Cimice asiatica, Soldi da Milano perchè da Roma non bastano

NEL 2019 AL CENTRO NORD HA FATTO DANNI PER OLTRE 500 MILIONI

(Lnews - Milano, 26 nov) La Regione Lombardia, nell'ambito del
Piano di sviluppo rurale (Psr), ha approvato uno stanziamento da
3 milioni di euro rivolto alle aziende agricole lombarde per la
prevenzione dei danni da calamita' naturali di tipo biotico.
Nello specifico saranno finanziati investimenti che prevedono
l'applicazione di misure di prevenzione contro la diffusione di
organismi nocivi come cCC, tarlo asiatico e popilia
japonica.

CONTENUTI DEL BANDO -"Il bando e' rivolto principalmente alle
aziende dei comparti ortofrutticolo e florovivaistico - ha
spiegato Fabio Rolfi, assessore all'Agricoltura, alimentazione e
sistemi verdi -, che quest'anno hanno subito danni devastanti
per colpa delle specie invasive. Vogliamo contrastare
soprattutto la diffusione incontrollata della cimice asiatica
che sta mettendo in ginocchio le coltivazioni di frutta. Tra le
opere finanziabili ci sono le reti antinsetto e le relative
strutture di sostegno. Non sono la soluzione definitiva, ma
permettono di salvare i raccolti. E' fondamentale procedere con
la ricerca, con l'introduzione di antagonisti naturali e con
azioni congiunte tra enti istituzionali".

Gli investimenti, finalizzati alla prevenzione dei danni da
fitopatie, saranno orientati all'impiego di sistemi, strumenti e
metodi non tradizionali, di carattere strutturale ed agronomico.
La dotazione finanziaria complessiva e' di 3 milioni di euro.
Ogni domanda potra' essere finanziata fino all'80 per cento con
un contributo massimo di 100 mila euro. La domanda di aiuto puo'
essere presentata dal 6 dicembre 2019 al 31 gennaio 2020.

STANZIAMENTI INSUFFICIENTI DA ROMA - "Nelle regioni del Nord e
del Centro - ha concluso Rolfi - la cimice asiatica ha causato
danni per oltre 500 milioni di euro ai raccolti, solo nel 2019.
Il governo ha previsto uno stanziamento da 80 milioni di euro su
3 anni. Sono fondi insufficienti per quella che si sta rivelando
come una emergenza nazionale al pari della xylella. Solo in
Lombardia sulle pere mantovane si registrano danni al 70% delle
coltivazioni. Sulle mele al 10%, sulla soia al 20%. Su pesche e
prugne il danno e' del 40%, con punte dell'80% in provincia di
Brescia. Gli agricoltori non possono andare avanti in questo
modo". (LNews)

ver
 

Dalla provincia