7 10 33 È USCITO IL NUOVO "CLAVENNA", BOLLETTINO DEL CENTRO DI STUDI STORICI VALCHIAVENNASCHI
Da alcuni giorni è in distribuzione il nuovo "Clavenna", bollettino annuale del Centro di studi storici valchiavennaschi spettante ai 1032 soci dell'associazione presieduta da Guido Scaramellini che, lo scorso anno, ha festeggiato il 50° di fondazione.
Come da tradizione il volume, di quasi trecento pagine, si apre con la presentazione del presidente e, oltre all'attività svolta nel 2009 dal Centro studi, contiene sedici articoli incentrati sulla storia e l'arte della Valchiavenna. Il primo contributo è di Francesco Palazzi Trivelli, che parla del chirurgo milanese Battista Bellatesta, attivo a Chiavenna nel 1569. Seguono l'articolo di Cristian Copes incentrato sul regolamento dell'alpeggio di Motta in val San Giacomo, risalente al 1577, quello di Luca Marazzi sulle stufe cinquecentesche in maiolica nel palazzo Vertemate Franchi a Prosto di Piuro e la continuazione, a cura di Diego Zoia in collaborazione con Sandro Massera e Davide Tarabini, della Cronaca di Abbondio Mascaranico, che parla del contado chiavennasco nella prima metà del XVII secolo. Il quinto articolo è di Guido Scaramellini, che ripercorre la storia dell'antica chiesa di San Pietro a Chiavenna, ampliata alla metà del Seicento a seguito della costruzione accanto all'edificio religioso di un monastero per le Agostiniane. Nel successivo contributo Roberto Gariboldi si sofferma su una serie di documenti settecenteschi di interesse valchiavennasco conservati all'archivio di Stato di Milano in cui, tra l'altro, si parla dei protestanti a Chiavenna nel 1751 e 1763. Seguono tre articoli sulla pittura nel Settecento in Valchiavenna, il primo dei quali si deve a Giuseppe Succetti, che ha individuato nell'artista Alessandro Valdani l'autore degli affreschi nell'anticha chiesa di Sant'Abbondio di Piuro, Pieralda Albonico Comalini ha invece scoperto l'autore della pala del Martirio di san Cassiano nell'oratorio di Prosto, che fu Antonio Maria Caraccioli di Vercana, mentre Paolo Rotticci si sofferma sull'altare della Madonna delle Grazie al Peverello di Mese, nella cui pala è rappresentata l'Adorazione dei pastori.
L'undicesimo contributo è di Massimiliano Scordamaglia e si rifà all'interessante progetto di divisione del 1793-94 fra Chiavenna e le Vicinanze. Nel successivo articolo Federico Crimi ripercorre il viaggio tra il lago di Como e il passo dello Spluga affrontato verso la metà dell'Ottocento dall'inglese Joseph Mallord William Turner, che nel settembre del 1843 fece alcuni disegni raffiguranti Chiavenna, riprodotti sul "Clavenna" e conservati alla Tate Britain di Londra. Seguono la ricerca di Davide Tarabini sul diritto di banco e di coretto nelle chiese valchiavennasche, un corposo contributo di Germano Caccamo sui toponimi di Villa di Chiavenna, le note etimologiche sul dialetto di Novate Mezzola di don remo Bracchi, uno studio di Gian Primo Falappi sulle traduzioni in tedesco di tre poesie di Giovanni Bertacchi da parte del poeta di Hannover Karl Friedrich Henckell e l'inventario, a cura di Renato Dolci e Simone Martinucci, del Fondo Vanossi, donato al Centro di studi storici valchiavennaschi dal signor Francesco Vanossi.
Oltre al Fondo Vanossi, dove c'è molta documentazione degli studiosi e scienziati Giuseppe, Lorenzo e Arnaldo Vanossi, recentemente al Centro studi il dottor Rolf Bienentreu ha fatto dono di un prezioso volume cinquecentesco. Si tratta della "Poetica d'Aristotele", opera di oltre settecento pagine tradotta in italiano da Ludovico Castelvetro e stampata a Basilea nel 1576, mentre l'amministrazione della Casa di riposo "Città di Chiavenna" ha concesso in comodato trentennale la documentazione relativa all'elegante busto in marmo del benefattore John Silvani, realizzato nel 1899 dal noto scultore Francesco Confalonieri.
Per avere ulteriori informazioni sul Centro di studi storci valchiavennaschi, la cui assemblea annuale dei soci si terrà domenica 5 settembre a Madesimo, si può telefonare allo 0343 35382, visitare il sito www.clavenna.it o recarsi direttamente in sede, al primo piano del palazzo Pestalozzi-Luna in via Carlo Pedretti 2 a Chiavenna, aperta il venerdì dalle ore 15 alle 18.