LEGGE REGIONALE 12, APPROVATO IL COLLEGATO DI MODIFICA. AI COMUNI PIU' POTERI SU CENTRI STORICI E LUOGHI DI CULTO. PER L'ASSESSORE BELOTTI TUTELA IDENTITA' E STOP A PSEUDO-MOSCHEE 11 2 20 32

(Ln - Milano, 15 feb) "Le nuove norme inserite nel collegato di modifica alla legge regionale 12 approvato oggi - spiega Daniele Belotti, assessore al Territorio e Urbanistica della Regione Lombardia - si pongono l'obiettivo di mettere un freno al fenomeno del proliferare dei luoghi di culto mascherati da centri culturali e di tutelare l'identità dei centri storici delle nostre città".

"Sono diversi i comuni - rimarca Belotti - in cui capannoni artigianali sono stati trasformati in affollate moschee,

stravolgendo, oltre che la viabilità, anche e soprattutto la vivibilità di interi quartieri, vanificando così la

pianificazione urbanistica adottata dalle amministrazioni comunali stesse". "Grazie a questa modifica legislativa - continua l'assessore Belotti - i Comuni non saranno più lasciati soli. Senza specifiche previsioni di Piano di gestione del territorio (Pgt), infatti, non sarà più possibile insediare liberamente centri culturali con finalità religiose e saranno proprio le Amministrazioni comunali, alle quali viene attribuita la potestà di prevedere, all'interno del Pgt, eventuali cambi di destinazione d'uso, a decidere se e quali spazi assegnare loro". "Abbiamo inteso promuovere - prosegue Belotti - anche l'obiettivo di preservare l'integrità dei centri storici cittadini da un punto di vista commerciale, ma anche storico e di identità. Siamo convinti, infatti, che, come già rilevato in diverse città, tra le quali per esempio Venezia e Lucca, la localizzazione di un kebab, di un ristorante cinese, di un phone center o di un sexy shop in una piazza medievale o a lato di una basilica rinascimentale costituisca tutt'altro che un elemento di pregio".

"Tutelare la storicità e l'identità dei nostri borghi antichi - conclude l'assessore - attraverso il rispetto dei loro valori

architettonici e ambientali, del contesto sociale, della storia e del decoro è fondamentale anche per salvaguardare e promuovere la cultura locale". Nello specifico, le modifiche approvate in Consiglio regionale riguardano l'articolo 51, comma 1-bis, che stabilisce, secondo la nuova formulazione, che "i Comuni definiscono i criteri per l'individuazione delle destinazioni d'uso, assicurando il rispetto dei valori architettonici e ambientali, del contesto sociale, del decoro, della incolumità pubblica, della sicurezza urbana, nonché della salvaguardia e promozione dell'identità e della cultura locale".

L'altra novità è relativa all'articolo 71, che stabilisce che "sono attrezzature di interesse comune per i servizi religiosi

gli immobili destinati a sedi di associazioni, società o comunità di persone in qualsiasi forma costituite, le cui

finalità statutarie o aggregative siano da ricondurre alla religione, all'esercizio del culto o alla professione religiosa,

quali sale di preghiera, scuole di religione o centri culturali individuati nel nuovo comma c dell'articolo della legge

regionale di governo del territorio". (Ln)

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