7 10 36 14 LUGLIO 2010, CONVEGNO "STRESS LAVORO CORRELATO: INDICAZIONI OPERATIVE"
Il 14 luglio si è tenuto presso la Sala "Arturo Succetti" della nostra sede il seminario "Stress lavoro correlato: indicazioni operative" organizzato dall'ASL di Sondrio e da Regione Lombardia. Il convegno, che ha visto la partecipazione di esperti in materia di organizzazione del lavoro, ha inteso fornire indicazioni utili per assolvere gli obblighi imposti dal Dlgs n. 81/2008 che impone, a partire dal 1 agosto 2010, di comprendere nella valutazione dei rischi quelli collegati allo stress da lavoro correlato. Le problematiche relative allo stress lavorativo e alla gestione delle risorse umane hanno infatti acquisito negli ultimi anni particolare importanza. Dai dati presentati emerge come vi sia una incidenza elevata del fenomeno, si pensi infatti che tra il 50% e 60% di giornate lavorative perse sono imputabili proprio a tale fenomeno e, che il costo dello stress da lavoro correlato equivale a metà della spesa sanitaria di un paese industrializzato. Dal convegno è emerso che lo stress non è una malattia, ma una situazione
prolungata di tensione dovuta alla percezione della persona di non riuscire a rispondere alle esigenze richieste e che le risposte a tale situazione possono essere sia negative che positive. La normativa prevede l'analisi da parte del datore di lavoro di diversi fattori tra cui l'organizzazione e i processi del lavoro, la situazione ambientale, la comunicazione
adottata, i fattori soggettivi e oggettivi.
Dopo i saluti di rito da parte di Luigi Gianola, direttore Generale dell'Asl di Sondrio e di Gionni Gritti, vice Presidente della nostra Associazione, è iniziata la prima parte del convegno dove sono stati illustrati gli obblighi normativi da parte del dr. Giancarlo
Viganò, direttore del servizio P.S.A.L., e le linee guida regionali per la gestione dello stress dal Dott. Latocca dell'azienda ospedaliera San Gerardo. Successivamente è intervenuta la rappresentante delle Organizzazioni sindacali Marina
Finardi, che ha illustrato il punto di vista dei lavoratori rispetto a tale tematica, sottolineando l'importanza di parlare direttamente con il lavoratore coinvolgendolo nell'analisi.
Molto interessante l'intervento di Carlo Piccinato, coordinatore della Commissione Ambientale di Confartigianato Lombardia, chiamato ad esprimere il punto di vista delle imprese. Durante l'intervento ha ribadito che il datore di lavoro non deve diventare uno psicologo e che l'analisi valutativa deve essere effettuata avvalendosi della consulenza del medico competente, il quale conosce maggiormente la struttura e i dipendenti dell'azienda, e non coinvolgendo da subito lo psicologo, figura specialistica che interviene eventualmente solo in un secondo momento. Successivamente Piccinato ha rimarcato l'importanza di una valutazione per gruppi omogenei che si limiti però ai fattori correlati all'ambiente di lavoro così come previsto dalla normativa. Il convegno si è chiuso con gli interventi del Dott. Guido Feltrin, specialista dell'ospedale di Desio che ha evidenziato il ruolo del medico competente e i numerosi strumenti utilizzabili per l'analisi del fenomeno ( dai questionari, ai focus gruop, ecc.) e da quello del Dott. Delfo Bonenti che ha illustrato il modello utilizzato dall'Asl di Sondrio.