Benessere, natura, storia dal 1° sec. a.C. - Lo Spa Resort più esclusivo , più suggestivo e con la più ampia offerta turistico-termale delle Alpi

Le strutture - Benessere,natura - La storia

Le
strutture


Bagni di Bormio Spa Resort ripropone dal 1° secolo A.C. un
luogo di benessere e di piacere, svago e vita sociale,
inondato dal sole dalle prime luci del mattino sino al
tramonto.

Il Resort dispone di

• 2 Alberghi storici riportati agli antichi splendori grazie
ad un sapiente restauro conservativo:

• 2 Centri Benessere, annessi agli Hotel, dove l’acqua
termale calda (36°-43°), naturale come sgorga dalle 9
sorgenti senza aggiunta di cloro, viene proposta in oltre 60
forme, sempre diverse e sempre nuove, di cui 11 vasche o
piscine all’aperto

• 1 Parco Monumentale di oltre 40 ettari percorso da oltre 8 km
di facili sentieri ideali per rilassanti passeggiate e per
il jogging.

Hotel :

• Grand Hotel Bagni Nuovi*****, elegante e raffinato,
costruito nel 1836, con 46 camere finemente arredate con
mobili d’epoca e stanza da bagno in marmo bianco di Carrara
con vasca idromassaggio Jacuzzi dotata di acqua termale, di
cui 1 Suite Reale (realizzata per ospitare Vittorio Emanuele III°), 6 suite, 8 Junior suite, oltre all’imponente e
maestoso Salone dei Balli per Congressi e Banqueting ed
altre 4 suggestive sale conferenze.


• Hotel Bagni Vecchi***,dove nel 1492 soggiornò Leonardo da
Vinci, ricco di charme e di storia . La struttura sorge
sulla rupe dell’antico Castello che domina dall’alto tutta
la Magnifica Terra, l’ampia conca di Bormio, spaziando dal
Vallecetta ai ghiacciai perenni della Cima Piazzi, in un
panorama di incomparabile bellezza.


• 2 ristoranti e 2 light food bar per una pausa tra un bagno
ed un idromassaggio o per concludere la giornata assaporando
i piaceri della buona tavola immersi negli stucchi e negli
affreschi liberty del maestoso Salone dei Balli

Centri Benessere

• Bagni Vecchi , con la Grotta sudatoria , una sauna
naturale unica al mondo, un tunnel che penetra per oltre 40
mt nella viva roccia sino alla sorgente San Martino dove
l’acqua sgorga a 44° ; con i Bagni Romani, che testimoniano
da oltre 2000 anni il culto dell’acqua termale in Bormio, e
con una piscina all’aperto che domina dall’alto la conca di
Bormio.


• Bagni Nuovi , un Centro Benessere maggiormente orientato
all’outdoor con 9 vasche o piscine all’aperto in alternanza
di cascate e idromassaggi a diversa intensità, vasche
fangose che favoriscono il peeling naturale alternando le
immersioni nelle acque termali con lunghe esposizioni al
sole di montagna che inonda il resort dal mattino sino al
tramonto.


Bagni di Bormio Spa Resort, una vacanza esclusiva in un
contesto ambientale ed architettonico che ha pochi eguali al
mondo, completando i benefici effetti delle acque termali
calde con le molteplici opportunità offerte dall’Alta
Valtellina :


- Parco Nazionale dello Stelvio, il più grande d’Europa,
ideale per trekking ,escursione e birdwachting.

- 600 km di passeggiate e sentieri per la mountain bike

- golf in un civettuolo campo di montagna, 9 buche, a soli
500 mt dal Resort,

- bicicletta sulle salite che hanno scritto la leggenda del
ciclismo : Stelvio, Gavia, Mortirolo, Foscagno , Bernina
etc.

- Sci estivo allo Stelvio, la ski area estiva più ampia
delle Alpi

e poi equitazione, tennis, alpinismo, arrampicata, pesca etc

www.bagnidibormio.it

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Benessere,natura


Bagni di Bormio : percorso outdoor per i Bagni Nuovi

10 piscine e vasche all’aperto con acqua termale 36°-42°

Il Centro Benessere dei Bagni Nuovi è stato completato con
un percorso outdoor , Giardini di Venere, 10 piscine e
vasche tutte all’aperto, e collegato direttamente ai settori
termali indoor - Bagni di Giove e Grotta di Nettuno -
ricavati nel seminterrato del Grand Hotel.

