DROGHE LEGGERE, EFFETTI PESANTI 11 1 30 12

"Cannabis e danni alla salute" è il titolo della pubblicazione, presentata il 20 gennaio scorso a Palazzo Chigi dal sottosegretario Giovanardi e dal capo del Dipartimento per le politiche antidroga, Serpelloni. Essa prende in esame la cannabis e i danni derivanti dal suo utilizzo, relativamente agli aspetti tossicologici, psicologici, medici, sociali, illustrando le linee di indirizzo per la prevenzione e il trattamento. In particolare, lo studio esamina le alterazioni a livello celebrale provocate dall'uso di tali sostanze soprattutto durante la fase di sviluppo adolescenziale; i danni provocati al feto dall'uso di cannabis da parte della madre; le alterazioni sulle capacità cognitivi quali deficit nell'attenzione, nell'apprendimento, nella memoria, nella flessibilità mentale e nella velocità di processamento delle informazioni; i danni derivanti dalla tossicità su importanti funzioni, quali quella sessuale e riproduttiva. Sono descritte, infine, le conseguenze su organi e apparati. Per quanto riguarda l'utilizzo e lo smercio di cannabinoidi sintetici e smart drugs, dopo l'allerta lanciata dal Dipartimento Politiche Antidroga, si è intensificata l'attività di controllo e verifica negli smart shop da parte delle forze dell'ordine: tra i risultati ottenuti, oltre al sequestro di smart drugs, la chiusura di diversi smart shop in 17 città italiane. Inoltre nel corso del 2010 si è giunti alla tabellazione di due cannabinoidi sintetici di recente creazione e di un'altra pericolosa sostanza: mefedrone, JWH-018 (noto come N-joy) e JWH-073 (comunemente chiamato Spice). Le ultime due sostanze sono state responsabili di numerosi ricoveri per intossicazione.

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