STAGIONE INVERNALE 2006/2007: PER LIVIGNO NUMERI DA RECORD

Superato il record che risaliva a diversi inverni fa - sfondato il tetto delle 700mila presenze – fra gli stranieri al top i tedeschi

Lo scorso 1 maggio a Livigno si sono fermati anche gli ultimi impianti di risalita ed ora è il momento di fare un bilancio. Nonostante l’ultima stagione invernale sia stata fortemente condizionata dalla mancanza di neve su tutto l’arco alpino, Livigno è riuscita a registrare numeri da record. La località ha saputo garantire un perfetto innevamento anche in condizioni estreme, riuscendo ad aprire quasi tutte le piste da sci già da inizio dicembre.

In fatto di presenze, è stato superato il record che risaliva a diversi inverni fa ed è stato sfondato il tetto delle 700mila presenze, con una crescita costante nei cinque mesi invernali sia nel comparto alberghiero che in quello extra-alberghiero.

Entrando nel dettaglio dei numeri, Livigno ha fatto registrare un +8,2% di presenze, un totale pari a 701mila e 405 turisti contro i 648mila dello scorso inverno. Il tasso di occupazione medio si è attestato al 65,5% (era al 62,6% nel 2005/2006), con un alto livello di internazionalità della clientela: 65% di stranieri e 35% di italiani. Rispetto alla stagione passata, le presenze straniere sono aumentate del 12% e quelle italiane del 2%.

Tra i primi cinque mercati stranieri di riferimento, quello della Germania resta ancora il più affezionato a Livigno, con il 13,2% di presenze, segue il Belgio al 6,8%, la Gran Bretagna al 6,4%, che registra un calo compensato dall’aumento dell’11% del mercato irlandese, la Polonia al 5,8% e la Danimarca al 5,2% (rispettivamente +46% e +20% rispetto al 2005/2006).

Tra i mercati emergenti, oltre a quello della Polonia, a Livigno è in forte crescita quello della Finlandia, della Slovacchia (+49%), della Repubblica Ceca (+44%), della Russia (+41%) soprattutto nella prima settimana di gennaio, del Sud Africa (+35%) con la particolarità di frequenza solo nel periodo di dicembre, e della Croazia (+34%). Da segnalare, anche se non propriamente come mercati emergenti, quello della Francia (+32%), Svezia (+17%) e, Irlanda (+11%).

Dati invernali, infine, più che positivi non solo nel comparto ricettivo ma anche in riferimento agli skipass: sono stati 901mila i primi ingressi (le cosiddette “giornate sci”), con un +6,3% rispetto all’anno precedente.

CSL

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