L’area dei Bagni di Bormio per i pregi storici,
architettonici e ambientali , è sottoposta ai vincoli della
Sovraintendenza alle Belle Arti e del Parco Nazionale dello
Stelvio che vietano la realizzazione di nuove volumetrie o
strutture .

Per realizzare un percorso outdoor, Giardini di Venere, si è
dovuta modificare la destinazione d’uso dei manufatti
realizzati nella prima metà dell’800 al servizio
dell’orto-giardino adiacente al Grand Hotel e inondato dal
sole dalle prime luci del mattino sino al tramonto grazie ad
una esposizione completamente sud.


Nella Serra , un tempo riscaldata con acqua termale per la
coltivazione, a 1300 mt di quota, delle verdure e dei fiori
anche d’inverno, è stata ricavata la Piscina di Venere, mq
150 all’aperto , suddivisa in due sezioni comunicanti con
alternanza di acqua ferma e di idromassaggi forzati.


Il Bagno delle pecore - 2 vasche rettangolari di oltre 100
mq utilizzate sin dal 1600 per lavare gli ovini in acqua
termale con cisterna semicircolare per il risciacquo e
casetta per il pastore - è stato trasformato in un Centro
Benessere autonomo e minimale, Piscine di Saturno, composto
da due piscine comunicanti a temperatura differenziata, da
una vasca con cascate energizzanti ad alta intensità e da
una suggestiva baita in pietra quale spogliatoio.


La Baita in legno, un tempo adibita a magazzino per gli
attrezzi, e la limitrofa cisterna, sono stati trasformati in
una struttura termale, Fanghi di Diana, che favorisce il
peeling naturale per una epidermide più liscia e vellutata :
dapprima una lunga immersione in vasca di acqua fangosa
all’aperto spalmando tutto o parte del corpo con fanghi
naturali ( sulfubatteri in sospensione di cui sono ricche le
acque di Bormio). Quindi una sosta nella baita riscaldata
per favorire il processo di essiccazione dei fanghi sulla
pelle . Al termine doccia all’esterno.


La torretta esagonale al limitare del bosco ha rappresentato
sino al 1800 l’unico momento di intimità termale in quanto i
medioevali Statuti della Contea di Bormio proibivano il
bagno comune , per uomini e donne insieme . La Torre di
Cupido, composta da due piscinette comunicanti,
rappresentava già allora l’unica eccezione che consentiva
una immersione in coppia nella privacy più assoluta, in
quanto la vasca termale non era inserita nel perimetro dei
Bagni di Bormio .


Due grandi tinozze in legno , che sino alla fine dell’800
facevano parte della dotazione originaria dello stabilimento
termale, sono state ristrutturate, Vasche delle Ninfe, ed
alimentate da dolci cascatelle d’acqua termale per un
piacevole idromassaggio al dorso ed alle spalle.


Giardini di Venere, un percorso termale outdoor rigenerante
particolarmente indicato per l’estate grazie all’alternanza
di immersioni nell’acqua calda termale, 36°-42°, con lunghe
esposizioni al sole su comode dormeuses negli ampi spazi
solarium, inondati di sole dalle prime luci del mattino sino
al tramonto.



La storia


Nella Naturalis Historia di Plinio il Vecchio (I° sec.) ed
in uno scritto di Cassiodoro (IV sec. ) viene citata la
presenza in Bormio , sin dalla romanità, di un Hospitium
balneorum, con annesse due vasche di acqua calda, Bagni
Romani, realizzato sopra la Fortezza della Serra (mt. 1.450) a vigilanza del passaggio verso lo Stelvio ed il Nord
delle Alpi, ed accanto ad un tempio pagano poi divenuto
Chiesa di San Martino (XII sec.).


Una posizione strategica che consentiva di presidiare la
mulattiera che portava allo Stelvio nonché di utilizzare
contestualmente le acque calde termali a 40° che sgorgavano
nelle vicinanze perseguendo così , anche in un avamposto
sperduto sulle Alpi, lo stesso stile di vita dei cittadini
dell’Urbe - spa, salus per aquam - che affidavano all’acqua
il recupero del benessere fisico e la rigenerazione
psichica.

