SINDACO DI SONDRIO E' BIANCA BIANCHINI CON SPRINT ALLA CIPOLLINI

Il ballottaggio per la scelta del
Sindaco di Sondrio, per usare un'analogia ciclistica, non ha
visto un distacco da tappe dello Stelvio o del Mortirolo, ma uno
sprint finale alla Cipollini.

Sino alla sedicesima delle 21 sezioni elettorali, sembrava di
essere, in questo caso con analogia alpinistica, sulla cresta
del Bernina. Erano tali le condizioni di equilibrio da lasciare
aperta una soluzione al fotofinish, senza sapere per quale dei
due candidati. Alla sedicesima sezione, nel raffronto con la
situazione del primo turno, si verificava uno spostamento a
favore della dr.ssa Bianchini, dell'ordine del 0,25% che
sostanzialmente restava quasi inalterato, salvo lievi ritocchi,
sino alla fine, con questo risultato conclusivo:


BIANCA BIANCHINI
6434 (50,32%)

ANGELO SCHENA 6351 (49,68%)


Su 19.058 iscritti alle liste elettorali hanno votato in 13.003
(68,23%) con 147 schede nulle e 71 bianche.


E' ricorso spesso nei commenti il richiamo alla finale di Coppa
dei Campioni tra Milan e Juventus, soluzione cioé "ai rigori"
per fare una terza analogia, questa volta calcistica. Valutando
in modo neutrale, a caldo, si possono appuntare queste prime
indicazioni:

1) Al di là del risultato promossi a pienissimi voti entrambi i
candidati - ma anche con nota positiva per l'avv. Romualdi - che
si sono imposti all'attenzione, nessuno dei due venendo dalla
politica, per aver saputo entrare nel ruolo e averlo svolto con
grande dignità, signorilità, fair-play con comportamenti "da
Sindaco"

2) Giustificata esultanza del centro-destra che per la prima
volta si insedia a Palazzo Pretorio;

3) Amarezza sì nel centro-sinistra per la manciata di voti che
lo ha separato dalla vittoria, resa più difficile dal
superamento del 50% da parte delle liste del centro-destra
(grande artefice D'Aschieri, vero personaggio nel centro-destra
di queste elezioni, determinante per il risultato e, come tale,
naturale candidato - ci hanno detto - a Vicesindaco) nel primo
turno, ma temperata dal risultato. D'altronde i principali esponenti
del centro-sinistra nei giorni precedenti il ballottaggio non
pensavano, sbagliando, neppure lontanamente di arrivare così in
alto.

A queste considerazioni ne aggiungiamo una per così dire fuori
verbale, motivo di critiche certe e di scarsi consensi ma verità
papale papale: l'elezione poteva chiudersi già al primo turno a
favore di quello schieramento che avesse condotto la campagna
elettorale con i criteri che per lungo tempo hanno guidato
localmente le campagne elettorali. Primo fra questi criteri lo
staff and line ma con un responsabile unico, quasi dittatoriale.
Ci pensino su entrambi gli schieramtni per il voto del 2004.


L'esito carica il Sindaco di una grossa responsabilità -
come pure sarebbe stato nel caso di posizioni invertite -,
perché se in democrazia anche un solo voto di maggioranza
determina chi deve governare, un Sindaco, riferimento della sua
comunità, deve tener conto dell'altra metà che non l'ha votato.
Diciamo "un Sindaco" perché é a lui, in questo caso "a lei", che
compete in relazione al ruolo questa responsabilità, solitamente
meno sentita dalle forze politiche di maggioranza, assai esigua
fra la gente, forte in Consiglio Comunale.

Di questo però avremo modo di parlare nei prossimi numeri, sia
in relazione alle vicende cittadine che a quelle provinciali,
visto che l'anno prossimo vanno al voto Provincia e gran parte
dei Comuni, oltre a Regione e Parlamento Europeo. E che le
elezioni di Sondrio hanno posto alcune premesse, sia da una
parte che dall'altra - ma potrebbero non esserci solo due
schieramenti... - con interessanti scenari.

Intanto c'é da pensare al Referendum-elettrodotti di domenica
prossima, di basilare importanza per la provincia, anche se in
tanti, osserviamo amaramente dati gli interessi di Valtellina e
Valchiavenna in gioco - non l'hanno capito. Ma anche questo servirà,
quantomeno a qualcuno che le cose le ha capite, per le elezioni
2004.
a.f.


Gds - 8 VI 03 -
www.gazzettadisondrio.it

Gds
Degno di nota