09 11 10 VIENE DALLA CINA E CE L'HA CON I NOSTRI CASTAGNI! TROVIAMOCI PER VEDERE COSA FARE
La globalizzazione commerciale che interessa il pianeta ha permesso lo scambio continuo tra le tecnologie e le culture delle nazioni, portando però con sé alcuni punti di vulnerabilità. Uno di questi è la diffusione delle malattie e dei parassiti degli animali e delle piante, facilitata dai grandi flussi di merci che alimentano gli scambi commerciali. Gli imballaggi, i mezzi di trasporto ed i materiali vegetali si spostano velocemente da un continente all'altro portando con sé patogeni e parassiti che, in ambienti nuovi dove mancano i naturali antagonisti, si diffondono in modo epidemico.
E' in questo scenario che si inserisce l'iniziativa di ERSAF - Servizio Fitosanitario Regionale e della Comunità Montana della Valchiavenna, che hanno organizzato una serata di informazione e divulgazione sul tema: LA VESPA GALLIGENA DEL CASTAGNO, UN POSSIBILE NUOVO PARASSITA PER LA VALTELLINA. La serata si terrà presso la Sala dell'Ex Convento dei Cappuccini in Chiavenna con inizio alle ore 20.00. Quando? La locandina inviataci non lo indica
Notizie
Lo scorso 24 settembre in Trentino scrivevano: "Le femmine della vespa galligena del castagno fuoriuscite dalle galle di svernamento hanno volato e deposto le uova nelle gemme dalla fine di giugno alla metà di luglio. La presenza delle uova non provoca alcuna alterazione visibile all'esterno e perciò l'infestazione passa inosservata. Bassa Val del Chiese, zona collinare di Arco, Nago-Torbole e Civezzano-Fornace sono i luoghi conclamati di insediamento del cinipide il cui avanzamento verso altre zone castanicole del Trentino sembra ormai inarrestabile. Nel 2010 in Trentino e forse anche in Alto-Adige si dovrebbe avviare una campagna di controllo biologico mediante la liberazione di esemplari di una vespa predatrice fornita dai laboratori dell'Università di Torino."
Di che si tratta
Le piccole vespe (sono lunghe 2-2,5 mm. hanno corpo di colore nero con zampe giallo-brunastre. Le galle hanno dimensioni che variano da 0,5 a 3-4 cm. di diametro, sono tondeggianti e di colore verde, talvolta con sfumature rossastre e nel corso l'estate si seccano e possono restare sui rami per più anni. Si tratta di galle su piante di castagno giovani la cui formazione e presenza causa l'arresto e lo sviluppo vegetativo dei getti colpiti. Dalla letteratura scientifica si apprende però che forti infestazioni si possono avere anche su piante adulte e in produzione di castagno europeo (selvatico o innestato), come pure su altre specie (Castanea crenata, C. mollissima, C. dentata) e gli ibridi da esse ottenuti. Si può arrivare alla completa defogliazione e alla morte della pianta; sicuramente si ha un calo di produzione. Per questo, dice Lorenza Tessari, è importante impedire che la vespa galligena arrivi nei castagneti produttivi o su piante adulte inserite nel bosco. Se sulle piante giovani è possibile controllare l'infestazione eliminando le galle e bruciandole prima della metà di maggio per impedire la fuoriuscita delle femmine o tagliando i getti colpiti prima dello sfarfallamento degli adulti, il problema diventa impossibile su piante adulte. Va detto, per capire il motivo di questi interventi (il controllo chimico è impensabile e quello biologico affidato a insetti parassitoidi è di là da venire), che l'insetto sverna all' interno delle gemme sotto forma di larva che cresce assai lentamente, diventando adulto nei mesi di giugno e luglio.
La carta d'identità di questo insidioso parassita
Il profilo identitario della vespa galligena: nome latino: Dryocosmus kuriphilus Yasumatsu. Ordine: Imenotteri, famiglia Cinipidi. Originario del nord della Cina, si è diffuso negli anni '60 in Giappone e Corea dove ha causato danni gravissimi. E' stato rivenuto per la prima volta in Italia (Piemonte) nel 2002 e si è poi diffuso nel Lazio, in Lombardia e
ultimamente nel Veneto, tramite piante da vivaio infestate che nel primo anno non rivelano la presenza di uova e larve all'interno delle gemme e quindi passano inosservate. (Da www.vitatrentina.it)
PROGRAMMA
Severino De Stefani
Presidente Comunità Montana della Valchiavenna
Saluti e presentazione della serata
Mariangela Ciampitti
ERSAF - Responsabile U.O. Sorveglianza fitosanitaria e servizi alle imprese
I nuovi patogeni e parassiti per l'Italia e il ruolo di ERSAF - Servizio Fitosanitario Regionale
Pietro Melgara
Comunità Montana della Valchiavenna - U.O. Forestazione e Agricoltura
Diffusione ed importanza del castagno in Valchiavenna e Val Bregaglia
Paolo Culatti
ERSAF - Ispettore fitosanitario per la provincia di Sondrio
Il Cinipide galligeno del castagno: biologia, diffusione e possibilità di contenimento.