La solidarietà ospite a Palazzo del Governo di Sondrio





In quel miracolo d’ingegneria istituzionale che dispiega su una
variegata e delicata scacchiera nazionale mobili pedine e
autorevoli alfieri, a volte un’illuminata reggenza può essere in
grado di conciliare il gioco delle parti, interpretandone gli
umori, saggiandone la consistenza ideologica, smussando le
spigolature e permettendo così un confronto sereno su un terreno
comune su quale è possibile ritrovarsi tutti insieme per
progettare il futuro della nostra terra. Non più arroccato nella
sua torre d’avorio, avulso dal tessuto sociale che si trova ad
amministrare, un vero rappresentante del Governo non deve aver
remore a passare in rassegna le truppe, né di sporcarsi la
divisa nel fango delle trincee, ma deve essere in prima linea al
loro fianco per infondere sicurezza e coraggio. In questa
scenario, dunque, può accadere di tutto: anche che la casa del
Governo diventi per un giorno la casa del cittadino in nome
della solidarietà. Ed è quanto è avvenuto l’altra sera nella
splendida cornice delle sale di rappresentanza della prefettura
del capoluogo.

“Una festa unica e indimenticabile”, “una serata straordinaria,
all’insegna dell’eleganza e del buon gusto” , “Un galà di grande
classe”: erano più o meno di questo tenore i commenti e gli
umori al termine della manifestazione benefica organizzata dalle
sez. femminile della C.R.I. venerdì sera presso il Palazzo di
governo cittadino degli oltre 200 partecipanti.

E in effetti così è stato: una grande e gioiosa festa pienamente
riuscita a cui la popolazione ha partecipato in modo compatto;
una festa ricca di calore umano, ma anche di grande divertimento
a cui non sono mancati ricchi premi e cotillons per l’occasione
del carnevale. Perfetto anfitrione di casa il prefetto Francesco
Porretti che ha aperto la manifestazione con la forbita
eloquenza di chi è avvezzo alle grandi platee, che ha saputo
affascinare l’uditorio riuscendo a coniugare sacro e profano
ricordando il grande impegno profuso nei gravi eventi bellici
dalla Cri riportando il fulgido esempio di una crocerossina che
riposa nel sacrario di Redipuglia, e facendo omaggio alla
consorte Giustina per la sua dedizione a questa causa che ha
sposato sin dal terribile sisma dell’80 tra Irpinia e
Basilicata, per chiudere con le motivazioni che lo hanno portato
a concedere per l’occasione le Sale di Rappresentanza della
Prefettura che per una sera diventa “casa dei cittadini”. Ricco
e raffinato il buffet preparato dagli studenti della scuola
alberghiera sondriese che ha costretto a qualche fila dovuta
vista l’enorme affluenza al ballo. E sì, perché un trio di
giovani e affiatati musicisti (Antonello Flammia, Flavio Bottoni
e Lia Stefano) ha allietato la serata con un sound frizzante e
scanzonato che ha coinvolto tutti i presenti in una sana e
coinvolgente allegria. E a notte tarda non è mancato il gruppo
degli irriducibili dell’ultima ora che si è cimentato tra swing
e canzoni nazional-popolari lasciando a malincuore una sede che
veramente per una sera è stata l’accogliente casa non di
illustri sconosciuti, ma di amici sinceri che condividono
finalità e valori comuni.

Nello Colombo


Gds - 28 II 03 -
www.gazzettadisondrio.it

Nello Colombo
Degno di nota