La primitiva struttura termale dei Bagni Romani , peraltro
utilizzabile ancora oggi, è stata ampliata nei secoli
successivi in funzione del sempre maggiore interesse che le
acque termali recuperavano nei residenti del territorio Nel
X° sec. , sfruttando una sorgente più alta, fu realizzata
una altra struttura balneare, Bagni Medioevali, divisa in
più stanze e vasche, ciascuna con funzione diversa,
integrata in uno Xenodochio, ospizio per viandanti gestito
da monaci.. Nel 1493 vi soggiornò Leonardo da Vinci “ In
cima alla Valtellina c’è Bormio. A Bormio sono i bagni “ e
nel 1496 Ludovico il Moro , entrambi fruendo dei benèfici
effetti delle acque termali.

Dal termalismo al turismo

La costruzione della strada carrozzabile dello Stelvio,
promossa dall’Imperatore Francesco I d’Austria-Ungheria tra
il 1820 ed il 1825 e che rendeva più agevoli i collegamenti
con il Nord delle Alpi, ha aperto i Bagni di Bormio anche al
mercato termale internazionale determinando la nascita e lo
sviluppo delle prime forme di turismo in Alta Valtellina.

Fu ampliato l’albergo e realizzate nuove cascate d’acqua a
diversa intensità, Bagni Imperiali, oltre alla Grotta
Sudatoria di San Martino, struttura unica al mondo, che
penetra nella montagna per oltre 50 m. dove al Tepidarium
seguono il Calidarium ed il Laconicum (Paradiso, Purgatorio,
Inferno) , con temperatura e umidità sempre crescenti man
mano che si percorre la grotta , sino alla sorgente dove
l’acqua sgorga dalla viva roccia ad oltre 40°C.

L’affermazione dei Bagni Vecchi quale momento di vacanza
termale, portò alla realizzazione di un nuovo albergo e di
un secondo centro benessere localizzato in una area più
ampia e più facilmente raggiungibile.Nel 1840 fu costruito
il Grand Hotel Bagni Nuovi che sancì la consacrazione di
Bormio quale località turistico-termale.

Un albergo in stile Liberty , ricco di stucchi ed affreschi,
con grandi saloni per cene, balli, momenti di aggregazione
ed eletto quale residenza estiva dalle classi più abbienti
che lì passavano le acque , come si conveniva fino agli anni
’50 all’aristocrazia ed alla borghesia del tempo.

Un termalismo prettamente terapeutico in linea con gli stili
di vita dell’epoca , però non più coerente con gli stili di
vacanza della seconda metà del ’90 caratterizzati da una
filosofia dell’acqua non più momento curativo ma momento di
rigenerazione e di benessere.

Ritorno al passato

Una rivoluzione indirizzata al benessere per sani, allo star
meglio, piuttosto che alla cura per ammalati.

Un ritorno alle origini , a 2000 anni fa quando iniziò la
coltivazione delle sorgenti termali di Bormio, recuperando
la filosofia degli antichi romani , utilizzando le strutture
più antiche integrate con altre in trend con le esigenze
moderne.

Oggi lo Spa Resort Bagni di Bormio ripropone dal I° secolo
a.c. la cultura propria delle Terme Romane – luogo di
benessere, piacere , aggregazione, svago, vita sociale - con
il valore aggiunto di 2 Hotels integrati con 2 Centri
benessere, Bagni Vecchi e Bagni Nuovi, di un grande Parco
Monumentale (h.40) e di acque termali calde ( 36-43°) , con
proprietà disintossicanti e rilassanti per chi ricerca un
momento di stacco dallo stress del quotidiano in città
nonché rigeneranti e tonificanti per una completa remise en
forme .

Due Hotel chiusi negli anni ’70 che sono stati completamente
ristrutturati con un lungo e paziente intervento mantenendo
l’architettura originaria , recuperando i numerosi affreschi
e stucchi , soprattutto conservando i sapori antichi e la
tradizione di un tempo passato che ai Bagni di Bormio paiono
non trascorrere mai.


Una offerta che distingue Bormio da qualsiasi altro
comprensorio montano non solo alpino Infatti con una offerta
di acque calde termali + sci tutto l’anno + Parco Nazionale
l’Alta Valtellina è l’unico territorio montano con questa
offerta integrata , una ulteriore motivazione per scegliere
l’Alta Valtellina per le proprie vacanze .

Bagni di Bormio Spa resort :una vacanza salutare immersi in
un contesto esclusivo, ricco di 2000 anni di storia e di
natura incontaminata , beneficiando dell’aria pura e
frizzante del Parco Monumentale inserito nel Parco Nazionale
dello Stelvio, il più grande d’Europa, e del sole di
montagna per tutto il giorno.
Mario Cotelli



GdS - 20 VII 05 - www.gazzettadisondrio.it

Mario Cotelli
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