9 20 23 "CINGHIALI, CHIUNQUE ABBIA PROVE DI COMPORTAMENTI SCORRETTI RISPETTO ALLE OPERAZIONI DI ABBATTIMENTO INFORMI LA PROVINCIA"
Il problema relativo all'abbattimento dei cinghiali, presenti anche nei boschi di Valtellina e
Valchiavenna, merita un approfondimento. Il Presidente della Provincia Massimo Sertori prende posizione rispetto ad alcune affermazioni riportate in questi giorni dalla Stampa locale.
"Per prima cosa ribadisco - dichiara Sertori - che questa specie è stata inserita, attraverso appositi rilasci, da alcuni cacciatori che, ormai è cosa nota, hanno l'obiettivo che questi ungulati diventino regolarmente cacciabili. Un atto irresponsabile - prosegue - che ha creato ingenti danni sia all'agricoltura sia alla fauna autoctona. A tale riguardo sottolineo ancora una volta con ferma convinzione - dichiara Sertori - che finché avrò il compito di guidare questa Amministrazione i cinghiali non diventeranno mai una specie cacciabile".
Rispetto alla gestione di quello che è oggettivamente diventato un problema, la Provincia ha da
tempo messo in atto una serie di azioni non solo per contrastare la propagazione di questi
animali, ma addirittura per procedere alla loro eliminazione. Lo scorso anno grazie alla collaborazione fra Polizia Provinciale, guardie volontarie e alcuni cacciatori selezionati sono stati abbattuti 80 esemplari, di cui 16 per mano dei cacciatori di ungulati. Dall'inizio dell'anno gli incaricati degli abbattimenti hanno già raggiunto quota 72 capi.
Le operazioni di eradicazione andranno avanti finché questa specie non sarà eliminata dai nostri boschi. Questo l'intento della Provincia ribadito dal Presidente che lancia anche un appello: "Invito quei cacciatori responsabili dei rilasci abusivi di cinghiali di fermarsi, prima di tutto perché la legge lo vieta, secondariamente perché credo sia più che evidente la consistenza dei danni che questi animali stanno arrecando al nostro sistema ambientale".
In merito all'azione portata avanti dall'Ente, inoltre, Sertori dichiara che chiunque abbia elementi concreti rispetto a eventuali scorrettezze commesse nel corso delle operazioni di eliminazione le segnali immediatamente. "Sarà mia premura - spiega a tale proposito Sertori - dare seguito a eventuali approfondimenti anche di natura giudiziaria. In caso contrario le affermazioni apparse sulla Stampa - prosegue il Presidente - sono generiche e nel migliore dei casi sono "leggende" venatorie nel peggiore vere e proprie azioni diffamatorie". "Se ci fossero cacciatori di ungulati disponibili ad effettuare abbattimenti di cinghiali- conclude Sertori - facciano pervenire la loro richiesta in Provincia. Stiamo, infatti, valutando la possibilità, vista la consistenza del problema, di formare nuove squadre di selettori".