10 10 34 CARMEN RAVELLI E L'ERRORE DELLO STATO CIVILE

Carmen Ravelli, scomparsa a Morbegno alla veneranda età di 95 anni, e lo Stato Civile. All'anagrafe del suo Comune, nona voce, infatti si leggeva "nubile". Non è vero. Lei - lo si può dire a voce spiegata - aveva sposato gli altri, tutti gli altri. Poteva essere un anziano, una ragazza-madre, una famiglia in difficoltà, una puerpera, ogni giorno la sua pena. E si trattava veramente della sua pena. Arrivava, ad un incontro, ad una riunione, in Consiglio Comunale, prima di Morbegno e poi di Sondrio, e subito coinvolgeva chi aveva di fronte, il volto proteso in avanti e la mano destra che faceva su e giù per accompagnare e accentuare il racconto dell'ultima esperienza, magari di pochi minuti prima, e poi magari di altri della giornata. Li viveva intensamente con l'appagamento della coscienza per i casi andati, o avviati, a buon fine. Talora con un dispiacere intensamente vissuto al punto di far emergere un interiore travaglio per non essere riuscita a coronare positivamente l'impegno per qualche situazione dolorosa.

Ne ha fatte tante di cose, sempre sbugiardando quell'anagrafe, sempre sposando nuovi casi con una umanità profonda per giunta sorretta dalla Fede. Al di là degli incarichi certamente c'è da ricordare la sua Presidenza del Centro Italiano Femminile ma soprattutto il Centro di Aiuto alla Vita, da lei fondato, un esempio di come avrebbe dovuto funzionare la legge 194/1978 secondo la quale, in teoria, "Lo Stato garantisce il diritto alla procreazione cosciente e responsabile, riconosce il valore sociale della maternità e tutela la vita umana dal suo inizio" ma di fatto e sostanzialmente costituisce la legge dell'aborto. Adesso potrò prendersi un po' di ferie visto che di ferie non ne ha mai fatte, sempre in SPE, in servizio permanente effettivo.

Ci sembrerebbe giusto che il Comune di Morbegno le intestasse una strada (per inciso quante sono quelle intitolate a una donne?), una scuola, quant'altro. Così: "VIA CARMEN RAVELLI Una vita per gli altri.

Alberto Frizziero

Alberto Frizziero
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