LA STRADA. LE DUE TANGENZIALI (QUELLA DI SONDRIO RESTA INCOMPIUTA…), IL RASTELLAMENTO DEI SOLDI DA PARTE DI TREMONTI, LE NOSTRE SPERANZE 11 7 20 08
Un po' di giorni fa si era diffuso un certo allarme alla notizia che il Ministro Tremonti aveva messo in un unico fondo tutti i finanziamenti in essere fra cui quelli per l'agognato completamento della tangenziale di Morbegno con l'avvio di quella di Tirano.
Nessuno ha ricordato che la 'Strada della rinascita' da Grosio a Bormio è stata finanziata così dal Ministro Prandini. Allora aveva rastrellato tutti i fondi possibili, classificati 'residui passivi', a memoria circa 600 miliardi di vecchie lire, riuscendo in questo modo a finanziare l'opera, fra l'altro costosa per i lunghi tratti in galleria, l'ultimo di oltre 7900 metri.
Giova spiegare il meccanismo. Quando si decide un intervento una volta pronto il progetto, con tutta la serie di timbri del caso e con le defatiganti procedure necessarie, una volta deciso il finanziamento la somma relativa viene per così dire 'congelata' nel senso che non può essere usata per fare altre cose. Vale per lo Stato come per tutti gli altri Enti. Le opere vengono realizzate con quei fondi. Anzi spesso succede che i residui siano presi da forti sonnolenze. Emblematico il xaso del lotto di Colico della Statale 36. Nel 1973 tutto era pronto e i soldi c'erano. Lìimpresa collocò i picchetti. Apriti cielo, la rivoluzione. Morale quel tratto fu poi realizzato per ultimo, una quindicina di anni dopo. Sono infatti due le cause di un prolungarsi dei lavori e del sonno dei residui. Una è data dalle proteste dei Comitati che dovrebbero essere chiamati a rispondere del loro operato, nel bene come nel male. L'altra è il ricorso alla Magistratura amministrativa da parte di chi non ha vinto gli appalti.
La misura di Tremonti non è affatto sbagliata. Ci sono soldi fermi in un momento in cui tutti parlano della necessità di stimolare la ripresa, cosa che non si fa con i fichi secchi ma con i soldi. Un fondo unico consente di dare il via a chi è pronto a partire come fu dopo la calamitò del 1987 da Parte del Ministro Prandini.
Ci sono quindi ragionevoli speranze di essere in pole position anche perché siamo gli unici ad avere messo mano al portafogli tirandone fuori parecchi da mettere insieme con quelli dello Stato, proprio nell'intento in questo modo di acquisire titolo per la priorità. Buone speranze dunque.
GdS