4 23 (Aggiornamento del 23.4) SCONGIURI E CELEBRAZIONI PER L'EARTH DAY ('Giornata mondiale della Terra ')
La Giornata mondiale della Terra, l'Earth Day, fu celebrata a livello internazionale per la prima volta il 22 aprile 1970 per sottolineare la necessità della conservazione delle risorse naturali del Pianeta. Le Nazioni Unite celebrano ogni anno questa festa il 22 aprile ed è riconosciuta da ben 175 nazioni, oltre ad essere celebrata da quasi mezzo miliardo di persone. Nato come movimento universitario, nel tempo, l'Earth Day è divenuto un avvenimento educativo ed informativo. I gruppi ecologisti lo utilizzano quale occasione per valutare le problematiche del pianeta: l'inquinamento di aria, acqua e suolo, la distruzione degli ecosistemi, le migliaia di piante e specie animali che scompaiono, e l'esaurimento delle risorse non rinnovabili.
Che cosa si propone per l'Earth Day 2010?
Si sono elaborate soluzioni che permettono di eliminare gli effetti negativi delle attività dell'uomo. Esse includono il riciclo dei materiali, la conservazione delle risorse naturali come il petrolio e i gas fossili, il divieto di utilizzare prodotti chimici dannosi, la cessazione della distruzione di habitat fondamentali per la vita, come i boschi umidi e la protezione delle specie minacciate. L'Earth Day, il giorno della Terra, da quasi quarant'anni si basa saldamente su questo principio: tutti, a prescindere
dalla razza, dal sesso, da quanto guadagnino o dal luogo in cui vivono, hanno il diritto ad un ambiente sano e sostenibile.
Nel 2009 c'è stato l'inizio di una ampia campagna di sensibilizzazione denominata dagli organizzatori "Green Generation Campaign", i cui punti principali sono stati la ricerca di un futuro basato sulle energie rinnovabili, che ci liberano dalla nostra comune dipendenza dai combustibili fossili, incluso il carbone, un impegno personale ad un consumo responsabile e sostenibile, la creazione di una "economia verde" che tolga la gente dalla povertà con la creazione di milioni di "posti di lavoro verdi" e trasformi anche il sistema educativo globale in un sistema educativo "verde".
INTERNET ACTION
L'iniziativa si svolge dal 22 marzo al 22 aprile, data in cui si celebra la Giornata Mondiale della Terra (Earth Day) in tutto il mondo. L'evento, nato nel 2009 da una idea di Simone Zuin blogger del Lago di Garda, ha riscosso un notevole successo. Nel sito ufficiale dell'Earth Day Network risulta essere, fino ad oggi, l'unica "internet action" a livello mondiale. La gestione di questo evento multimediale è in mano ad una manciata di ragazzi sparsi sul territorio nazionale che dialogano tra loro ed organizzano tutto il lavoro tramite la rete.
Molte le iniziative in tutta Italia per i 40 anni dell'evento: a Roma è atteso il concerto di Pino Daniele al Circo Massimo, mentre sul Lago di Bracciano si svolgerà la Earth Day Regatta (la regata Zonale Laser). Ma la Giornata della Terra è anche un giorno significativo per i subacquei di tutto il mondo. Durante la settimana, infatti, la comunità subacquea raccoglierà immondizia e detriti dalle spiagge e sott'acqua, mentre l'Associazione dei Comuni Virtuosi, il Wwf, Italia Nostra, il Fai e l'Adiconsum lanceranno la settimana nazionale Porta la Sporta (dal 17 al 24 aprile) per incentivare l'uso della borsa riutilizzabile in sostituzione dei sacchetti in plastica e di quelli monouso quando si fa la spesa. L'idea più originale è di Franco Cerrato, patron dell'Osteria dei Girasoli di Roma, che parteciperà all'Earth Day con una cena senza luce artificiale. Anche l'editoria festeggia a suo modo la 40esima Giornata della Terra: il settimanale Topolino sarà in edicola con un numero speciale dedicato al rispetto della natura. Aderendo al progetto di LifeGate, il magazine Disney compenserà le emissioni di gas a effetto serra generate dalla produzione di ogni copia con la creazione e la tutela di nuove foreste in Italia e nel mondo.
E questo per L'Earth Day, ma non dimentichiamo gli sconvolgenti fenomeni naturali, come l'eruzione del vulcano islandese Eyjafjallajökul che da più giorni ha bloccato il traffico aereo in Europa, facendo temere il peggio, in una "vendetta" della Natura che troppe volte, fatto salvo L^Earth Day e qualche altra ricorrenza , viene oltraggiosamente offesa e depredata da gente senza scrupoli, pur di accumulare soldi.
