Nata nel 1920 spegne 100 candeline

C'erano con Claudio e Lia anche il Sindaco e l'assessore

(Sondrio, 30 gennaio 2020) - Il sindaco Marco Scaramellini e l'assessore ai Servizi demografici Barbara Dell'Erba, nel pomeriggio di oggi, hanno fatto visita a Maria Martini in occasione del suo centesimo compleanno. Un traguardo raggiunto in verità il 25 gennaio, il giorno esatto della sua nascita, a causa di una tardiva registrazione all'anagrafe, non così rara all'epoca, che ancora la fa arrabbiare. È stata lei stessa ad accoglierli nell'appartamento nel quale vive da sola, e dove era in compagnia della figlia Lia e del genero Claudio Marcassoli. ≪È un piacere per noi incontrarla e augurarle buon compleanno a nome di tutta la città - le ha detto il sindaco Scaramellini porgendole un colorato mazzo di fiori -: questo è un traguardo importante ed è giusto celebrarlo≫. ≪I nostri più sinceri complimenti: festeggiare i 100 anni significa anche ricordare una vita lunga e intensa e noi siamo felici di poter condividere con lei questo momento≫, ha aggiunto l'assessore Dell'Erba. Maria Martini da oggi è uno degli undici centenari di Sondrio, mentre altri sei, raggiungeranno il traguardo nel corso dell'anno. Un appuntamento molto atteso dalla signora Maria che ha volentieri conversato con il sindaco Scaramellini e l'assessore Dell'Erba, raccontando della sua vita e informandosi sull'attività amministrativa. Da cittadina che ha sempre esercitato il suo diritto al voto si è lamentata per lo scarso rispetto che molte persone manifestano nei confronti dei beni pubblici, quasi non ne riconoscessero l'importanza. Non lei, che ha vissuto da sfollata nella natia Massa Carrara durante la Seconda guerra mondiale, lungo la Linea gotica, schivando le pallottole che, ha raccontato lei stessa, piovevano da ogni parte. Un'esperienza dolorosa la sua, alleviata dall'incontro con un ufficiale degli Alpini calabrese che sarebbe diventato suo marito, sposato a Pontremoli subito prima del trasferimento a Sondrio, dove aveva avuto l'incarico di riorganizzare la Questura, con il quale ha vissuto fino al 2003, quando è mancato.

A Sondrio sono nati i suoi figli, Lia e Francesco, quest'ultimo purtroppo scomparso, e ha messo a frutto la sua laurea in Lettere antiche alla Normale di Pisa, insegnando presso l'Istituto Pio XII, alla scuola che formava le maestre d'asilo, che lei stessa aveva contribuito a fondare. Una passione quella per l'insegnamento che le è sempre rimasta nel cuore, tanto che ancora oggi continua a ricevere le visite delle sue ex allieve. I cento anni si fanno sentire ma non le hanno fatto perdere la voglia di informarsi sui fatti che accadono, di criticare la televisione per la scarsa qualità dei programmi, di ascoltare la radio e di concedersi qualche passeggiata. Vive serena e si gode i quattro nipoti che l'hanno resa bisnonna tre volte, mentre un quarto pronipote è in arrivo.

Attraverso il sindaco Scaramellini e l'assessore Dell'Erba ha voluto ringraziare la città di Sondrio, che l'ha accolta con calore al suo arrivo, e i tanti valtellinesi che non le hanno mai fatto mancare la loro amicizia: ≪A Sondrio ho trascorso buona parte della mia vita - ha detto - e mi sono sempre trovata bene≫.

 

Donne di Valtellina