Lavori alla CCIAA (di SONDRIO). Impresa DI ROMA. Progettista DI TORINO. Triste

Sono in corso i lavori di cui appresso nella e alla sede della Camera di Commercio, fonte di malumori sfociati in una protesta degli artigiani (settore edile) che vedono ovviamente di malocchio arrivare qui imprese da via vincendo gli appalti. Si precisa che non abbiamo pubblicato nulla sulla questione per il solo motivo che siamo soliti pubblicare quello che ci perviene ma non siamo in grado di farlo se non ci arriva niente...
A tale presa di posizione ha risposto la CCIAA con la nota che, in questo caso avendocela mandata possiamo pubblicare, con una noticina nostra.

Così la CCIAA:
L’appalto dei lavori per la ristrutturazione della sede camerale è giunto al termine di una procedura articolata che ha interessato i mandati delle presidenze rette da Loretta Credaro e, in precedenza, da Emanuele Bertolini.
I lavori affidati riguardano, in sintesi, la sostituzione dei serramenti e il rifacimento delle facciate esterne, incluso il rifacimento dell’ingresso secondo il progetto originale dell’Arch. Parisi e l’implementazione di un sistema di illuminazione.
La progettazione, preliminare e definitiva, è stata approvata, da parte della Giunta camerale, all’interno della quale siedono i rappresentanti di artigianato, agricoltura, commercio e industria.
Le procedure di gara, che hanno compreso anche l’affidamento della progettazione dei lavori, sono state affidate al Comune di Sondrio, quale Stazione Appaltante e Responsabile Unico del Procedimento, con deliberazione della Giunta camerale.
Come è noto, le procedure di affidamento di lavori pubblici sono regolate dal Codice dei contratti (Decreto Legislativo n. 50 del 2016), a cui la Camera di commercio di Sondrio, quale ente pubblico deve scrupolosamente attenersi.
Nel caso specifico, trattandosi di affidare lavori con una base d’asta di 1.535.091,53 euro (di cui 72.199,86 euro per la sicurezza, non soggetti a ribasso), è stata adottata una procedura aperta sotto soglia, con applicazione del criterio del minor prezzo, ai sensi del Codice dei contratti.
Si evidenzia che per tale tipo di procedura è previsto il cosiddetto “taglio delle ali” e l’esclusione automatica delle “offerte anomale” ed è ammessa, a seguito del recente “decreto sblocca cantieri”, una percentuale massima di subappalto pari al 40 % .
Alla gara hanno partecipato 56 imprese, alcune delle quali con sede in provincia o comunque riconducibili a imprenditori locali. Il “taglio delle ali” e l’applicazione della soglia di anomalia ha portato all’esclusione di 28 offerte, determinando infine l’assegnazione dei lavori a Sisthema s.r.l., con sede a Roma che ha offerto un ribasso del 24,847%, con un importo netto dei lavori pari a 1.099.406, 98 euro a cui si aggiungono 72.199,86 euro per la sicurezza, per un importo totale di 1.171.606,84 euro.
Riguardo alle valutazioni che sono state espresse da Confartigianato, sono necessarie alcune precisazioni.
In primo luogo, la tutela e il sostegno delle sviluppo delle imprese locali di tutti i settori è, da sempre, al centro dell’azione camerale e a tali obiettivi sono destinate le risorse disponibili all’interno dei programmi promozionali annuali della Camera di commercio di Sondrio. In tale ambito, la Camera di commercio di Sondrio è ai vertici della classifica nazionale delle camere di commercio in termini di risorse destinate alla promozione per ciascuna impresa iscritta, come attestato dalle rilevazioni condotte da Unioncamere.
Nello svolgimento delle procedure di spesa, la Camera di commercio di Sondrio, come tutti gli enti pubblici, della provincia, regionali e nazionali, deve attenersi al rispetto delle disposizioni di legge, avendo sempre ben presente che quelle che vengono utilizzate sono risorse pubbliche.
Nel caso dell’appalto per la ristrutturazione della sede, la Camera di commercio di Sondrio ha prestato la massima attenzione rispetto ai possibili ambiti di autonomia concessi dalla normativa in materia di appalti, raccordandosi con le strutture del Comune di Sondrio ed avendo cura di prendere in considerazione e valutare scrupolosamente anche le posizioni espresse rispetto al tema dei cosiddetti “appalti a km. Zero”.
Tali approfondimenti hanno consentito di concludere nel senso dell’impossibilità, a legislazione vigente, di adottare procedure diverse da quelle che sono previste dal codice dei contratti e che sono state quindi adottate.
“Come presidente della Camera di commercio di Sondrio, commenta la presidente Loretta Credaro, posso capire la reazione di chi, non essendo del tutto a conoscenza degli obblighi normativi, non comprende immediatamente le ragioni di certe scelte. L’attenzione e il rispetto nei confronti dei miei colleghi imprenditori non mi fa tuttavia dimenticare il contesto pubblico entro cui dobbiamo muoverci. Nel contempo, è massimo l’impegno, mio personale e della struttura, per realizzare una gestione, oltrechè rispettosa delle norme, efficace ed efficiente. A vantaggio delle imprese.”

------------------------------------------------------------

Facciamo il punto

Sulla staccionata che delimita i lavori in corso sono affissi i dati di legge.

Tristezza.
Due i motivi perchè non c'è solo quello dell'impresa come vedremo.

-   Il primo riguarda a chi è finito l'appalto, vale a dire una impresa di Roma che informa di avere concluso dall'inizio dell'attività (2006) 96 progetti, avendo dato sub-appalti a 195 imprese e di avere 11 cantieri aperto. Siamo anche andati a vedere la sua sede al numero 227, un bel portone con due battenti, stretto fra due normali attività commerciali. Da citare che in elenco ci sono almeno una ventina di lavori fatti per il Comune di Roma o suoi Municipi.
Tristezza anche per la ragione portata dai nostri artigiani ovvero che l'intervento avviene con finanziamento che viene dal territorio.

Ce n'è un altro
Leggiamo che progettista è l'arch. Luca Moretto di Torino, e lui è anche Direttore dei lavori (da Torino..?), coordinatore della progettazione, coordinatore per l'esecuzione.
Completa lo staff un geometra di Ponte per DL/CSE.
Anche qui siamo andati a vedere. Non male quanto a professionalità ma noi pensiamo alle cose di casa nostra. Forse che non abbiamo anche noi adeguate professionalità? Su poco più di 180.000 abitanti in provincia sommando architetti, ingegneri e geometri si arriva a oltre mille con una crisi palpabile e carenza di commesse date le difficoltà del comparto edilizio.
Non sappiamo come mai sia stato scelto un progettista di Torino. Ci auguriamo solo che non fosse possibile altrimenti. E comunque gli ordini professionali non hanno nulla da dire? Se lo hanno tutto lo spazio che serve è a loro disposizione
GdS

Degno di nota