DIRITTO ALLA CURA DIRITTO A CURARE
Ieri pomeriggio, venerdì 19, in Sondrio, presso la sede provinciale dell'Ordine dei Medici e degli Odontoiatri le Organizzazioni sindacali dei medici maggiormente rappresentative, hanno tenuto una conferenza stampa per illustrare, innanzitutto, la Manifestazione Nazionale che si terrà a Roma il prossimo 27 ottobre.
Ha introdotto i lavori il dott. Alessandro Innocenti Presidente provinciale dell'Ordine dei Medici che conta 905 iscritti (di cui 145 medici-odontoiatri e di questi 62 solo odontoiatri).
Il Presidente si è brevemente soffermato sull'importanza della manifestazione a Roma di fine mese, proprio nel momento in cui tutta l'assistenza sanitaria si sta modificando, anche per effetto delle continue modifiche legislativa che spingono il sistema italiano sempre più nella direzione anglosassone, senza avere, di contro, i suoi benefici.
Ha preso poi la parola il dott. Andrea Catalano, segretario aziendale dell'ANAAO-ASSOMED, che si è soffermato a lungo, oltre ai temi nazionali introdotti dal Presidente Innocenti, sui livelli di assistenza, largamente diseconomici, anche in provincia di Sondrio presso i presidi dell'AOVV. Un particolare appunto è stato rivolto per la massiccia campagna "diffamatoria" contro i medici - che vengono additati quali "fannulloni e spesso incompetenti - portata avanti da associazioni che si propongono di assistere i cittadini presunte vittime di errori medici, sia diagnostici che di assistenza diretta e dove le garanzie assicurative penalizzano proprio la categoria medica.
A questo deve aggiungersi che, per effetto della "spending rewiew", sono stati tagliati 21 mld di €uro, tagli cosiddetti lineari e senza contare "i tagli intervenuti dal 2009 in poi che minano alla radice un sistema universalistico che tra l'altro rappresenta ancora, grazie al servizio fornito, un importante fattore di coesione sociale.
Tema, quest'ultimo, ripreso con vigore anche dal dott. Nicola De Marco, segretario dell'ANPO-ASCOTI-FIALS, che ha lamentato, tra l'altro, il blocco dei contratti della dirigenza medica fino al 2014, oltre a carenze strutturali e organizzative anche in provincia dove i medici sono chiamati a turni e reperibilità non più sopportabili e compatibili con i livelli di una corretta assistenza, dal momento che presso l'AOVV si sono persi negli ultimi anni più di 100 medici ed ora, per di più, sono chiamati ad assolvere giornalmente a estenuanti funzioni amministrative (come per le caposala e le infermiere). Il dott. de Marco, poi, ha lamentato le difficoltà di costanti e coerenti rapporti con la dirigenza dell'AOVV che, negli ultimo 10 anni, si sono avvicendati ben 6 Direttori Generali:
"quale azienda può permettersi di cambiare il proprio vertice 6 volte in 10 anni?" e "come è possibile che siano solo 7 i posti vacanti nei medici che potranno essere ricoperti" in base alle ultime autorizzazioni regionali?.
E' intervenuto poi il dott. Gabriele Bordoni, responsabile della CIMO-ASMD che si è soffermato a lungo sulle difficoltà in cui sono chiamati i medici ad operare, senza la possibilità di documentarsi, di studiare, di partecipare a convegni e dibattiti, quando per contratto, nelle 38 ore settimanali di lavoro, 4 sono riservate allo studio ed aggiornamento, proprio quando si è costretti a cimentarsi sempre con nuove e più sofisticate tecnologie. I medici non riescono nemmeno a parlarsi tra di loro all'interno di un presidio, a maggior ragione quando sono chiamati ad operare in 2 o 3 o 4 presidi in Valtellina e Valchiavenna. In questa ottica, ha proseguito il dott. Bordoni, va rivisto anche l'aspetto delle risposte ai cittadini, concentrando sul territorio il più possibile funzioni diagnostiche, di prelievi e ambulatori specialistici, mentre in poche strutture, non sotto casa, devono concentrarsi sulle attività e specialità medico-chirurgiche. Deve ritenersi conclusa e non più riproponibile una "sanità di pianerottolo" già interrotta anni fa.
Il quadro riassuntivo dell'iniziativa, sia per la manifestazione romana che per le criticità provinciali sono state poi ampiamente riassunte e puntualizzate dal dott. Silverio Selvetti, anche quale membro della Segreteria Nazionale ANAAO-ASSOMED.
Il dott. Selvetti ha inoltre lamentato che negli ultimi 2 anni sono state perse ben 40.000 ore lavorative dei medici, ricordando tra l'altro che il contratto nazionale di lavoro prevede 10 giorni di reperibilità al mese contro le 20 circa, e qualche volta ancor di più, che vengono attualmente fatte, per non parlare poi del fatto - come evidenziato anche da De Marco - che il più delle volte si smonta la mattina dalla guardia e si ricomincia a lavorare in corsia o in sala operatoria senza aver la possibilità di un adeguato riposo che contrattualmente dovrebbe essere di 11 ore.
Sono poi intervenuti, sempre sulla manifestazione romana che sugli aspetti provinciali, i dottori Luigi Comandatore, Michele de Luca, Michele Piavanini e Claudio Trezzi, quest'ultimo in rappresentanza dello SNAMI (medici di famiglia).
All'iniziativa avevano attivamente partecipato anche i dottori Vincenzo Varesio in rappresentanza degli anestesisti e rianimatori e Luigi Di Palma in rappresentanza della CGIL Medici, pur non presenti per impegni di lavoro.
Da ultimo, è stata confermata la partecipazione di una forte delegazione provinciale dei medici alla manifestazione romana, proprio perché i cittadini devono essere informati sull'evoluzione della sanità in Italia, del DIRITTO ALLA CURA - DIRITTO A CURARE, in particolare per gli insufficienti fondi al sistema sanitario predisposti dal Governo, per il qual motivo si è ben lontani dalla Germania, Francia ed Inghilterra.
"Se si continuerà su questa strada - è stato l'ultimo grido d'allarme lanciato nella conferenza stampa, i servizi, forse,
Red