1 22 (Aggiornamento del 22.1) SERATA DA RICORDARE. PARTECIPAZIONE CORALE DELLA VALLE ALLA PRESENTAZIONE DI "RUPI DEL VINO". UN PLEBISCITO DI APPLAUSI PER IL REGISTA ERMANNO OLMI
C'era molta attesa per la prima presentazione in Valle del documentario "Rupi del Vino", presente il regista Ermanno Olmi che vi ha lavorato per quasi due anni girando e filmando per ogni dove. In totale, ha ricordato il Presidente di Provinea De Stefani, una quindicina di ore di filmati con una previsione iniziale di un documentario di 20/25 minuti. La durata è più che doppia: 54 minuti, che passano senza accorgersene al punto che, arrivati alla fine, si resta male perché si vorrebbe che quella sorta di magia continuasse ancora.
Era stato presentato in anteprima assoluta lo scorso 18 ottobre al Festival Internazionale del Film di Roma con lusinghiere recensioni da cui estrapoliamo qualche flash:
- "Eccezionale passaporto verso il riconoscimento di una cultura secolare"
- "La terra resta legata al grande mistero cosmico. Lo si vede in Rupi del vino, lì gli uomini hanno graffiato la roccia, traendone vigne, orti e terrazzamenti che impediscono alla montagna di venire giù" (dichiarazione di Olmi).
- "Strumento di sensibilizzazione sulla necessità di sopravvivenza della cultura contadina (in questo caso della viticoltura di Valtellina) e la salvaguardia di quelle sapienze antiche che includevano il rispetto della natura e la cura del territorio".
- "Cinque sono i motivi per bere: l'arrivo di un amico, la bontà del vino, la sete presente e quella che verrà, e qualunque altro".
- Immagini stupende, semplici e rigorose, che seguono il ritmo della natura assumendo il concetto di circolarità del tempo, caratteristica della concezione contadina dello scorrere delle stagioni.
E' chiaro però che nonostante queste premesse lo si voleva vedere direttamente con occhi, e spirito critico, valtellinesi e valchiavennaschi. La straordinaria affluenza significativa così come la presenza di Autorità, di tantissimi Sindaci, di personalità dell'economia, della cultura, del sociale.
Hanno presentato prima il Presidente della Provincia Sertori visibilmente soddisfatto (anche per avere visto in anteprima il documentario e quindi sapendo che la serata sarebbe stata vincente) e un emozionato De Stefani, Presidente di Provinea. E' toccato poi a Ermanno Olmi ricordare la Valtellina del 1949 quando lui venne a filmare i lavori per gli impianti idroelettrici per un paragone con la Valtellina di oggi. E poi il filo del discorso reso poi con splendide immagini, inusuali, con un montaggio particolarissimo, con l'avanzamento nel tempo partendo dalla primavera scandito dalla saggezza del testo settecentesco di Pietro Ligari, non solo insigne pittore dunque.
Infine i 54 minuti di proiezione filati via con partecipazione corale e forte tensione emotiva esplosa al termine in una fragoroso e continuato applauso. Il Presidente Sertori ha chiesto se qualcuno volesse fare domande al regista. Non ce n'era, e non ce n'è stato bisogno: il messaggio arrivato dallo schermo era stato ampiamente esaustivo.
Da sottolineare la frase - autore Papa Martino V° nel 1431 - che chiude il documentario: "Cinque sono i motivi per bere: l'arrivo di un amico, la bontà del vino, la sete presente e quella che verrà, e qualunque altro".
Da ricordare infine che la presentazione è avvenuta oltre che nella sede dell'Unione Artigiani, in contemporanea, anche a:
Sondrio - Cinema Excelsior (bis l'11 febbraio, ingresso gratuito)
Bormio - Sala Congressi Bormio Terme Spa
Tirano - Civico Auditorium Trombini
Morbegno - Sala consiliare Comune di Morbegno
Chiavenna - Sala Comunità Montana Valchiavenna
Livigno - Sala consiliare Comune di Livigno.
GdS
ERMANNO OLMI - note biografiche
Bergamasco (nato a Treviglio il 24 luglio 1931), dopo aver diretto numerosi documentari, realizza il lungometraggio Il tempo si è fermato (1959). Nel 1961, al Festival di Venezia, vince il premio OCIC e quello della Critica con il film Il posto. Tra i suoi lavori si ricordano: L'albero degli zoccoli (1978), vincitore della Palma d'Oro, Lunga vita alla signora (1987), con cui ottiene il Leone d'Argento e La leggenda del santo bevitore (1988), premiato con il Leone d'Oro. Nel 2001 realizza Il Mestiere delle armi e, due anni dopo Cantando dietro i paraventi. Nel 2005, con Kiarostami e Loach, dirige Tickets.
Nel 2007 la Fondazione Arnaldo Pomodoro presenta il film girato da Ermanno Olmi durante l'allestimento della mostra di Jannis Kounellis Atto unico.
Per La Triennale di Milano, nel 2008 Olmi realizza il documentario I Grandi Semplici e, nel 2009, in collaborazione con la Cineteca di Bologna e il Ministero Turismo e Spettacolo, TerraMadre.