09 12 20 BUONA PASQUA E BUON 2010 A TUTTI I NOSTRI LETTORI (MA ANCHE AGLI ALTRI)
Che il 20 dicembre esca il nuovo numero del giornale con l'augurio di cui al titolo è cosa da far pensare a libagioni abbondanti, altro che quelle previste per la notte di San Silvestro:
Non ha bevuto il Direttore, non hanno bevuto i collaboratori, non ha bevuto il webmaster. Perfettamente sobri, sani di mente, rispettosi del calendario non hanno imitato gli inventori della dea ragione sopprimendo la Festa più sentita dell'anno, quella che secondo i sondaggi vede riunirsi secondo tradizione il 92% delle famiglie italiane. "Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi".
La Pasqua fuori stagione non è stata un affronto al Natale, anzi! Augurare Buona Pasqua il 20 dicembre quando tutti augurano il Buon Natale è semplicemente stato un modo per richiamare l'attenzione, anche eventualmente per sentirsele dietro. Il fine, diceva quel tale, giustifica i mezzi.
Il fine
E quale è quel fine tale da giustificare questa trovata, al minimo, un po' goliardica?
Il fine è nobile. Attraverso queste righe riportare la Festività, almeno un poco, al suo significato originario, anche al fascino di un tempo.
Natale oggi
Oggi sfavillano le luci che un tempo non c'erano. Le luci nelle strade, nei negozi, anche nelle case. Una poderosa macchina mediatica con tutti gli strumenti a disposizione spinge all'acquisto in un turbine consumistico a cui è difficile resistere. La globalizzazione e le egemonie economiche hanno colpito duramente, persino modificando radicate tradizioni. Da non moltissimi anni infatti è arrivato e si è diffuso Babbo Natale, originariamente figlio delle foreste del nord, con i suoi colori marron del tronco e verde delle foglie, e di quel nord nevoso per cui gli serviva la slitta. Colori, per inciso a quanto si dice, cambiati per assumere, emblematico, quelli della Coca Cola. Da poche decine di anni è pure arrivato l'albero, sempre nelle tradizioni del Nord, non nelle nostre, non della fascia mediterranea, men che meno del resto. Colonizzazione subita come, peggio, è del resto stato per Halloween, festa lontanissima dalla nostra cultura ma utile, anch'essa, per fare business.
Natale ieri
Ieri c'era, oggi negletto, il tempo dell'Avvento. C'era, più che nell'agenda nei cuori, nelle coscienze, persino nei sentimenti di coloro che non riconoscevano la natura 'sacra' di quel giorno, la consapevolezza dell'attesa. Secondo tradizione, nelle case e fuori, venivano allestiti Presepi. Non c'era bisogno d'altro, neanche di un albero che sarebbe venuto poi. C'era una vigilia,. Rigorosamente di magro. E poi la Messa di mezzanotte. Mezzanotte allora, quando non c'era ancora la TV e pochi avevano la radio, era notte profonda. Ore di sonno alle spalle negli altri giorni. Notte profonda al punto che i bambini venivano mandati a dormire nel pomeriggio perché non si addormentassero in chiesa. Ogni anno la stessa, profonda, emozione. E rispetto da parte di chi professava la religione. Per fare un esempio persino il night, uno solo in tutta la provincia, la notte di Natale chiudeva come la sera del venerdì santo. A mezzodì, o poco oltre, la gioia dello stare insieme. Era una festa particolare al punto da far comparire sul desco il pollo per chi per il resto dell'anno non poteva permetterselo. La solidarietà c'era, e sovente praticata nel modo migliore, ovvero in silenzio. Certo, si sapeva che poi sarebbe venuto Santo Stefano e via via gli altri giorni con i loro problemi. Ma quel giorno di gioia era veritiero, era spontaneo, non c'era il velo asfissiante del consumismo che porta i suoi idoli a sostituire i Crocefissi.
Buon Natale
Ora il Buona Pasqua non serve più. E' servito per richiamare l'attenzione su alcune considerazioni, condivise o no che esse possano essere. Ora si può dire, serenamente, con un po' di nostalgica malinconia ma anche nella consapevolezza che bisogna guardare avanti, BUON NATALE A TUTTI
2010
Ci sarebbe l'anno nuovo, ma di quello avremo occasione di parlare, e di prevedere, nel prossimo numero.
Alberto Frizziero