10 30 4 PREZZI AL CONSUMO: SONDRIO IN LINEA CON IL RESTO DELLA LOMBARDIA MA MANGIARE IN PIZZERIA COSTA QUASI IL 10% IN MENO

Il costo della vita, cioè la spesa alimentare, a Sondrio è in linea con il resto della Lombardia, ma le nostre pizzerie sono le più economiche dopo quelle di Brescia. In estrema sintesi sono questi i dati elaborati sulla base della rilevazione dei prezzi al consumo per un paniere di beni a elevato valore simbolico con metodologie analoghe a quelle utilizzate nelle rilevazioni ufficiali Istat sul territorio nazionale. L'iniziativa, avviata per volontà della Camera di Commercio e condotta in accordo con l'Unione commercio, turismo e servizi provinciale, allinea Sondrio al resto delle città italiane capoluogo di provincia che, periodicamente, effettuano rilevazioni dei prezzi al consumo e calcolano le variazioni della spesa alimentare nell'ottica di una maggiore trasparenza sia nei confronti dei consumatori che delle imprese. Finanziata dall'Unione italiana delle Camere di Commercio ed effettuata in collaborazione con la Camera di Commercio di Monza e Brianza, che pure non dispone di rilevazioni ufficiali Istat, l'iniziativa colma un'evidente lacuna per il nostro territorio fornendo informazioni importanti sin qui inaccessibili.

Per la rilevazione di gennaio e per quella di luglio, l'Ente camerale, con il coordinamento scientifico di una società specializzata, la Ref, ha rilevato complessivamente oltre 2000 quotazioni di prezzo. Il monitoraggio semestrale ha riguardato i beni di largo consumo con specifico riguardo ai prodotti a basso valore unitario con elevata frequenza di acquisto: un paniere di 21 prodotti (18 alimentari e 3 per la cura della persona e della casa) per i quali le famiglie italiane spendono circa 2000 euro all'anno secondo l'Istat. Si tratta di prodotti quali pane, acqua minerale, pollo, latte fresco, prosciutto, biscotti, caffè, shampoo e detersivo. Le rilevazioni di prezzo sono state effettuate in 30 punti vendita tra ipermercati, supermercati, hard discount, dettaglio tradizionale, panetterie e macellerie ubicati a Sondrio e in alcuni comuni limitrofi.

I risultati tranquillizzano i consumatori sondriesi e rendono merito ai commercianti: Sondrio si colloca a metà classifica tra le province lombarde con prezzi soltanto lievemente più alti della media regionale (+1,5%). Milano è la più cara e Lodi la più economica. A Sondrio alcuni prodotti risultano più cari della media lombarda e altri invece costano meno. Un litro di latte fresco, ad esempio, costa 1,49 euro a Sondrio, poco sopra la media, contro l'1,58 di Lecco e l'1,30 di Lodi. L'offerta comunque è ampia e i consumatori possono scegliere tra diverse scale di prezzo.

Confrontando la rilevazione dei prezzi di gennaio e quella di luglio, si osserva che nel semestre si è verificata una diminuzione dei prezzi quasi impercettibile pari allo 0,4%, peraltro in linea con un'inflazione alimentare praticamente nulla a livello nazionale. Sono aumentati Parmigiano Reggiano, olio e uova, mentre sono diminuiti pane, carne e pasta, stabili bevande e derivati del latte. Rispetto ai 2000 euro che, secondo i calcoli dell'Istat, una famiglia italiana mediamente spende in un anno per questi prodotti, circa 6 euro in meno a Sondrio e 16 euro in meno in Lombardia.

Per quanto riguarda i pubblici esercizi, le rilevazioni sono state effettuate in 11 pizzerie campione situate a Sondrio e nei comuni limitrofi e in 20 bar del solo capoluogo su 10 servizi tra cui caffè, aperitivo, spremuta, toast, birra, pasto in pizzeria. Al bar si spende meno a Sondrio rispetto alla media lombarda: il caffè costa 1 centesimo in meno, 20 centesimi in meno il toast e 29 l'aperitivo. Fa eccezione la birra per la quale da noi si spendono mediamente 61 centesimi in più. Sondrio si rifà con le pizzerie, le più economiche della Lombardia dopo quelle di Brescia: un pasto costa in media 7,83 euro contro gli 8,67 della media regionale, pari al 9,7% in meno.

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