Riportiamo le opinioni di alcuni scienziati, non solo per fare "festa" con qualche concerto( tanto i nostri ragazzini si accontentano di poco, anche se c'è stato l'ultimo angosciante episodio come la morte delle due preadolescenti di 14 anni in gita a Ventotene), ma per riflettere ed invocare il buon Dio affinché ci aiuti a salvarci dai disastri ecologici che diventano sempre più numerosi ed imprevedibili.
Ecco cosa hanno detto:
CARLO RUBBIA -
«L'uomo - dice per esempio Carlo Rubbia, premio Nobel per la Fisica nel 1984 - si sorprende davanti ai grandi eventi della natura, terremoti, eruzioni vulcaniche, cicloni, perché dimentichiamo che il nostro pianeta è in continuo movimento: l'Atlantico si allarga di 2,5 centimetri l'anno, allontanando l'Europa dall'America. Ma tutto rientra nella storia e nell'evoluzione della terra: basti pensare che duecento milioni di anni fa tutti i continenti erano riuniti in un'unica terra emersa. Bisogna rendersi conto che i fenomeni della natura coesistono con la vita dell'uomo, il quale deve esserne consapevole. L'uomo e la natura sono due realtà parallele che convivono». La nostra fragilità, dice ancora Rubbia, è resa ancora più palese dalle «conseguenze che questa eruzione vulcanica potrebbe avere per il cambiamento climatico: le polveri ridurranno la trasparenza dell'atmosfera e quindi la radiazione del sole riscalderà meno la terra su vaste aree, andando nella direzione contraria all'attuale cambiamento climatico».
PAOLO ROSSI -
Paolo Rossi, decano italiano dei filosofi della scienza e allievo di Eugenio Garin: «Questa vicenda smentisce due idee molto di moda nel mondo contemporaneo: dimostra innanzitutto che la natura non è affatto buona, e poi che non sappiamo come andrà a finire. Nel primo caso mi riferisco alla fastidiosa propaganda sulla natura come dolce madre che arriva fino alla pubblicità (è un prodotto naturale: compralo), nel secondo al mito della prevedibilità dei fenomeni fisici ma anche del corso storico. Le previsioni di lungo periodo si sono dimostrate sempre sbagliate: sia quelle catastrofiche di padre Lombardi quando vedeva i cavalli dei cosacchi abbeverarsi alle fontane di San Pietro, o di Alberto Asor Rosa che oggi predica l'apocalisse, sia quelle ottimistiche degli economisti che fino a un anno fa si illudevano di controllare l'andamento dei mercati».
GIULIO GIORELLO -
"Di alcune catastrofi, come l'eruzione del vulcano islandese, non abbiamo colpa, ma siamo sempre responsabili delle risposte che diamo. Per non finire come i dinosauri, secondo una teoria scomparsi all'impatto della terra con un gigantesco meteorite, non dobbiamo mai smettere di studiare il nostro pianeta, magari ricordandoci di applicare i risultati delle ricerche, perché per esempio in Italia abbiamo degli ottimi geologi ma non un atlante geologico completo. E poi affinare le nostre capacità di risposta, attraverso l'elaborazione di modelli matematici sempre più sofisticati che se non prevedono quando un fenomeno si verifica almeno ci dicono come avviene, quindi ci mettono in grado di reagire».
MARGHERITA HACK -
«Non dico che la scienza sia impotente - argomenta la scienziata cui è stato intitolato l'asteroide 8558 - ma nei miei anni di studio e lavoro ho potuto constatare che sulla terra così come su molte stelle non tutto è prevedibile». Quel che segue sembra un gioco di parole, ma Margherita Hack è convinta che «la scienza può servire anche quando prevede l'assoluta imprevedibilità di certi fatti. Non sappiamo per esempio quando il Vesuvio andrà in eruzione ma di certo prima o poi accadrà».
NICOLA CABIBBO -
Viviamo in un mondo che può dare sorprese a tutti i livelli, dai fenomeni singolari come quello partito dall'Islanda, davanti al quale la scienza mi sembra possa ben poco, agli eventi come frane e terremoti, ben frequenti nel nostro Paese ma che ci colgono spesso impreparati. L'eruzione di quel lontano vulcano che sta emettendo una quantità incredibile di polvere davanti alla quale nulla possono gli scienziati, mi sembra debba servire da monito per la nostra imprudenza».
Che la festa cominci, ma non senza gli scongiuri per la povera umanità.
Maria & Elisa Marotta