4 23 (Aggiornamento del 23.4) IV CONFERENZA NAZIONALE SULLA PREVENZIONE DELLA MALATTIE CARDIOVASCOLARI

Anche la provincia di Sondrio ha partecipato all'Osservatorio Epidemiologico Cardiovascolare

In questi giorni si è tenuta a Roma la IV Conferenza Nazionale sulla Prevenzione delle Malattie Cardiovascolari presso l'Istituto Superiore di Sanità che ha organizzato l'evento in collaborazione con l'Associazione Nazionale dei Cardiologi Ospedalieri (ANMCO) e della Fondazione "per il Tuo Cuore.

Alla conferenza hanno partecipato 200 rappresentanti della cardiologia italiana, presidenti delle società scientifiche, politici e giornalisti che is occupano di divulgazione medica.

La conferenza si è proposta tre principali finalità:

1 promozione degli stili di vita sani nelle diverse fasce di popolazione

2 proposta di modelli di comunicazione efficace e di strategie differenziate dirette ai diversi target di popolazione

3 ottimizzazione del percorso clinico-assistenziale nei soggetti colpiti da eventi cardiovascolari.

Le malattie cardiovascolari costituiscono la prima causa di morte in Italia con oltre il 50% dei circa 600.000 decessi che si registrano in un anno più delle malattie tumorali, al secondo posto con il 32 % dei morti.

Costituiscono un problema di grande rilevanza per l'impatto sulla popolazione, circa il 20 % della popolazione in età adulta ne è colpita in forma cronica, sulle famiglie, sulla spesa sanitaria e sul tasso di invalidità.

E' quindi un tema che investe non solo il mondo medico-sanitario, ma tutte le istituzioni politiche, sindacali, le associazioni di volontariato e i mass media a tutti i livelli locale, regionale e nazionale.

Insieme alla lotta ai fattori di rischio cardiovascolari tradizionali : fumo, ipertensione, obesità, ipercolesterolemia, diabete mellito, sedentarietà è necessario considerare nuovi fattori di rischio e di protezione per l 'aterosclerosi ( come la circonferenza addominale, la frequenza cardiaca, la genetica,, l'ispessimento delle arterie che causa la maggior parte delle malattie cardiovascolari. In questa direzione si sta muovendo la ricerca italiana con i Gissi Outliers che analizza quelle persone colpite da un evento cardiovascolare ma con basso tasso di rischi, cioè con bassa probabilità di malattia.

Inoltre è importante puntare su una maggiore educazione nelle scuole coinvolgendo gli insegnanti e i famigliari, perchè la prevenzione funziona meglio se si comincia presto ed in un migliore rapporto medico- malato più comunicativo, basti pensare che circa il 30% sospende nei primi 6 mesi le terapia consigliate con gravi danni alla salute.

Sono stati comunicati i risultati dell'Osservatorio Epidemiologico Cardiovascolare nazionale, a cui ha partecipato anche l'ospedale di Sondrio sui 44 selezionati in Italia, su cui si fonda la carta del rischio cardiovascolare che predice la probabilità di un evento cardiovascolare per la singola persona..

Si sono quindi analizzati alcuni fattori di rischio.

Il fumo: è la principale causa di morte evitabile: muoiono 80000 persone all'anno in Italia:deve essere considerata un malattia cronica recidivante. Un sesto di tutti i fumatori muoiono in un'età compresa dai 35 ai 69 anni con una perdita media di 20 anni.di vita.E' opportuna una campagna educazionale nelle scuole per ridurre il tabacco, considerando che nelle nuove generazioni, in particolare le ragazze è un'abitudine in aumento,

L'alimentazione: i disturbi dell'alimentazione sono in aumento nei bambini considerando che il 24% e' in sovrappeso e il 12% è francamente obeso, cioè quasi 1 bambino su due presenta dei problemi alimentari: uno su 10 non fa colazione, 1 su 4 non consuma frutta everdura, e fa attività fisica meno di un'ora alla settimana e uno su due eè seduto davanti al video più di 3 ore al giorno.

Attività fisica:si riduce la popolazione soprattutto giovanile che esegue attività fisica regolare. Solo 6 milioni di italiani. E' necessaria un'azione di alfabetizzazione motoria a partire dalla scuola primaria.

Eppure sono sempre più numerosi gli studi che dimostrano l'efficacia preventiva di una regolare attività fisica. Ha tutte le caratteristiche per essere considerata un nuovo farmaco con le indicazioni, la posologia, il modo di somministrazione, le controindicazioni,gli effetti indesiderati ed il sovradosaggio. A ragione può essere considerata la polipillola del XXI secolo per la dimostrazione dei molteplici effetti positivi.

L'ipertensione arteriosa :purtroppo sono ancora una minoranza coloro che curano correttamente la pressione arteriosa: solo 1 iperteso su 4 . Eppure la cura dell'ipertensione dà i migliori risultati imn termini di prevenzione con altissimi benefici e bassi costi.

Diabete mellito o iperglicemia (alto tasso di zucchero nel sangue):è una malattia sociale cardiovascolare in quanto gli organi più colpiti sono il cuore ed i vasi: 2.500.000 persone ne sono affette in Italia con un costo pari al 9 % della spesa sanitaria. E' la prima causa di insufficienza renale cronica e di emodialisi.

Un altro problema di grande rilevanza sociale è la cura del malato cronico sul territorio, dopo la dimissione dall'ospedale per acuti che può essere affrontato con un continuum terapeutico tra specialista e medico di famiglia e l'attivazione dell'assistenza domiciliare integrata. A questo proposito la gestione istituzionale unica tra ospedali e servizi territoriali può favorire questo tipo di assistenza che sarà sempre più strategica nel futuro per l'incremento della popolazione anziana.

Inoltre la qualità della comunicazione è fondamentale per una migliore prevenzione. A questo proposito è intervenuto il giornalista dr. Mirabella,curatore di Elisir, che ha rimarcato come sia importante insegnare come funziona il corpo umano prima ancora a come prevenire la malatiia.

Infine una nota di speranza: in questi ultimi anni è aumentata la consapevolezza di prevenire la malattia cardiovascolare con la lotta ai fattori di rischio: dal 1980 al 2000 la mortalità cardiovascolare si è ridotta del 20 per cento ed è stato dimostrato che la causa è per il 50% la prevenzione, il 45% la terapia medica cardiovascolare ed il 5% l'interventistica coronarica.

E' importante continuare su questa strada considerando il rischio cardiovascolare globale per prevenire una patologia cronica che è sempre più in aumento.

Gianfranco Cucchi

Gianfranco Cucchi
Dalla provincia