendo da un breve racconto di Anne Cottringer, "Lara e il leone cattivo", la nostra storia racconta di un leone immaginario che Frida crea, per consolarsi della perdita affettiva dovuta al fratellino appena nato. Un evento particolare e Frida prende confidenza con il fratellino mentre il leone scompare dalla porta dalla quale è apparso. Quello che ci interessa sottolineare nella nostra messinscena è proprio la problematica accettazione di un fratello con cui si dovrà con-dividere l'amore dei genitori, e i meccanismi della fantasia con cui si prova a difendere o sostituire questa perdita. Frida immagina un leone con cui giocare, e insieme a lui può volare sulle ali della fantasia e inventarsi mille avventure. Con questo sostituisce in parte i suoi genitori che non hanno più tanto tempo da dedicarle, a causa del bimbo. Ma il leone le da anche la possibilità di sfogarsi, di protestare la sua rabbia: ogni volta che il leone vede il bimbo si mette a ruggire e a spaccare tutto. Così sarà il leone a "sbagliare", a contrariare i genitori, e anche se loro non vedono l'animale immaginario e rimproverano Frida per tutti i suoi disastri, sarà poi la stessa bambina a rimproverarlo, imitando i genitori. Ben consapevoli che quella dell'amico immaginario è una fase, che deve essere superata da un maggiore equilibrio interiore, nella nostra storia, a causa di un fortunoso incidente, Frida comincia a relazionarsi col suo fratellino in maniera differente, ci si affeziona, si prende cura di lui, in poche parole lo accetta. In questo nuovo equilibrio, in cui Frida e i genitori si ritrovano uniti nella cura al nuovo arrivato, non c'è più posto né tempo per occuparsi dell'amico immaginario che semplicemente sparirà, non avendo più utilità per la bambina che adesso ha trovato davvero un nuovo amico, ma non immaginario, con cui presto potrà correre e giocare come faceva col leone.