ALL'OSPEDALE DI SONDRIO GARANTITE TUTTE LE ATTIVITÀ SANITARIE, MEDICHE, AMBULATORIALI E CHIRURGICHE D'URGENZA

Nell'emergenza sanitaria proseguono le terapie e vengono effettuati gli interventi urgenti

A partire dal 2 marzo scorso, con la trasformazione del Morelli in ospedale covid-19, presso il Presidio Ospedaliero di Sondrio sono state concentrate tutte le attività sanitarie, mediche e chirurgiche d'urgenza e quelle ambulatoriali non differibili, le emergenze e le urgenze, comprese, provvisoriamente, le alte specializzazioni. Sospese le prestazioni non urgenti, visite ed esami, proseguono tutte quelle che non si possono differire, così come le terapie oncologiche e radioterapiche e la dialisi. Sempre a Sondrio è stato concentrato il punto nascita, garantendo comunque le figure professionali essenziali anche a Sondalo. Presso il Pronto soccorso, nell'area esterna, sono stati allestiti due tendoni per il triage, con percorsi separati per coloro i quali presentano sintomi sospetti di covid-19 e per chi invece necessita di essere curato per tutte le emergenze, ad esempio per un infarto, con l'Emodinamica  che è attiva 24 ore su 24 per tutta la provincia di Sondrio e l'Alto Lario,  e per gli altri traumi.

≪L'Ospedale di Sondrio opera a pieno servizio fornendo le risposte attese agli utenti - sottolinea il direttore generale Tommaso Saporito -: grazie allo straordinario lavoro di medici, infermieri e personale sociosanitario siamo in grado di garantire cure e interventi in emergenza e urgenti, come accade normalmente. Certamente la situazione creata dal coronavirus ha comportato la riduzione degli accessi, sia per la sospensione delle prestazioni non urgenti sia per decisione degli utenti stessi, ma cure e terapie che non possono essere interrotte proseguono, così come sono assicurati gli interventi in urgenza≫.

L'ingresso all'Ospedale, limitato alla portineria principale su via Stelvio, è presidiato da addetti che sottopongono a controllo della temperatura le poche persone che possono accedere: in caso di febbre superiore a 37.5 gradi vengono visitate per valutare le condizioni di salute. Le visite dei parenti sono vietate salvo particolari eccezioni, espressamente autorizzate dai medici del reparto, per assistere persone non autosufficienti o partorienti, sempre limitate a una persona soltanto. A tutti i dipendenti, dotati dei necessari dispositivi di protezione individuale, viene controllata la temperatura prima di prendere servizio, come previsto dalle linee guida
 

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