Il "Monumento alla solidarietà tra le generazioni" - Intervista al Sindaco di Piateda Alberto Rampa



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La stampa ha dedicato ampio spazio alla Sua partecipazione, lo
scorso 19 febbraio, al Convegno Nazionale dei Sindaci Difensori
dei Bambini organizzato dall’UNICEF a Roma presso il
Campidoglio, ed in questa sede ha fatto un intervento sul vostro
“Monumento alla solidarietà tra le Generazioni”, ci dica, come è
nata questa iniziativa?


    
E’ un’iniziativa che si è sviluppata all’interno del Consiglio
Comunale dei bambini che si tiene ogni anno con la
collaborazione dell’UNICEF in quanto sono stato nominato,
dall’UNICEF stesso, Difensore Ideale dei Bambini.


- Dov’è collocato questo monumento?


    
E’ stato inserito e realizzato all’interno del parco giochi
situato tra il Palazzo Municipale, la Scuola Materna ed il
Centro Sportivo.


- Quale è lo scopo e da dove nasce l’esigenza di questo
monumento?


    
Nel nostro paese, si sentiva la mancanza di un monumento ai
caduti e nel contempo di un segno di riferimento ai bambini ed
alla vita.


- Quale è l’idea conduttrice?


    
Come dicevo prima l’idea conduttrice è quella di coniugare i
sacrifici delle generazioni che ci hanno preceduto
“consegnandoci un paese libero e democratico” con la nostra
volontà odierna di continuare a costruire il nostro presente ed
il nostro futuro ed a far crescere nel migliore dei modi la
comunità in cui viviamo.


- Come è stato realizzato?


    
Il monumento si compone di un doppio blocco in muratura che
costituisce un involucro ed un alloggio per tre figure
stilizzate (bambino, genitore e nonno) che si tengono per mano e
che rappresentano “le generazioni”.

Nella parte superiore del monumento giace un albero (albero
della vita) posto dentro un contenitore di vetro trasparente
affinché osservando le sue radici ci ricordiamo delle nostre.

Sulla facciata anteriore vi è posta una targa, frutto di un
concorso tra i bambini, che sintetizza il tutto in una frase che
recita “LE GENERAZIONI UNITE SONO LA LUCE DEL MONDO”.


- e per concludere cos’altro ci può dire?


    
Questo simbolo lo abbiamo posto nel cuore del paese convinti che
il dialogo tra le generazioni sia il modo migliore per vivere il
proprio presente, per costruire e consolidare una piccola
comunità di montagna considerandoci e sentendoci cittadini
lombardi, italiani ed europei e con l’UNICEF cittadini del
mondo.


Gds - 28 II 03 -
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