Nuovo DL: si vuol 'spappolare' la Polizia Provinciale! Abusivi contenti

Assurdo Decreto Legge approvato dal Consiglio dei Ministri (non ancora pubblicato)

 

Il decreto-legge "Misure urgenti in materia di enti territoriali"  approvato in Consiglio dei ministri nella serata dell'11 giugno (ancora non pubblicato a tutto il giorno 15) contiene  un grave vulnus alle attività di presidio del territorio rurale ed extra-urbano,

col rischio di smantellare un patrimonio professionale prezioso di operatori di polizia locale specializzati nei compiti di polizia ambientale, di vigilanza ittico-venatoria e di protezione civile.

Gli operatori delle polizie provinciali italiane svolgono in aree prevalentemente extra-urbane e rurali molteplici attività di polizia giudiziaria, in particolare per il rispetto di una vasta normativa nel campo della tutela ambientale (lotta al bracconaggio, controllo del ciclo e del traffico di rifiuti, uso delle acque e del suolo, inquinamenti, edilizia, cave, ecc.), oltre alla vigilanza sui 120.000 chilometri di rete viaria provinciale. Occorre pertanto tenere conto delle specificità di ruolo e garantire eventuali passaggi  di personale secondo logici criteri di omogeneità dei ruoli. Invece un pasticciatissimo articolo del decreto-legge appena varato, annullando ogni precedente dibattito sul riordino delle polizie  (in corso  da mesi col d.d.l. "Madia" sul riordino delle pubbliche amministrazioni già votato al Senato e ora all'esame della Camera),

introduce una forzata scorciatoia, prevedendo un assorbimento a casaccio dei poliziotti provinciali nei ruoli del comuni per svolgere funzioni di polizia municipale.

Non si tratta soltanto di obbligare ad occuparsi di divieti di sosta, chissà dove,  dipendenti che magari per decenni si sono occupati di lotta agli inquinatori o di smaltimento illecito di rifiuti pericolosi; il dipendente di polizia provinciale dovrebbe cercarsi da solo un bando di mobilità verso un comune eventualmente disposto ad accoglierlo nella polizia municipale, senza alcuna garanzia sul possibile assorbimento in tempi ragionevoli di 2600 operatori, visto il ridotto turn-over nelle polizie municipali e la scarsa disponibilità di cassa per nuove assunzioni da parte dei municipi; "rischiamo di avere i primi  poliziotti precari della storia della Repubblica", afferma il presidente AIPP Augusto Atturo.

Per l'Associazione Italiana Agenti e Ufficiali di Polizia Provinciale (AIPP)  "si tratta di uno scempio professionale, che oltretutto contraddice lo spirito e il dettato della legge Delrio 56/2014, secondo cui al trasferimento di funzioni doveva accompagnarsi il relativo passaggio di personale, mentre in questo caso l'eventuale ente ricevente non si occupa di controlli in campo ambientale e faunistico-venatorio.

Il Parlamento, in sede di conversione, corregga questa stortura preservando in modo unitario funzioni e professionalità oggi ancora più indispensabili, anche a seguito dell'approvazione della recente legge 68/2015  in materia di punibilità delle nuove fattispecie di ecoreati".

In Valtellina la nostra Polizia Provinciale svolge compiti di:

Polizia ambientale
Polizia ittica-venatoria
Polizia giudiziaria
Polizia stradale
Protezione civile
Basta citare le acque che per la sola Valtellina, senza cioè considerare la Valchiavenna, scorrono per oltre 1500 km. Un compendio illuminante:
 
Rete principale
Adda, bacino di formazione Km 70,390 (qui lo sviluppo dell'Adda è di km 18,600). 
Collettore, con pendenza media del 0,908 % Km 106,400 
Lunghezza totale dalle sorgenti di Alpisella a quota 2239 al Lario, a quota 199, Km 125 con un bacino di 2598 Kmq. 
 
Rete secondaria
Affluenti bacino dell'Adda alpino: Km 669,488, di cui:
 
 45 affluenti di destra Km. 289,661 
 60 affluenti di sinistra Km. 397,827 
 Totale con altri affluenti Km 1533,565 

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Prosegue, come per tutta la vicenda che ha riguardato la voluta ma non ancora attuata soppressione delle Province, l'esemplare comportamento di dilettantisno allo sbaraglio con una superficialità degna di miglior causa. C'è una organizzazione efficiente - se da qualche parte non è osì lì si intervenga! -, la si vuole spappolare distribuendo i vari agenti in giro per comuni e comunelli, provocando problemi anche gerarchici svuotando il settore oggi affidato alla Polizia Provinciale. Gli abusivi si fregano le mani, felici e contenti.

I senatori Crosio, Del Barba, Della Vedova cerchino di spiegare a chi si occupa di queste cose che è meglio che vadano alle Capannelle per darsi all'ippica evitando così di creare ancora altri pasticci (ndr).

 

Associazione Italiana Agenti e Ufficiali di Polizia Provinciale
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